“Smetto quando voglio – Ad honorem”: l’atto finale per la banda dei ricercatori

L’ultimo episodio della saga diretta da Sydney Sibilia arriva nei cinema italiani distribuito in 350 copie e finalmente scopriremo se la banda dei ricercatori salverà l’università.

Dopo “Smetto quando voglio” e “Smetto quando voglio – Masterclass”, arriva “Smetto quando voglio – Ad Honorem” che fa da chiusa ai tre film incentrati sul tema della precarietà dei ricercatori delle università italiane raccontati in una chiave ogni volta differente, passando dalla commedia ad elementi da film d’azione.

«Ogni capitolo della saga è modellato con variazioni di genere cinematografico», spiega soddisfatto Sibilia, «dal tono di commedia pura del primo episodio abbiamo gradualmente alzato il livello di sospensione dell’incredulità, immettendo elementi di cinema d’azione come l’assalto al treno nel secondo capitolo, che finiva rivelando nell’ultima inquadratura un cattivo a tutto tondo, insolito per film di questo tipo, ma diventato credibile».

Per chi lo avesse dimenticato, “Smetto quando voglio” è incentrato sui brillanti ma sfruttati e squattrinati ricercatori universitari che, seppur preparati e capaci, pur di lavorare si gettano in lavori molto al di sotto delle loro capacità. La loro vita cambia quando Pietro Zinni (Edoardo Leo), leader della futura banda, decide di dare una svolta alla propria vita e a quella degli altri amici, producendo smart drugs, droghe legali in quanto non inserite nelle tabelle ministeriali. I ricercatori producono e spacciano, diventando una vera e propria banda e provando vizi e vantaggi, comprese le pene dettate dal codice penale, per chi commette reato.

 

In questo terzo ed ultimo film, la banda dei ricercatori (composta da Stefano Fresi, Lorenzo Lavia, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Pietro Sermonti, Marco Bonini e Giampaolo Morelli) tenterà di evadere dal carcere di Rebibbia e di allearsi con il nemico ingegnere navale Murena (Neri Marcorè) per salvare l’università La Sapienza dal terribile attacco col gas nervino di Walter Mercurio (Luigi Lo Cascio).

Il regista Sibilia, quindi, cerca di riavvicinare i ricercatori all’Università in questo finale di saga portandoli addirittura a tentare l’evasione per salvare il luogo che è stato un porto sicuro prima ed un ostacolo insormontabile dopo. E in tutto questo vi è da chiedersi: “Ce la faranno i nostri ricercatori a salvare l’Università? Ma soprattutto riusciranno a sorprendere e a mantenere la tensione e la curiosità fino alla fine come accaduto per i primi due Smetto quando voglio? Saranno all’altezza delle aspettative?”

Le risposte solo dal 30 novembre 2017 in poi! Intanto il cast fa ben sperare con la presenza non solo dei bravissimi attori della banda dei ricercatori, ma anche grazie alla presenza di Luigi Lo Cascio, Rosario Lisma, Greta Scarano, Valeria Solarino e Peppe Barra nel ruolo di direttore del carcere melomane.

Incrociamo le dita e buona visione!

Sandy Sciuto