Arte e cultura a Modena, cosa non potete perdervi se vivete nel comune canarino

Modena, cuore pulsante della “Motor Valley” e fiero comune della regione in cui si mangia il miglior cibo del mondo (secondo Forbes), è una città conosciuta in tutto il mondo per le sue eccellenze, Ferrari e Aceto Balsamico IGP in primis. Ma Modena è molto di più, lo sa chi ci vive e lo sa chi la conosce per i più svariati motivi. La città canarina è un luogo in cui si vive bene, affascinante e ricca di storia, di arte e di cultura. Lo dimostra anche l’andamento del mercato immobiliare: nei primi 6 mesi dell’anno, il numero di compravendite portate a termine è schizzato al +24,8%, rispetto al medesimo periodo dell’anno. È un dato significativo, perché conferma la qualità dell’offerta di case in vendita a Modena, città dove molti hanno trovato il luogo perfetto in cui vivere.

A spasso per il centro

Modena è una città dove è decisamente piacevole passeggiare, anche senza una meta, tra i palazzi storici e le grandi e affascinanti piazze del centro. La partenza migliore è sicuramente dalla Piazza Grande: luogo Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1997, riconoscimento conquistato insieme alla Cattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo e San Geminiano e alla adiacente Torre Campanaria.  Oggi sede anche del Palazzo del Comune, dal 400 d.C. Circa, Piazza Grande è il luogo in cui si sono svolte le vicende storiche più importanti di Modena. Vi basterà uno sguardo per ammirare e comprendere la lunga e intensa storia che permea questo luogo: l’occhio critico di molti rimane spesso affascinato dalle diverse architetture, segno del passare del tempo, che si tengono a braccetto tra loro. 

Qui potrete osservare uno dei simboli indiscussi della città, la già citata “Ghirlandina”, da molti considerata uno dei campanili più belli al mondo. Curiosa è la cosiddetta “Preda Ringadora”, il grande blocco di calcare rosso veronese, dalla ricca e controversa storia: secondo la leggenda, nella parte inferiore, sarebbe incisa una frase che prevedeva il destino della città. Altri simbolo modenese è la “Bonissima”, una piccola statua raffigurante una donna che, sempre secondo il folklore modenese, osserva e veglia sulla città dai tempi della sua edificazione.

Arte e cultura a Modena

Parlando d’arte, la più importante collezione modenese si trova presso la Galleria nazionale Estense, probabilmente il più importante lascito della famiglia d’Este e una delle più ricche e affascinanti raccolte d’Italia. Qui, tra le altre, è possibile ammirare alcune opere inimitabili di autori come il Tintoretto, il Veronese, il Correggio, il Bernini e Velázquez. Eredità risalente al medesimo periodo è la Biblioteca Estense, nella quale sono conservati oltre 150mila volumi, di cui almeno 100.000 a scaffale aperto, dunque consultabili dal pubblico. Tra di essi, spiccano le ricche collezioni di manoscritti, di carte geografiche e di spartiti musicali, perfettamente conservate.

Se siete appassionati d’arte, ma anche se non lo siete, sappiate che il tour attraverso i luoghi della cultura modenesi, è appena iniziato. Imperdibili, in questo senso, sono i Musei del Duomo, conservati all’interno del Palazzo dei Musei, in Piazza Sant’Agostino. Qui potrete ammirare probabilmente la più importante mostra di opere d’arte a carattere religioso di Modena. Patrimonio che comprende opere di artisti italiani e stranieri, che svariano dalla pittura alla scultura.

Modena, però, si distingue a livello nazionale anche per la ricchezza della cultura popolare contemporanea. Cultura vissuta con forza e in tante, particolari e interessanti sfaccettature. Cultura che si è impressa nella città, come nei suoi abitanti, ed è conservata in luoghi dal grande fascino. Tra questi ricordiamo in primis il Museo Enzo Ferrari, dedicato al fondatore del famosissimo marchio automobilistico e, ovviamente, alla storia del cavallino rampante. Neanche a dirlo, il museo si trova in Via Paolo Ferrari, a pochi passi dalla stazione centrale. Ma assolutamente interessanti sono anche: il Museo internazionale del Volley, che ripercorre le tappe fondamentali che hanno contribuito a scrivere la storia della pallavolo italiana; il Museo della Figurina, fondato da proprio Giuseppe Panini; la Casa-Museo del maestro Luciano Pavarotti, nel quale sono custoditi gli oggetti personali del tenore, diversi costumi di scena, spartiti, lettere, premi, riconoscimenti e alcune delle tele da lui dipinte.

Il mercato Albinelli

Dopo aver girato come delle trottole per le vie del centro e per i musei di Modena, potrete passare un po’ di tempo, rallentando il ritmo, presso il mercato Albinelli. Interamente coperto e in stile liberty, è considerato un vero e proprio unicum in Italia, tanto che gli appassionati del genere lo considerano uno dei mercati coperti più caratteristici e belli dello Stivale. Il mercato Albinelli sorsi intorno agli anni Venti del Novecento, diventando ben presto uno dei luoghi di commercio più visitati e vivi di Modena. Oltre all’architettura e alle graziose cancellate d’ingresso, è proprio la struttura dei banchi ad affascinare: i golosi e colorati banchi di alimentari, sono alternati con botteghe in muratura, sormontate da storiche insegne storiche. Al centro del mercato, si erge la statua di Giuseppe Graziosi, famoso artista modenese, circondata da una fontana. Aperto solo fino alle due del pomeriggio circa, “andare in piazza”, come si usa dire, è una piacevolissima esperienza.

redazione