Palmalisa non è una volontaria che aiuta i pelosi, è un angelo a loro disposizione

Amare gli animali è una grande missione, ti prende in ogni secondo della vita, dovunque ti trovi, qualunque cosa tu stia facendo.

Ci sono persone che dedicano tutta la loro vita ai nostri amici pelosi, chi li ama perchè li considera membri a tutti gli effetti della loro famiglia, chi fa volontariato, si iscrive ad associazioni con lo scopo di aiutare gli animaletti più indifesi creando delle catene umane di solidarietà.

C’è poi Palmalisa Matarrese, lei è unica e speciale, fin da piccola ha sempre aiutato gli animali che ha incontrato sulla sua strada, e non per volontariato, ma proprio come una missione mossa da qualcosa dentro di lei, qualcosa di speciale e in alcun modo discutibile. Ha allestito un rifugio dove prima vi era un capannone nella zona industriale di Bari, dove oggi ospita con immenso amore dei cani un po’ in là con gli anni e che non sono riusciti a trovare casa, ma nonostante tutto non li ha mai abbandonati.

Con il tempo Palmalisa è diventata una meravigliosa donna, la vita l’ha portata da Bari a Roma, ma il suo controllo sia pure a distanza è sempre preciso e costante, grazie l’aiuto di persone pagate per gestire i cagnoloni e della sua instancabile madre che ogni giorno si cimenta nel preparare pappe con i regali che macellai del luogo mettono da parte conoscendo il grande cuore della famiglia verso i suoi ospiti pelosi.

Li ha presi sin da quando erano cuccioli, ma nel frattempo sono cresciuti, si sono ammalati, hanno avuto bisogno di cure, ma lei è sempre stata presente, immancabile con la sua determinazione a dare loro una sistemazione decorosa.

In estate crea delle zone d’ombra con dei teli, che allestisce con delle piscinette dove gli ospiti possono trovare refrigerio.

In inverno, invece, sostituisce le piscinette con delle calde cuccette, materassini coperte, con l’intento di dare tepore e di proteggere i cagnolini dalle intemperie e dal freddo.

Ogni giorno, tutti i giorni le pappe sono servite con regolarità, non dimenticando le cure per ognuno di loro e le esigenze che ognuno degli ospiti può avere.

Così le storie di alcuni dei cani che ha avuto la possibilità di ospitare aumentavano, come del resto le emozioni che questi animali riescono a regalarci.

Cleo, Lilly, Biagio e Flavia, trovati per strada, buttati via ancora cuccioli, ma che hanno avuto la fortuna di incontrare Palmalisa che li ha presi con sé ed ha iniziato ad accudirli. Come dice lei: “a quei tempi non c’erano in azione i social di oggi per trovare famiglia, adesso sono diventati nonnetti”. Raccontando così le difficoltà di come prima non vi fossero grandi strumenti per promuovere l’adozione di quei cuccioli che stagione dopo stagione sono cresciuti.

I casi più gravi come Jerry, super nonnone, vengono accuditi presso una pensione per animali, dove sono ospiti anche Penny una tenera volpina di appena 3 anni, che reduce da un brutto incidente d’auto è rimasta abbandonata e squarciata sul bordo della strada.

Palmalisa l’ha raccolta con poche speranze di vita, ma è riuscita a salvarla, dapprima non camminava, ma adesso scorrazza serena pur con delle conseguenze reduci dall’incidente, un incontinenza fecale e spesso anche di pipì quando si emoziona.

Penny, dopo un anno di pensione aveva finalmente trovato adozione in famiglia, grande felicità ed emozione per la piccola, che finalmente avrebbe trovato una casa, e non la pensione che seppur gradevole, non potrà mai essere la sua casa, senza alcun  divano dove poter fare un pisolino, soprattutto per una piccoletta di nemmeno 5 kg.

Gli adottanti nonostante le mille telefonate intercorse, ed i colloqui di preaffido, dopo pochi giorni di convivenza con Penny, l’hanno rimandata indietro, spezzandole il cuore e tutti i suoi sogni, il cane già presente in famiglia non l’ha accettata, per cui è stata messa alla porta. Grazie a Palmalisa è ritornata in pensione, per adesso rifiuta la pappa, ha il musetto triste, ma è tra le braccia di qualcuno che non la rimetterà sulla strada.

Le vacanze di Palmalisa, portano come un souvenir del luogo, un animale smarrito che ha la fortuna di incontrarla, il gatto Mariolone, adesso felicemente in famiglia, Frustino trovato abbandonato fuori una pizzeria, adesso anche lui con lei a casa sua insieme a Papollo, un altro trovatello con un tumore in bocca, un papilloma, e che nessuno voleva, con speranze di vita zero, anche per l’ubicazione del male in bocca, che gli impediva di nutrirsi. Lei gli ha donato una vita, ma non solo, dopo averlo fatto operare ora ha anche una casa, una famiglia, il suo cuore per intero.

In casa di Palmalisa abbiamo anche Rucca, nonnetta dolcissima, raccolta da un rifugio abbandonata perchè anziana a cui lei non ha tolto il piacere di trascorrere gli ultimi anni della sua vita in una vera casa e non in una gabbia. Zic “di Mamma”, come chiama il suo cagnolone che ha un cuore come il suo, accoglie tutti i suoi fratelli meno fortunati, ci sono pure Gigia e Bartolo 2 gattoni simpaticissimi che mettono gli altri ospiti in riga.

C’è anche lo tsunami Frustino che li ha portati ad un’insolita scoperta: “il posto più sicuro dove conservare i farmaci per le terapie dei suoi preziosi pelosetti è il forno“, perchè Frustino riesce a divorare tutto pure una confezione di pillole per il cuore di Rucca, facendole fuori come niente fosse, per fortuna senza conseguenze, ma facendo morire Palmalisa di paura.

Palmalisa, ha un cuore gigante, ama tutti i suoi amici pelosi, e ha anche una bimba stupenda, Bianca, che sin da quando era nella pancia, aveva già sviluppato il suo amore per gli animali.

Così Palmalisa se prima correva da sola, oggi corre in compagnia di altre due fantastiche persone: la sua bimba, ed il marito, che non poteva che non essere un veterinario.

Un uomo fantastico come lei, che non si tira indietro nelle battaglie per dare vita e speranza ai mille pelosetti che incontrano.

Pochi giorni fa, mentre si trovava presso un studio veterinario a trovare un pelosetto, ha assistito alla scena di un uomo ed una donna stavano per optare per l’eutanasia per una maremmano di 3 anni di vita, in quelle condizioni a causa di una torsione gastrica.

Palmalisa non poteva non fare nulla, e così senza batter ciglio ha subito richiesto i documenti per l’affidamento e ha deciso di farsi carico del cane condannato alla morte. Un cane di 50 kg con una torsione gastrica di 12 ore, è oggi salvo grazie a lei.
Soltanto lei poteva sfidare i proprietari, prendere il controllo di Arthur e vederlo mangiare dalla sua ciotola con fame. Anche Arthur è nella stessa pensione di Penny e di Jerry, non ha una casa, ma quello che gli assomiglia di più.

Grazie dolcissima Palmalisa, leggerti e seguirti sui social è uno spettacolo che scalda il cuore, tu non chiedi nulla, ma meriteresti tutto, perchè metti il l’anima in tutto quello che fai, e non ti tiri indietro davanti a nulla, se non ci fossi dovrebbero inventarti.

Alessandra Filippello