Oggi 18 Marzo è la giornata mondiale del sonno: 10 consigli per migliorare il tuo!

Ogni anno milioni di persone in ogni parte del mondo fanno esperienza dell’impossibilità di dormire nonostante l’organismo ne avverta il bisogno: si tratta della manifestazione più comune legata ai disturbi del sonno, un fenomeno in continua espansione che interessa sempre più individui di ogni età e che può presentarsi con molte sintomatologie diverse.

Tutti nella vita abbiamo conosciuto almeno una volta la sensazione angosciosa che si prova girandosi e rigirandosi nel letto nel tentativo di afferrare quel riposo che sembra continuare a sfuggire senza una ragione apparente, ma anche quella che deriva da un sonno frammentato da risvegli frequenti, incapace di fornire a corpo e mente l’energia necessaria per affrontare al meglio le giornate.

La mancanza prolungata di un ristoro di qualità ci porta ad accumulare costantemente un debito che si spera sempre di saldare più in là nel tempo, ma che in realtà non fa che aumentare e aumentare ancora con conseguenze che possono essere catastrofiche per la nostra salute. Le soluzioni per affrontare il problema, però, non mancano: basta sapere da dove partire per riconquistare il benessere che solo un sonno sano può regalare.

Un incubo chiamato insonnia

Tutto comincia con una notte persa, alla quale se ne aggiunge un’altra e poi un’altra ancora, fino a quando recuperare il normale ritmo sonno-veglia diventa estremamente difficile. Ci troviamo di fronte a una silente epidemia di stanchezza, siamo perennemente prostrati da lunghe notti insonni che ci spingono a ricorrere a soluzioni artificiali che, comunque, non possono sostituire gli effetti di un naturale sonno ristoratore.

Secondo un sondaggio condotto dall’Eurodap (Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico) condotto su un campione di 900 persone, il 45% degli italiani soffre di insonnia acuta o transitoria, sette persone su dieci manifestano disturbi del sonno, quattro su dieci hanno difficoltà ad addormentarsi e tre su dieci hanno numerosi risvegli durante la notte. Negli ultimi 10 anni il tempo che dedichiamo al sonno si è ridotto in media di un’ora e l’emergenza sanitaria non ha fatto che acutizzare questa tendenza, contribuendo a fare di ansia, depressione e insonnia i principali disturbi comparsi con la quarantena, con un aumento del 30% dei casi.

Le connessioni che non ti aspetti

A cura del Comitato Scientifico di Dorelan

Come abbiamo visto, i disturbi del sonno sono particolarmente comuni e possono interessare qualsiasi fascia di età. Attualmente quasi un quarto della popolazione mondiale soffre di problematiche nel dormire.

Le persone che soffrono di questi disturbi in maniera cronica hanno maggiori probabilità di vedere aumentare i livelli di ansia e stress, essere meno produttivi a livello lavorativo e, in generale, meno efficienti sotto l’aspetto cognitivo e fisico. Tra i più comuni disturbi del sonno rientra senz’altro l’insonnia. L’insonnia è una condizione caratterizzata da dilatati tempi di addormentamento, privazione di sonno e difficoltà nel mantenere una buona qualità del riposo, con conseguente insorgenza di sonnolenza diurna. 

Studi hanno dimostrato che l’insonnia è una condizione con sintomi presenti in circa il 33-50% della popolazione adulta mondiale e con un’incidenza maggiore nelle donne. È dimostrato che l’insonnia può essere un fattore di rischio indipendente per le malattie cardiovascolari, ipertensione e diabete, soprattutto se collegata a una durata del sonno minore alle sei ore per notte. La mancanza cronica di sonno, inoltre, è associata a un aumentato rischio di insorgenza di ansia e depressione. Passiamo in media un terzo della nostra vita dormendo, perciò il sonno è la parte fondamentale di un insieme di scelte consapevoli che concorrono al raggiungimento del nostro naturale equilibrio. Ogni aspetto della nostra vita biologica è, infatti, intaccato e condizionato dal riposo notturno.

Migliora il tuo sonno: i 10 buoni consigli di Dorelan per dormire meglio

1) Se non ti senti stanco, non andare a letto. Piuttosto resta alzato e impegnati in attività rilassanti in altre stanze della casa fino a che non sopraggiunga la stanchezza. Una buona idea potrebbe essere quella di fare un bagno caldo o ascoltare musica.

2) Abituati ad andare a letto e a svegliarti ad orari regolari, mantenendoli quanto possibile invariati anche nel weekend.

3) Usa la camera da letto solo per dormire e non per guardare la tv o per lavorare al pc.

4) Riduci il consumo di sostanze eccitanti (come nicotina, caffé e tè) e alcoliche nelle tre ore precedenti l’addormentamento e consuma come abitudine una tisana rilassante a base di prodotti naturali (ad esempio valeriana, camomilla, melissa, passiflora) prima di andare a letto.

5) Consuma la cena almeno tre ore prima di andare a dormire e non esagerare nelle quantità di cibo.

6) Elimina o riduci al massimo i pisolini durante la giornata. Se proprio non si vuole rinunciare, dovrebbero essere brevi, possibilmente meno di mezz’ora.

7) Non esporti a luce blu nell’ora che precede il sonno e datti come regola quella che i dispositivi mobili elettronici non varchino la soglia della tua camera da letto.

8) Arreda la tua camera da letto in modo da farne un ambiente gradevole e confortevole, con colori caldi e neutri, dotata di un’illuminazione tenue. La stanza dovrebbe essere quanto possibile insonorizzata, in modo da limitare i rumori esterni, e godere di una temperatura costante non elevata.

9) Colloca l’attività fisica giornaliera nelle fasi mattutine o nella pausa pranzo ed evita di praticare esercizio fisico intenso nelle ore serali.

10) Scegli un letto, un cuscino, e soprattutto un materasso di qualità!

Valentina Brini