Credits: Ph Chiara Mirelli

Willie Peyote: a Sanremo per fare bene, facendo riflettere e discutere

Social Up ha avuto il piacere di incontrare Willie Peyote in conferenza stampa in vista dell’inizio del Festival di Sanremo, dove il rapper torinese presenterà il brano “Mai dire mai (la locura)”.

“Mai dire mai (la locura)” analizza l’esaltazione della mediocrità a danno del talento con il solo obiettivo di creare intrattenimento “che funzioni”.

Willie Peyote: a Sanremo senza peli sulla lingua

Il titolo del brano si ispira al monologo di Valerio Aprea nella serie tv Boris, in cui, nelle vesti di un autore televisivo, afferma che, per far si che un prodotto di spettacolo funzioni è necessario sia presente la “locura”, ossia «il peggior conservatorismo che si tinge di simpatia, di paillettes», capace di «assolverci da tutti i nostri mali, facendoci sentire la coscienza apposto».  In definitiva uno spaccato dell’Italia vista come «un paese di musichette mentre fuori c’è la morte».

Credits: Ph. Chiara Mirelli

Un approccio in pieno stile Willie Peyote, senza peli sulla lingua e lontano da ogni perbenismo, pronto a mettere a nudo i difetti e le imperfezioni dell’intera società.

Boris, dal canto suo, rappresenta a pieno la critica alla mediocrità italiana, che nonostante tutto primeggia su qualità e meritocrazia. Il concetto di “locura” ricorda a tutti noi il declino della società, abituata a tapparsi occhi e orecchie in favore dello spettacolo che “funziona”. A tal riguardo, abbiamo chiesto a Willie se ci potrà mai essere un’inversione di tendenza, e lui ci ha risposto:

«Secondo me può esserci un’inversione di tendenza, ma come cerco di dire nel brano dobbiamo cambiare noi l’approccio, prendendoci un po’ meno sul serio, prendendo più sul serio quello che facciamo. Attraverso l’arte e lo spettacolo possiamo mandare un messaggio di questo genere anche alle istituzioni. Si finisce sempre a fare una gara a squadre ed è preoccupante questo approccio. Dovremmo non vivere sul personale, provando a capire se ti dico una cosa che non ti piace. Questo è l’errore che facciamo spesso tutti, prendere troppo sul personale le cose».

Willie Peyote: fare musica per discutere e riflettere

Nei giorni scorsi è stato reso noto il testo del brano, generando diverse reazioni in rete a causa della spontaneità, irriverenza e cinismo contenuti. Il polverone alzato è stato quasi voluto da Willie, poiché «l’obiettivo di tutta la musica che faccio è sviluppare una discussione», ha dichiarato il rapper.

Cover “Mai dire mai (La locura)”

Nel brano si fa riferimento ad un uso improprio di Tik Tok da parte delle major del mercato discografico, ma «il problema non è Tik Tok, ma come lo usiamo. Mi fa paura che le major aspettino qualcuno che faccia il boom su Tik Tok per metterlo sotto contratto e non vadano a cercarlo come facevano una volta». Non c’è una critica al social in sé o agli artisti che lo utilizzano, bensì c’è la paura che «la musica cambi per passare attraverso dei canali che già funzionano», ha dichiarato Willie.

A Sanremo il rapper porterà anche la cover di “Giudizi Universali”, brano che avrà l’opportunità di eseguire con l’autore Samuele Bersani, una canzone scelta «per farmi un regalo», ha dichiarato Willie, avendo l’opportunità di duettare con uno dei cardini della musica italiana, potendo «dire delle cose, cercando di mantenere una certa leggerezza, ma se scavi sotto la superficie trovi davvero concetti importanti e domande».

Siamo sicuri che Willie Peyote affronterà il festival nel suo stile, dando il massimo senza snaturarsi, giocando nel campionato Sanremo «partendo da underdog e fare la bella figura che sta facendo adesso lo Spezia di Italiano».

Paride Rossi