Torneremo a Viaggiare: alla scoperta di Vogogna

Nel cuore della Val d’Ossola, in Piemonte, si trova uno dei Borghi più belli d’Italia, insignito della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano dal 2011: Vogogna. Neanche 2000 gli abitanti di questa perla incastonata nel Parco Nazionale della Val Grande.

Le origini

Vogogna è certamente nato durante l’epoca romana. Una lapide risalente al 196 d.C. testimonia l’esistenza di una strada romana che collegava l’Ossola e il passo del Sempione con Novaria e Mediolanum. Il nome originario è ignorato completamente ma, oramai convenzionalmente, è da tutti detta via Settimia. L’epigrafe, molto danneggiata e solo parzialmente leggibile si trova tra il ponte della Masone e Dresio. Il testo sembra essere: “Via fatta per …con sesterzi 22 600 sotto il secondo consolato di Caio Domizio Destro e Publio Fusco con curatori dell’opera Marco Valerio e Salvio; fornitore dei marmi… è stato ? per ….. di Venusto conduttore pubblico di …”.
Nel XIII secolo, grazie alla sua posizione geografica, il Borgo acquistò prestigio e venne scelto come capoluogo dell’Ossola inferiore.

Oggi Vogogna conserva intatto il suo fascino di antico borgo medievale, grazie al calore di vicoli del centro storico, del Castello Visconteo e dell’antica Rocca di Vogogna.

Palazzo Pretorio

Nel centro storico di Vogogna si trova Palazzo Pretorio, costruito nel 1348 dal vescovo di Novara Giovanni Visconti per fungere da sede del Vicario. All’interno del Palazzo si trova il cosiddetto Mascherone celtico in pietra ollare, originariamente posto nel cortile della Chiesa di San Pietro dove era inglobato in una fontana. Intorno al Palazzo si ergono le dimore più signorili del borgo. Tra queste la più bella e maestosa è Villa Biraghi Lossetti, mentre la Casa Marchesa è la più antica dimora nobiliare del borgo.

Il Castello Visconteo

Simbolo del borgo, fu edificato nel 1348 anch’esso per volere del vescovo Visconti. Nello stesso periodo venne costruita la cinta muraria di protezione dell’intero paese. Purtroppo di quest’ultima i resti sono veramente pochissimi. Nel 1798 il Castello passò sotto il controllo del Comune e divenne una prigione. A partire dal 1990 il Castello, smantellate le celle dell’antica prigione, è stato restaurato ed è tornato alla sua originaria magnificenza.
Nei pressi del Castello si trova l’antica Rocca di Vogogna, risalente al IX-X secolo. Distrutta quasi completamente nel corso del XVI secolo, ad oggi sono rimasti giusto alcuni scudieri.

La tradizione norcina e casearia

Questi luoghi sono famosi in tutta Italia per i prosciutti di maiale e di capra, per i salami, la bresaola di bovino, e le mortadelle. Il quid in più, che ha portato questi prodotti ad essere così apprezzati ed amati, è dato dai maiali allevati allo stato brado che, d’estate, erano portati sugli alpeggi. La tradizione casearia risale a prima dell’anno Mille. Tra i prodotti più interessanti ed anche conosciuti ci sono l’Ossolano d’Alpe (a latte intero) e l’Ossolano o Mezzapasta o Spress (a latte parzialmente scremato). Ottimi anche i formaggi caprini. L’allevamento delle capre, che per almeno otto-nove mesi all’anno avviene al pascolo, è importante anche per la carne e per i salumi.