Il Coronavirus sta cambiando il mondo, anche all’aperto, ci si pone la domanda di come si può godere della libertà dei parchi, del verde pubblico, pur mantenendo le regole del distanziamento sociale.
Nasce così un vorticoso labirinto verde, ribattezzato «Parc de la distance»: qui le siepi disegnano percorsi circolari che s’ispirano alle linee di un’impronta digitale: un tocco umano per restituire, almeno simbolicamente, quello che ci manca di più.
«Come un’impronta digitale, le corsie parallele guidano i visitatori attraverso il paesaggio. Ogni corsia ha un varco d’ingresso e d’uscita con un semaforo che indica se il percorso è libero o occupato. Le corsie sono distanti 240 centimetri l’una dall’altra, grazie a filari di siepi larghi 90 centimetri», spiega il designer Chris Precht che spera di poter realizzare il labirinto nella sua città, Vienna.
«Il viaggio individuale dura circa 20 minuti e offre qualcosa di davvero unico per le aree urbane. Un breve periodo di solitudine, un isolamento temporaneo dal pubblico, un momento per pensare, meditare o semplicemente camminare da soli attraverso la natura». Un bel progetto da replicare ovunque, da provare anche quando potremo tornare a camminare fianco a fianco, anche se ci domanda quando potrà accadere.