Io qui sottoscritto: in mostra i testamenti di grandi italiani

Dal 24 ottobre al 9 novembre 2019 la Mostra “Io qui sottoscritto. Testamenti di grandi italiani”, curata dal Consiglio Nazionale del Notariato e dalla Fondazione Italiana del Notariato, fa tappa a Firenze presso lo Spazio Mostre della Fondazione della Cassa di Risparmio di Firenze (Via Bufalini 6 – ingresso libero).

Nata a Roma in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Riproposta a Genova, Mantova, Milano, Modena, Piacenza, Torino, Palermo, Bologna e Berlino con oltre 40.000 visitatori complessivi. Il nostro Pese, la nostra Storia, colma di personaggi immensi, incredibili. I loro testamenti ci parlano di aspetti della loro vita che noi non conosciamo. Che non sono noti al semplice “pubblico”. Se così vogliamo definirci. Personaggi come Agnelli Senior, Enzo Ferrari, Pasoli, Garibaldi, Cavour, Manzoni, Pascoli, De Nicola, Luigi Pirandello e molti altri.

In mostra per la prima volta a Firenze anche i testamenti di tre personaggi che hanno dato un importante contributo alla città: Giorgio Vasari con la sua produzione artistica e architettonica, Giorgio La Pira e Giovanni Spadolini, non solo per il ruolo pubblico da loro svolto, ma anche per gli importanti lasciti destinati al territorio.

Alla mostra si incontrano vari tipi di visitatori. Tra questi ci sono coloro che sono “del mestiere”. Il loro occhio attento si sofferma sugli istituti giuridici che si ritrovano nei “lasciti” dei testatori. Nel testamento pubblico di Agnelli Senior, ricevuto dal Notaio presso la casa dell’Ingegnere, o sul tenore del testamento olografo di Manzoni.  Un occhio critico non può che cercare gli elementi necessari del testamento, il Notaio che l’ha pubblicato, l’Archivio in cui il prezioso documento è finito, tra gli originali di detto Notaio. Oltre a coloro che, con occhio attento e critico si sono messi a leggere ed analizzare ogni riga dei testamenti, si trovano storici, appassionati di calligrafia o semplicemente persone che vogliono rendere “omaggio” a coloro che hanno fatto la storia del nostro Paese.

C’è chi, come Luigi Pirandello, parla di sé stesso, di come vuole essere deposto all’interno del feretro, nudo ed avvolto in un lenzuolo. Vuole andarsene in silenzio, nella semplicità, senza che la sua morte sia fonte di clamore. O chi, come Garibaldi, definisce il suo testamento “politico”.  leggendolo non poteva che essere così. “Ai miei figli, ai miei amici ed a quanti dividono le mie opinioni, io lego l’amor mio per la libertà e per il vero – il mio odio per la menzogna e la tirannide”.

Il 4 settembre del 1935, un’amorevole Alcide De Gasperi scrive alla moglie Francesca Romano: “Cara Francesca, se la provvidenza vorrà chiedere la mia vita terrena, prima ch’io abbia assolto il mio compito di padre, affido alla suprema Paternità di Dio le mie bambine e confido con assoluta certezza che il Signore ti aiuterà giorno per giorno a farle crescere buone e brave….. Addio Francesca, io ti ho molto amato, ma non mai quanto avresti meritato. Supera il dolore del distacco e vivi più intensamente per le nostre deliziose bambine, sulle quali, per la bontà e misericordia del Signore, io veglierò dal cielo, Ti stringo per sempre, nell’indissolubile abbraccio delle nostre speranze immortali. Alcide“.

Impossibile non rimanere commossi da quelle parole, scritte con un’impeccabile grafia con inchiostro blu.  Francesca Romano si era sposata con De Gasperi nel 1922, da lui aveva avuto 4 figlie ed è morta all’età di 104 anni, nella sua casa di Roma. 44 anni dopo la morte di Alcide. Un politico, un deputato, un capo del consiglio dei ministri, un personaggio che ha segnato la storia della nostra Italia nel passaggio tra Monarchia e Repubblica. Ma soprattutto un marito. Un padre. Questo ci regala questa mostra. Un pezzo di cuore dei grandi della storia. L’intimità di coloro che hanno lottato per la nostra libertà. Un regalo da fare a noi stessi.

Quello che è stato allestito nella sala di Firenze è un percorso permette al pubblico di accedere ai “tesori di carta”, normalmente custoditi negli Archivi Notarili e di Stato di tutta Italia. Grazie a questo si trova la dimensione umana di grandi personaggi noti principalmente per le loro virtù pubbliche. Negli studi notarili si conservano e “nascono”ogni giorno testamenti. Questi raccontano le storie, le difficoltà, i lasciti morali, filosofici e politici, le scelte economiche. Un viaggio nell’intimo dei “grandi” che merita la pena di essere assolutamente fatto!

Elenco completo dei personaggi in mostra:

Giorgio Vasari, Alessandro Manzoni, Gioachino Belli, Alfonso La Marmora, Giuseppe Garibaldi, Camillo Benso conte di Cavour, Giuseppe Verdi, Giuseppe Zanardelli, Giovanni Verga, Antonio Fogazzaro, Eduardo Scarpetta, Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Giovanni Agnelli Senior, Luigi Pirandello, Grazia Deledda, Enrico Caruso, Lina Cavalieri, Guglielmo Marconi, Enrico De Nicola, Alcide De Gasperi, Papa Giovanni XXIII, Papa Paolo VI, Enzo Ferrari, Giorgio La Pira, Odoardo Focherini, Giovanni Spadolini, Giorgio Ambrosoli.

Informazioni:

24 ottobre – 9 novembre, ore 10.00/17.00 ingresso libero

Spazio Mostre Fondazione CR Firenze

Via Bufalini 6, Firenze

 

 

Sharon Santarelli