1 adolescente su 2 è vittima di bullismo o cyberbullismo, i dati dell’osservatorio InDifesa

Sono 3.405 i ragazzi e le ragazze di tutta Italia tra i 14 e i 26 anni che hanno preso parte all’Osservatorio indifesa 2022-23 realizzato da Terre des Hommes, insieme a OneDay e alla community di ScuolaZoo.

Bullismo e cyberbullismo sono due fenomeni sempre molto presenti tra i giovani nel nostro Paese. Il 47,75% degli adolescenti italiani afferma di aver subito bullismo o cyberbullismo. E il dato regionale della Sicilia con il 45,6% segue questo trend. Il pretesto principale per il quale vengono attaccati è l’aspetto fisico (37%, anche qui in linea con dato nazionale).

Gli effetti di questo tipo di violenza tra pari generano perdita di autostima e di fiducia negli altri nel 36,4% dei rispondenti (38% a livello nazionale), oltre a isolamento e allontanamento dal resto dei coetanei (21%), basso rendimento scolastico, o addirittura rifiuto della scuola (sempre 21%) ansia sociale e attacchi di panico (13%) e la stessa percentuale afferma di aver avuto disturbi alimentari a causa di bullismo o cyberbullismo. Seguono depressione (8%) e autolesionismo (6%).

I RAGAZZI IN SICILIA NON CHIEDONO AIUTO AGLI ADULTI 

Con una percentuale inferiore a quella nazionale (5%) in Sicilia solo il 4% degli adolescenti si rivolge ad un adulto o a uno sportello se assiste a episodi di bullismo o cyberbullismo. Il 10% non fa nulla, (a livello nazionale il dato sale al 14%) mentre la maggioranza, il 34,4% tra loro cerca di dare un supporto diretto alla vittima e non lasciarla sola.

D’altra parte, sia che ne siano vittime o meno, il 26,4% dei ragazzi e delle ragazze non parlano con nessuno di bullismo e cyberbullismo (un dato inferiore rispetto a quello nazionale, 31,5%). Il 25,8% ne parla con la mamma e il 23% con amici. Solo l’8,6% con gli insegnanti, e solo il 2,6% ne parla con lo psicologo a scuola. Nonostante i ragazzi chiedano a gran voce il supporto psicologico.

A tal proposito anche in Sicilia, come nel resto d’Italia, per la maggior parte dei partecipanti, l’70,8%, la scuola non fa abbastanza per prevenire questi due fenomeni. (a livello nazionale il 70% dei ragazzi ha risposto che la scuola non fa abbastanza).

UNA PETIZIONE PER UN WEB PIÙ SICURO

L’80% dei ragazzi siciliani ha paura del web e il cyberbullismo è la minaccia più temuta dagli adolescenti della regione quando sono online, lo afferma il 22% tra loro, al secondo posto vi è il furto di identità al 19%, seguono il revenge porn 17,4% e l’alienazione dalla vita reale al 12%. Il 50,8% tra i ragazzi ci dice che i propri genitori non controlla la loro attività online.

Terre des Hommes, che negli anni ha realizzato campagne di sensibilizzazione per la sicurezza dei minori online, anche a livello internazionale, lo scorso maggio ha presentato una proposta di riforma legislativa per rendere il web un ambiente più protetto.

In occasione del Safer Internet Day Terre des Hommes chiede ai ragazzi e alle ragazze di firmare e condividere la petizione lanciata a sostegno di questa proposta di riforma: vogliamo fare arrivare chiaramente alle Istituzioni la richiesta di una maggiore attenzione nei confronti del benessere e della sicurezza dei minori, anche quando si parla di internet.

“Mai come quest’anno le risposte dei tanti ragazzi e ragazze che hanno partecipato all’Osservatorio indifesa ci fanno riflettere sulla difficoltà di dialogo tra generazioni. Parlando di un tema così delicato e purtroppo ancora molto pervasivo, come il bullismo e cyberbullismo, i ragazzi e le ragazze non vogliono, o non riescono a chiedere aiuto alle figure adulte.” Afferma Paolo Ferrara, Direttore Generale Terre des Hommes Italia “Tutto ciò non può che farci riflettere sulla necessità di ascoltare le loro richieste, le loro domande e le loro opinioni, nonché stimolarci a continuare il nostro percorso di partecipazione giovanile, che ormai vede nell’Osservatorio un momento fisso di confronto con i ragazzi, ma che si articola nelle attività del Network indifesa, nel coinvolgimento del mondo dello sport, nella creazione di spazi, come l’Hub Spazio indifesa, in cui i giovani possano aggregarsi, non isolarsi e coltivare i loro talenti e le loro passioni, renderli sempre più consapevoli dei loro diritti, e favorire la loro partecipazione nelle decisioni che li riguardano.

“L’osservatorio indifesa è uno strumento fondamentale di osservazione sui temi che riguardano bullismo e cyberbullismo. Anche quest’anno abbiamo contribuito a restituire uno scenario sul target nuove generazioni grazie al sondaggio che ha visto coinvolta la community di giovani di ScuolaZoo e OneDay. Dal sondaggio emerge una costante: i giovani hanno difficoltà a costruire relazioni tra loro e con il mondo adulto, questo provoca una chiusura verso l’altro che li porta a rifugiarsi nel mondo del web che ritengono però poco sicuro. Come responsabili del futuro delle nuove generazioni emerge chiaramente la necessità di intervenire creando occasioni di dialogo affinché i giovani possano affiancare alla vita online una vita offline fatta di esperienze e di incontri reali e positivi.” Commenta Gaia Marzo, Corporate Communication Director, Equity partner di OneDay Group e membro del Comitato Scientifico del Dossier indifesa.

Claudia Ruiz