Sex(&)toy, non si è mai troppo grandi per giocare

Se il mondo ancora non è governato politicamente dalle donne, è vero che queste sono le regine indiscusse a letto. Donne sempre più indipendenti, consce di dove andare a cercare il piacere con o senza pile, che hanno reinterpretato gli aspetti più ludici e sperimentali del sesso.

Prima di tutto hanno superato tutti i tabù legati al piacere auto concesso; dalle forme sinuose, delicati e dal design sofisticato, i sex toy hanno senza dubbio conquistato un posto nel cassetto di donne davvero molto diverse tra loro. Se ne parla con le amiche, si chiedono consigli su quale acquistare sul web, se ne parla tranquillamente durante la pausa caffè, ma l’autoerotismo femminile è in grado di regalarci ancora grandi sorprese, anche perché pare che sia veramente ogni volta un caso a sé.

Ma quando ci siamo avvicinati a questo mondo per capirne le dinamiche, abbiamo capito che esiste davvero un universo ai più sconosciuto; ad esempio esistono le sex toy blogger, ovvero ragazze che si pagano le bollette di casa testando vibratori e recensendoli in un blog, raggiungendo davvero un pubblico molto vasto. Non ci credete? Fate un giro su Epiphora. Insomma, gente che di vibratori se ne intende realmente!

Risalente alla fine del 1800 in una Londra in pieno fermento, il vibratore, da strumento miracoloso utilizzato per curare l’isteria delle donne, oggi ha assunto connotati quasi glamour, con forme degne da galleria d’arte e miglior amico di ogni orgasmo femminile.

Ma abbandoniamo i pregiudizi e guardiamo con più curiosità a questi giocattoli sempre più di design, che si mimetizzano perfettamente all’arredamento di casa senza che nessuno possa fare domande: dal vibratore a forma di Tour Eiffel a quello che sembra il mouse del computer e si ricarica via USB, fino al classico anatroccolo da tenere sul bordo della vasca da bagno. Ma sempre più donne confessano di portare con se i loro “giocattolini”, forse per allentare la tensione della giornata, così per far fronte alle loro esigenze le case produttrici si sono sbizzarrite, nasce quindi il dildo da borsetta simile ad un rossetto o altri che assomigliano ad accessori da videogiochi, con telecomando wireless e app per l’iPhone.

E se il buongiorno si vede dal mattino, esiste anche la farfalla che vibra cucita negli slip, collegata ad una sveglia che si attiva all’ora stabilita. Un business fiorente che ha portato stilisti e designer ad apporre il proprio marchio su questi sex toy, pronti per essere esposti in bella mostra nelle vetrine di profumerie, atelier di moda e negozi di tendenza.

E se un po’ di noia sta invadendo il rapporto di coppia, ecco che il sex toy può riaccendere la passione: “Ormai, è la donna a proporre l’oggetto erotico e a metterlo in gioco nelle dinamiche di coppia” conferma il sessuologo e psichiatra Marco Rossi “e non lo nascondono più. Secondo uno studio dell’università Bocconi del 1997, solo il 7% ammetteva di farne uso; oggi, la percentuale è salita al 40”.

Ormai sembra proprio che il processo di sperimentazione sessuale delle donne sia inarrestabile; ma siamo davvero sicuri che un piacere meccanico, benché garantito, sia davvero quello di cui abbiamo bisogno?

Claudia Ruiz