Più gusto di Burghy nessuno ti dà!

Oggi noi di Social Up siamo un po’ nostalgici ci piace ricordare quelli che sono i tratti del nostro passato, posti e luoghi come i gelati degli anni novanta.

Dopo essere stati al McDonald’s, e di conseguenza pentircene solo dieci minuto dopo, ci è venuto in mente il fast food che ha accompagnato la nostra infanzia: il fantastico Burghy!

Ci sono rivenuto in mente i suoi panini, i gelati e il mitico Willy Denty, la mascotte dalle labbra enormi e carnose e dai dentoni bianchi che trovavi come sorpresa per i menù dei bambini. Tutti quelli cresciuti negli anni 80-90 se ne ricordano, quindi ecco per voi, in breve, la storia del mitico fast food che ha accompagnato una generazione intera, con la nostalgia di chi come alcuni di voi, non potrà sapere altro che quanto leggerete su questa fantastica leggenda.

Nel 1985 l’intera catena Burghy comprensiva di 6 ristoranti viene acquisita dal Gruppo Cremonini.

Negli anni ottanta Burghy possedeva numerosi punti vendita nella zona di Milano e del suo hinterland, tra cui spiccavano per affluenza i ristoranti di Piazzale Loreto, Corso Buenos Aires, Corso Vittorio Emanuele, Galleria Vittorio Emanuele e soprattutto quello di Piazza San Babila. Quest’ultimo era forse il locale che identifica un’intera epoca milanese: è infatti il punto di ritrovo preferito dai cosiddetti paninari, giovani liceali rampolli di importanti famiglie della “Milano Bene”.

Burghy è uno dei marchi che identificano quella generazione che ha vissuto la propria adolescenza negli anni ottanta.

In questi anni Burghy si espanderà notevolmente nel centro-nord Italia arrivando ad un massimo di 96 ristoranti nel 1995.

Nel 1996 la rete degli 88 ristoranti Burghy viene inglobata dal colosso statunitense della ristorazione veloce McDonald’s il quale, avendo solo 38 ristoranti, non era ancora riuscito ad affermarsi in Italia.

L’ultimo ristorante Burghy a passare sotto il marchio McDonald’s è stato quello di Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, dentro il centro commerciale “Shopville Gran Reno”, nel 2006.