26esima giornata di Serie A: la giornata più lunga di sempre

Questa 26esima giornata di Serie A sarà ricordata come la giornata più lunga di sempre, in quella che è una stagione che passerà sicuramente alla storia. A causa dell’emergenza sanitaria che sta affrontando l’Italia, dovuta alla diffusione del Coronavirus, le partite in programma si sono giocate in due domeniche differenti. Molte di queste partite, inoltre, hanno visto stadi completamente vuoti, in un clima quantomeno surreale. Vediamo nel dettaglio tutte le gare:

LAZIO – BOLOGNA 2-0 (Luis Alberto, Correa)

La Lazio di Simone Inzaghi, approfittando del rinvio di Juventus – Inter, con questa vittoria ha occupato la prima posizione in classifica in solitaria per una settimana. Con un devastante Luis Alberto, autore di un gol e di un assist (da infortunato), i biancocelesti sono riusciti a battere un Bologna che ci aveva anche creduto. Due gol per i rossoblu annullati giustamente dal VAR. La Lazio è in forma smagliante, e i risultati lo stanno dimostrando. Passo falso per il Bologna, ma andare a giocare a Roma contro questa Lazio non è facile per nessuno, la squadra di Mihajlovic è perdonata.

NAPOLI – TORINO 2-1 (Manolas, Di Lorenzo, Edera)

Ancora una vittoria per il Napoli, che sembra essere definitivamente uscito dal periodo nero. La cura Gattuso sta funzionando, la squadra gira, gioca bene e manda a segno due difensori. Il 16 tiri totali, di cui 10 nello specchio di porta, dimostrano come la squadra di Gattuso sia una squadra offensiva, che non ha paura di attaccare e di prendersi i suoi rischi, come dimostra appunto la posizione da centravanti di Di Lorenzo in occasione del gol del momentaneo 2-0. Torino che non vede la luce in fondo al tunnel. Un’altra sconfitta, la sesta in altrettante gare di campionato, che non dà sicurezza: gli spettri della retrocessione iniziano a farsi sentire. Non basta il gol di Edera a riequilibrare la situazione, partita persa e altri tre punti sprecati.

LECCE – ATALANTA 2-7 (Donati (AG), Zapata, Saponara, Donati, Ilicic, Zapata, Zapata, Muriel, Malinovskyi)

Un’altra goleada per l’Atalanta. Con questi 7 gol, la squadra di Gasperini tocca quota 70 gol in campionato alla 26esima giornata di Serie A, staccando la Lazio ferma a 60. Partita strana, che sembrava essere sfuggita dalle mani degli ospiti. Dopo un doppio vantaggio, infatti, il Lecce è riuscito a rimontare due gol. Sembra tutto a posto, ma nel secondo tempo l’Atalanta si scatena e ne rifila altri 5 a un Lecce che non riesce più a rispondere. Salentini KO, 2-7 il risultato finale per la dea. Con la qualificazione al prossimo turno di Champions a un passo e un risultato così largo in campionato, questa squadra dimostra di non aver paura di nessuno e di potersela giocare a viso aperto con tutti. Lecce che rimane fermo a quota 25, in piena lotta salvezza.

CAGLIARI – ROMA 3-4 (Kalinic, Kalinic, Kluivert, Pereiro, Mxit’aryan, Joao Pedro)

Partita pazza alla Sardegna Arena. 7 gol e tanto spettacolo offerto da due squadre in un periodo di forma non ottimale. Il Cagliari, infatti, non vince dal 2 dicembre, mentre la Roma è reduce da alcune partite al di sotto delle aspettative, al netto della vittoria per 4-0 contro il Lecce nella giornata precedente. Con un redivivo Kalinic, la squadra di Fonseca riesce a strappare tre punti importantissimi e a mantenere saldo il quinto posto, che vale l’accesso all’Europa League 2020-21. Per il Cagliari altri punti persi e una classifica che si fa sempre più brutta. Non è a rischio retrocessione, sia chiaro, ma se si pensa a com’erano partiti i sardi all’inizio, un po’ di rammarico nei tifosi c’è. Esonerato Corini, chissà che Zenga non porti un po’ di vivacità e soprattutto risultati utili a questa squadra.

PARMA – SPAL 0-1 (Petagna)

Vittoria importantissima quella della Spal contro il Parma. Il lunch match di questa 26esima giornata di Serie A, iniziato alle 13.45, è stata la prima sfida della giornata a porte chiuse. In questa atmosfera surreale, il Parma non riesce ad approfittare della brutta stagione dell’avversario e perde tre punti importanti. La Spal, che aveva ottenuto zero punti nelle ultime cinque partite, torna a respirare grazie al suo centravanti Petagna. La situazione resta ancora drammatica per la squadra di Ferrara, ma una vittoria non si butta mai via.

SAMPDORIA – VERONA 2-1 (Audero (AG), Quagliarella, Quagliarella)

La Sampdoria esce dalle sabbie mobili. Dopo un avvio complicato di gara, a causa di un autogol di Audero, la squadre ligure riesce a ribaltare il risultato grazie al capitano Quagliarella. Vittoria d’oro per la Sampdoria, che ottiene tre punti contro un ottimo Verona, protagonista di un campionato brillante. La squadra di Juric, però, oggi non riesce a replicare quanto di buono fatto nelle ultime giornate e non approfitta dei passi falsi di Parma e Milan, entrambe sconfitte.

MILAN – GENOA 1-2 (Pandev, Cassata, Ibrahimovic)

Milan bruttissimo in un San Siro deserto. La squadra di Pioli parte bene nei primi 6-7 minuti, ma il gol alla prima azione del Genoa con Pandev ha tagliato le gambe al Milan, che non è riuscito a reagire. Nel finale di primo tempo arriva anche il raddoppio del grifone con Cassata. Il secondo tempo è uguale, con il Milan che non fa nulla per provare a riaprirla. Non basta il gol di Ibrahimovic, tre punti buttati al vento che pesano sulla classifica. Può darsi che le complicate situazioni societarie abbiano influito sulla brutta prestazione, ma non è una scusante. Pesano anche i due gol clamorosamente sbagliati dal Milan nel primo tempo con Calhanoglu e Ibrahimovic. Genoa quasi in scioltezza riesce a ottenere tre punti fondamentali per smuovere la classifica e allontanarsi il più possibile dalla zona retrocessione.

JUVENTUS – INTER 2-0 (Ramsey, Dybala)

Il big match di questa particolare 26 esima giornata di Serie A si sta giocando da una settimana. Sì perché il derby d’Italia fra Juventus e Inter ha fatto parlare di sé come mai era successo prima d’ora: la partita si gioca, la partita non si gioca, si gioca a porte chiuse, l’Inter non vuole giocare, se ne sono sentite di tutti i colori. Per quanto riguarda il campo, però, l’Inter, che arrivava da un periodo di forma certamente migliore di quello dei rivali, è ancora indietro. La squadra di Conte, che con le prime in classifica ha faticato quest’anno, non è ancora in grado di dare completamente fastidio a una Juventus abituata a vincere. Anche il centrocampo dei bianconeri, che quest’anno è il “punto debole” della squadra di Sarri, ha vinto il duello con quello nerazzurro, qualitativamente molto superiore.

Un altro problema dell’Inter è la panchina corta e con poca scelta. Eriksen, che non è ancora riuscito a entrare nei meccanismi di Conte, è entrato senza incidere, anzi. Dall’altra parte la scelta di tenere fuori Dybala dall’undici titolare può far storcere il naso, ma quando il 10 bianconero entra a gara in corso risulta sempre decisivo, è come una legge matematica. Il Milan ne sa qualcosa. Ed ecco che Dybala si accende e sigla il gol del 2-0 con una splendida giocata, dopo la prima rete firmata Ramsey. L’Inter accusa il colpo già dal primo gol e non riesce praticamente mai a essere realmente pericolosa per la porta della Juve. Con questa vittoria, Lazio scavalcata e primo posto riconquistato, in attesa di vedere cosa succederà al campionato.

SASSUOLO – BRESCIA 3-0 (Caputo, Caputo, Boga)

La 26esima giornata di Serie A si conclude con un netto 3-0 del Sassuolo su un Brescia sempre più fanalino di coda. Una partita che ha visto i neroverdi dominare grazie soprattutto al suo bomber Francesco “Ciccio” Caputo, che esulta lanciando un bel messaggio: “Andrà tutto bene, restate a casa”. Un invito che speriamo non passi inosservato. A completare la serata per il Sassuolo ci pensa Boga, sempre pronto a dare il suo contributo alla causa neroverde. Per il Brescia sembra ormai che non ci sia più nulla da fare, la retrocessione in Serie B è un qualcosa di certo, purtroppo per i tifosi.

Ciccio Caputo. Da www.lastampa.it

TOP E FLOP DELLA 26ESIMA GIORNATA DI SERIE A

TOP

3. LUIS ALBERTO: insegna calcio anche da infortunato. Un gol e un assist d’oro per la Lazio, che continua a volare.

2. DUVAN ZAPATA: tripletta e Lecce annientato. Serve aggiungere altro?

1. PAULO DYBALA: fuoriclasse. Entra dalla panchina e subito si mette in mostra con uno splendido gol. Insieme a Ronaldo è lui il vero fenomeno della Juventus.

FLOP

3. THEO HERNANDEZ: un periodo decisamente no per il terzino del Milan, che dopo un avvio straordinario accusa il fatto di aver giocato praticamente sempre. Si fa saltare con troppa facilità in difesa, dove ha sempre mostrato qualche titubanza, e in attacco non è devastante come al solito. Speriamo ritorni al più presto quello di prima.

2. ROMELU LUKAKU: ingabbiato dai difensori della Juventus, non si dimostra mai pericoloso in fase offensiva. È qui che deve migliorare il numero 9 dell’Inter, a essere decisivo anche nelle partite più difficili. Fino ad ora non ci è riuscito.

1. FABIO LUCIONI – LUCA ROSSETTINI – MARCO CALDERONI: dire chi ha fatto peggio dei tre è impossibile. 7 gol presi e tante, tantissime responsabilità sui gol per i tre difensori. Giornata assolutamente da dimenticare. Il quarto di difesa, Donati, ha fatto sì un autogol, ma salva in parte la sua gara con il gol del momentaneo 2-2.

Marco Calderoni e Fabio Lucioni. Da www.leccezionale.it

Si è conclusa qui questa surreale 26esima giornata di Serie A. Nel momento in cui scriviamo non sappiamo ancora cosa succederà al campionato, se lo sospenderanno o andrà avanti a porte chiuse. Attendiamo con ansia notizie su questo fronte. Alla prossima!

Marco Nuzzo