Siamo stati al Mi Ami festival di Milano, ecco cosa vi siete persi

Siamo stati al day 2 del Mi Ami festival di Milano, kermesse ormai diventata un appuntamento fisso per artisti e fan di tutta Italia.

Le punte di diamante della giornata sono state, in ordine di esibizione, Riccardo Sinigallia, Motta, Mahmood, Myss Keta e Nitro.

Riccardo Sinigallia, cantautore romano autore di colonne sonore di film e serie tv, come lo Spietato, con il suo sound ricercato ed impeccabile è entrato nei cuori dei presenti.

Insieme alla sua band è stato capace di teletrasporto nei magici anni ’70, come se fossimo in un gangster movie con uno Scamarcio qualsiasi pronto a spuntare.

In seguito è stata la volta di Motta, tornato ancora una volta al Mi Ami, ma questa volta da maturo, dopo la sua esperienza a Sanremo.

Ha dato vita ad un live intenso, in cui ha suonato le canzoni che lo hanno reso famoso, come “La fine dei vent’anni” o “Sei bella davvero“, passando anche per le ultime uscite, come “Dov’è l’Italia”.

Durante la chiusura d’esibizione ha fatto il suo ingresso sul palco, con la sorpresa di tutti, Andrea Appino, in grandissima forma, che si è scatenato a suon di schitarrate.

Terminata la parentesi cantautorale, la programmazione ha virato a tutto forza sul mondo rap e trap.

C’era grande attesa per l’esibizione di Myss Keta, che giocava in casa, ma siamo rimasti con l’amaro in bocca.

Non sappiamo cosa non abbia funzionato, ma rispetto ad altre esibizioni, Keta è risultata troppo ordinaria, con poca verve da ragazza “loca”, che è ed è stato un da sempre un suo cavallo di battaglia.

Da segnalare però, una versione interessante de “Le ragazze di Porta Venezia”, eseguita con nomi di tutto rispetto come Elodie, Rochelle e Joan Thiele…insomma, pink power a mille!

Purtroppo non abbiamo potuto godere dell’intera esibizione della cantante milanese a causa di una sovrapposizione di orari con Nitro, un inconveniente davvero fastidioso, ma sicuramente gli organizzatori avranno avuto i loro buoni motivi.

Nitro, al secolo Nicola Albera, è da tempo entrato nell’Olimpo del rap italiano, grazie alla sua attività nella Machete Crew (Machete Empire Records) fondata, tra gli altri, dal buon Salmo.

La sua esibizione non ha deluso le aspettative. Il rapper vicentino ha messo a ferro e fuoco il Tidal Stage del Mi Ami, con le sue rime taglienti e politicamente scorrette.

Insieme a lui si sono alternati sul palco diversi ragazzi della crew Machete, tra cui il rapper milanese Ernia, con cui ha eseguito il singolo “Certi Giorni”.

Molto interessanti anche le band del Palco Retro, dedicato agli artisti emergenti, primi fra tutti La Superluna di Drone Kong e gli Yonic South, con uno stile punk che non stanca mai.

Il Mi Ami si conferma come un appuntamento da non perdere, da fissare in agenda anno dopo anno, un festival genuino!

La sua forza sta proprio nella presenza di una line up variegata, fatta di artisti pronti a divertirsi e trascinare il pubblico, che si sentono a casa, perché, diciamocelo, fino a poco tempo fa erano loro a saltare e sbracciare sottopalco per i propri idoli.

L’umiltà ed il duro lavoro sono le leve di successo del Mi Ami, pronto a fare il grande passo a livello internazionale!

Paride Rossi