Rimane dentro una cassa frigorifera post mortem per 24 ore, ma al funerale si accorgono che è vivo

Il peggiore incubo ci sia si è veramente realizzato per un uomo di 74 anni  del Tamil Nadu, in India, è stato rinchiuso per quasi 24 ore in una cella frigorifera post mortem, ma in realtà era ancora vivo.  E’ rimasto chiuso in una cassa frigorifera per 24 ore su indicazione dei familiari che lo hanno creduto morto, ma quando gli addetti alle pompe funebri sono andati a prenderlo per il funerale, il giorno dopo, si sono accorti che l’uomo era ancora vivo. Ricoverato nello stesso ospedale, si è spento oggi, dopo qualche giorno di lotta per la vita. La famiglia è ora accusata di «aver agito in modo avventato o negligente tale da mettere in pericolo la vita umana». L’uomo era stato ricoverato in un ospedale privato del Tamil Nadu e sarebbe stato dichiarato morto da un medico del nosocomio. Il decano dell’ospedale ha detto alla BBC che il paziente era stato ricoverato in una condizione di torpore ed era stato dichiarato morto per problemi polmonari lunedì scorso. La famiglia aveva quindi portato il corpo a casa e aveva chiamato una società di pompe funebri facendosi mandare una cassa refrigerata in attesa del funerale programmato per il giorno seguente. La stessa società ha riferito che il fratello dell’uomo aveva detto di avere una lettera firmata da un medico che attestava il suo decesso. Il capo della polizia di Salem Senthil Kumar ha detto però che la famiglia, composta da sua moglie, due figlie e un fratello, non è stata in grado di produrre un certificato di morte. Non è chiaro quante ore il signor Balasubramanyam abbia trascorso nel congelatore, né come sia sopravvissuto alle temperature gelide all’interno della cassa, né se sia sotto indagine anche il personale ospedaliero.

Alessandra Filippello