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Questo cosa significa? Guida ai più moderni termini della letteratura

E questo cosa significa? Accidenti all’inglese! Chissà quante volte avete pensato queste parole, trovandovi di fronte il solito termine incomprensibile. La nostra lingua è così bella, possibile che al giorno d’oggi bisogna essere bilingue anche quando si legge (o si scrive) un romanzo in italiano e se ne vuole discutere? Per quante accorate obiezioni possiate fare, nulla impedirà alle altre persone di usare termini mutuati dai manuali di scrittura americani, o dal mondo di internet, quando vogliono parlare dei loro libri preferiti. Quindi, ecco a voi un piccolo glossario che vi farà da guida nei gruppi di lettura (e scrittura) su internet!

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Iniziamo dalle basi

Avete letto un romanzo e non vedete l’ora di parlarne con qualcuno. Per fortuna è un romanzo famoso, che molte persone hanno letto. Entrate su un social network per confrontarvi ma… ecco una sfilza di termini in inglese! Vediamo i più probabili.

Fandom: Se l’opera vi è piaciuta e volete parlarne con gli altri, ne fate parte. Il fandom è la comunità degli appassionati, la totalità di coloro che si riuniscono per parlare di un’opera e, eventualmente, basare la propria creatività su di essa.

FF/Fanfiction: Opera letteraria amatoriale, probabilmente su internet e gratuita, che si basa sull’universo e sui personaggi di un’opera già esistente. Stesso fenomeno riguarda le Fanart, che però riguardano il mondo del disegno.

Canon: Ciò che succede effettivamente nell’opera, nero su bianco. Per esempio, in Orgoglio e Pregiudizio è canon che Mr Darcy ed Elizabeth Bennet si sposano.

Au: Significa Alternative Universe. Nel mondo delle fanfiction, il più delle volte vuol dire scrivere una storia che trasporta i personaggi di un’opera esistente in un mondo diverso da quello canonico (vedi sopra). Le più famose sono le Modern!Au. Per esempio, Mr Darcy ed Elizabeth Bennet nati e cresciuti ai giorni nostri, che s’incontrano all’università.

What if: Letteralmente “e se…?”. Indica una storia scritta partendo da un presupposto alternativo rispetto a quello canonico o reale. Per esempio: e se Mr Darcy fosse stato già sposato con la sorella di Mr Bingley? Nota bene: il termine può essere utilizzato al di fuori del mondo delle fanfiction. Nulla ci impedisce di basare una storia su un presupposto alternativo rispetto alla realtà: e se piovessero caramelle?

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“E se piovessero caramelle?” è il punto di partenza di un racconto di Carlton Mellick III!

Ooc: Out Of Character. Significa “fuori dal personaggio”, ossia quando si dipinge un personaggio in un modo scorretto rispetto a ciò che mostra all’interno dell’opera originale. Ma può essere usato anche per indicare un fenomeno interno all’opera stessa, un’incoerenza nella caratterizzazione!

Addentriamoci nell’abisso!

Ora “masticate” un po’ di linguaggio da fandom. Splendido! Siete riusciti a parlare un po’ del vostro libero preferito, criticando un personaggio che proprio non vi piace. Ma… le risposte che ricevete! State ancora brancolando nel buio. Uno specchietto dei termini che state leggendo:

Bashing: Letteralmente “colpire”. Significa parlare con estremo criticismo di una persona o di un personaggio. All’interno di una storia, uno stesso autore può “bashare” un personaggio facendogli accadere delle disgrazie, e facendo sì che gli altri attori gli diano addosso e lo disprezzino.

Ship/Pairing: Indica una coppia di personaggi che devono (o dovrebbero) avere un intrallazzo amoroso. Può essere canon (Mr Darcy ed Elizabeth), fanon (esiste solo nella mente dei lettori, per esempio Mary Bennet e Mr Collins) o crack (è molto inverosimile: per esempio Lydia Bennet e Mr Darcy).

OTP/NOTP/BROTPOne True Pairing, la coppia più amata. NOTP è la sua negazione, BROTP indica un rapporto platonico e di amicizia. Per esempio, Mr Darcy e Mr Bingley possono essere una BROTP.

Self-insertion: Quando un autore inserisce all’interno della storia un personaggio che fa le sue veci. Può essere una cosa consapevole e ben riuscita, o inconsapevole e di cattivo gusto (vedi sotto).

Mary Sue/Gary Stu: La versione rispettivamente femminile e maschile di una self-insertion malriuscita. L’autore inserisce nella storia un personaggio, il più delle volte protagonista, attribuendogli un sacco di doti che lui considera affascinanti, un passato tragico, carisma e la capacità di risolvere la situazione, nonché di conquistare il belloccio (o la belloccia) di turno. Importante: attorno al Mary Sue e al Gary Stu sembra girare tutta la vicenda e soprattutto gli altri personaggi, che smettono di avere un ruolo se non in relazione a loro.

 

da MLP Forums

Parliamo di scrittura!

Non solo vi siete abituati al frasario da fandom, ma avete deciso di partecipare! Adesso vi è venuta voglia di addentrarvi nei meandri delle tecniche di scrittura, magari leggendo qualche bella recensione approfondita del romanzo. Indovinate un po’? Altri termini in inglese! Ma noi siamo qui per darvi una mano:

POV: Point Of View. Significa Punto di Vista, ossia dove è posta la “telecamera” all’interno della narrazione. Quale personaggio segue? Ci sono noti i suoi pensieri? Un brusco cambio di POV, all’interno dello stesso paragrafo, può confondere il lettore, lasciandolo destabilizzato e insicuro su chi sta pensando cosa.

Worldbuilding: La costruzione del mondo. Un romanzo fantasy ha spesso un grosso worldbuilding, che deve essere coerente in sé stesso.

da Altervista

Show don’t tell: Mostra, non raccontare. È il procedimento di scrittura che dice agli autori di essere precisi e concreti nel descrivere gli eventi, usando parole il più possibile evocative per far immergere il lettore. Mostrare la scena di un delitto fa sì che il lettore senta il dolore della lama e il sangue che sgorga, mentre raccontarla vuol dire leggerne un mero riassunto: mi accoltellò alla gola.

Outline: La “traccia”. In una storia, è lo scheletro più semplice degli avvenimenti che devono susseguirsi.

Plotting: La trama. “Plottare” significa mettere in chiaro in modo più definito gli avvenimenti che devono svolgersi all’interno di una storia.

Infodump: Significa rovesciare sul lettore una serie di informazioni, di malagrazia. È un difetto, perché è un modo noioso di fornire dei dettagli. L’attenzione del lettore scende ed è improbabile che terrà conto di quanto letto in futuro. Una scrittura “mostrata” (vedi sopra) ha molte più probabilità di imprimersi nella memoria del lettore.

da Jami Gold

As you know Bob: goffo tentative di sfuggire all’infodump! Significa “come ben sai, Bob…” e indica il modo con cui alcuni autori fanno parlare i personaggi in modo inverosimile, facendo sì che si scambino informazioni che in realtà sono rivolte al lettore.

Fatal flaw: difetto fatale. Ogni buon personaggio ne ha uno, e nella storia deve essere superato per poter portare al lieto fine. Per esempio, il difetto fatale di Mr Darcy è l’orgoglio, il difetto fatale di Elizabeth Bennet è farsi influenzare dai suoi pregiudizi.

Adesso siete pronti per addentrarvi nel magico mondo della discussione letteraria su internet! O forse no? Ci sono altri termini che incontrate di continuo e di cui non capite il significato?

Giulia Taccori