#storiedieuropei, la sfida tra Portogallo e Grecia

Tra poche settimane prenderanno il via i campionati europei  di calcio che si svolgeranno in Francia. Le candidate alla vittoria finale sono le solite note: la Germania campione del mondo, gli spagnoli campioni d’Europa in carica e la Francia padrone di casa si contenderanno il titolo insieme alle altre grandi del vecchio continente tra cui Portogallo, Italia, Inghilterra e Belgio. Sono più o meno sempre queste le squadre che ogni quattro anni appaiono come le grandi favorite.

Ma non sempre i pronostici vengono rispettati e proprio a tal proposito torniamo indietro di 12 anni quando nel 2004 in Portogallo le gerarchie del calcio europeo vennero completamente stravolte. Nella gara d’apertura gli strafavoriti padroni di casa affrontano la Grecia, che era riuscita a qualificarsi mettendosi alle spalle nel girone di qualificazione squadre più quotate come Spagna e Ucraina. All’Estadio Do Dragao di Porto i lusitani vengono clamorosamente sconfitti dalla squadra di Otto Rehhagel che subisce il gol della bandiera solo nei minuti conclusivi della partita.

Euro 2004 sembrava essere cominciato con la più grande delle sorprese ma in realtà la vittoria della nazionale ellenica nella gara d’esordio fu solo l’inizio. Il girone A prosegue senza troppi affanni per i padroni di casa, che battono agevolmente Russia e Spagna. La Grecia invece soffre contro le due avversarie del girone, riuscendo a raccogliere appena un punto in due partite -pareggio per 1-1 con la Spagna e sconfitta per 2-1 con la Russia, ma grazie ai tre punti ottenuti nella prima gara strappa il pass per i quarti come seconda classificata alle spalle del Portogallo e davanti alla Spagna.

Nei quarti di finale succede di tutto. La Grecia elimina a sorpresa la Francia con un secco 1-0 che porta la firma di Angelos Charisteas che diventerà uno degli uomini simbolo di questa edizione del torneo. Per il Portogallo la strada è comunque in salita, l’avversaria è l’Inghilterra. La gara termina 1-1 e le due squadre disputano i tempi supplementari dove Manuel Rui Costa e Frank Lampard portano il risultato sul 2-2. Ai calci di rigore succede di tutto, a cominciare dagli errori dal dischetto degli specialisti David Beckham e Rui Costa. L’apice del pathos agonistico si raggiunge però quando Ricardo, portiere del Portogallo, prima para a mani nude il rigore calciato da Vassel e poi si presenta sul dischetto realizzando il rigore decisivo che porta i lusitani in semifinale.

In semifinale la nazionale guidata da Felipe Scolari supera l’Olanda in quella che viene percepita come una finale anticipata. Nell’altra semifinale infatti si sfidano le due sorprese del torneo: la Grecia e la Repubblica Ceca. A spuntarla, dopo una partita molto equilibrata, è la Grecia che ai tempi supplementari segna la rete del definitivo 1-0 firmato dall’allora romanista Dellas.

Euro 2004 finisce esattamente come è cominciato, con la sfida tra Portogallo e Grecia. Stavolta però i padroni di casa sono determinati a battere gli ellenici, per poter festeggiare in casa la vittoria del primo campionato europeo. L’atmosfera è surreale, tutti aspettano il gol del Portogallo che però sembra non arrivare mai fino a quando, al 57º minuto, Charisteas gela l’ Estadio da Luz portando in vantaggio la Grecia. Nonostante i cambi e i numerosi assalti del Portogallo la porta difesa da Nikopolidis rimane inviolata fino al fischio finale dell’arbitro.

La Grecia è Campione d’Europa contro ogni pronostico, e a rendere ancor più grande questo trionfo c’è il fatto di averlo ottenuto contro i padroni di casa. Il Portogallo vive uno dei drammi sportivi della sua storia, dato per favorito ad inizio torneo e per strafavorito alla figlia della finale, ha visto sfuggire il titolo senza poter fare nulla. Per la Grecia quello del 2004 è un trionfo storico, che ha regalato agli appassionati una delle più belle storie di calcio di sempre.