Fonte: ugolini

Padova, nate due bambine con anticorpi contro il covid-19

La luce in fondo al tunnel. La speranza della vita, di una nuova vita senza covid-19. A Padova sono nate due bambine con gli anticorpi contro il covid-19. Il 9 marzo Anna e il 16 Valentina, appena nate hanno rappresentato non solo una svolta per la sanità, ma anche per l’intera società.

Le bimbe con gli anticorpi sono figlie di due dottoresse padovane

Da un lato Anna Parolo, immunologa di Padova, dall’altro Valeria Bernardi ginecologa. Entrambe in quanto donne medico avevano già ricevuto l’intero ciclo del vaccino proprio durante la gravidanza. Al terzo mese dello stato di attesa, infatti, hanno avuto questa splendida opportunità di vaccinarsi, e nel farlo le due dottoresse non hanno battuto ciglio.

Fonte: Padova oggi

Al terzo trimestre di gravidanza, ad inizio gennaio 2021 hanno ricevuto la prima dose e dopo tre settimane il richiamo.

Tra l’altro, la loro è stata una scelta volontaria e dopo la somministrazione della dose del vaccino non hanno avuto , fortunatamente, alcun effetto collaterale.

L’unica conseguenza positiva è stato l’aver messo al mondo le prime due bambine con degli anticorpi contro il covid-19

Chiaramente, agli occhi di chi legge di questa meravigliosa notizia, la decisione delle due donne incinte di partecipare alla campagna vaccinale prevista per la loro categoria – in quanto lavoratrici sanitarie – potrebbe sembrare un azzardo.

La scelta, invece, è stata ben ponderata. Non solo, infatti, il contributo dei papà delle bimbe Massimiliano Barbieri e Mauro Fiorese, anch’essi lavoratori in ambito sanitario, e quindi, vaccinati.

Ad aver avuto un peso non indifferente, in tale contesto, è stato – come si legge anche in Padovaoggi – il supporto dell’intero team del servizio di Medicina Prenatale dell’Ulss 6 Euganea.

Il messaggio che si vuole mandare riguarda la possibilità di arrivare ad un risultato del genere, ma anche la necessità esaminare caso per caso. Valutare i possibili rischi affinché il paziente possa evitare certe complicazioni.

Sul successo ottenuto, il dottor Gianfranco Juric Jorizzo, responsabile del team medico, ha dichiarato:

“Le due bambine sono le prime in Italia nelle quali sono stati isolati gli anticorpi su sangue neonatale alla nascita, infatti gli studi internazionali, ad oggi, si sono basati solamente sugli anticorpi del cordone ombelicale”

Un magnifico risultato che non fa solo sperare l’Italia che ce ne possano essere altri, ma il mondo intero. D’altro canto, in un contesto di pandemia mondiale, in cui il covid-19 ha sconvolto il mondo intero è fondamentale che certi risultati vengano condivisi e si spera anche ripetuti.

Anna, la mamma di Valentina ha dichiarato infatti di non essere solo felice per l’immunità innata della bimba, ma per il messaggio di speranza che tale condizione veicola.

Valentina, dal canto suo, nell’intraprendere una scelta così delicata come vaccinarsi nel corso di una gravidanza, ha ponderato quelli che sarebbero potuti rischi inversi.

Ovvero, non vaccinarsi avrebbe significato poter contrarre realmente il covid-19. Il virus, quindi, avrebbe avuto degli effetti dannosi tanto per la mamma, che per il neonato.

I rischi inerenti, invece, alla somministrazione del vaccino sarebbero stati minimi a confronto motivo per cui ha optato per tale direzione, ed è stata senza dubbio fortunata.

Fonte: Open

Le bambine, nate di circa 3 kg, vengono allattate al seno dalle loro mamme e stanno benissimo. Sono l’esempio di cui il mondo aveva bisogno.

Le mamme vaccinate, e le bimbe con gli anticorpi sono ora un caso di studio

L’equipe medica si sta interrogando in maniera puntuale su tutta una serie di condizioni. Come si trasmettono gli anticorpi, come evitare complicazioni, nonché se esista una fase ideale durante la gravidanza in cui poter essere vaccinati.

La scienza, come sempre, è un processo continuo che non si ferma neanche quando ha raggiunto il risultato atteso.

E noi, dovremmo continuare a fidarci della scienza e della medicina, soprattutto quando compiono dei miracoli del genere.

Benvenute al mondo Anna e Valentina, grazie a voi abbiamo ancora più fiducia nell’efficacia del vaccino!

 
Giulia Grasso