Lo sbadiglio può indicare anche un’attrazione sessuale

Quando si vede qualcuno sbadigliare si pensa immediatamente che la noia o la fame siano in agguato. A volte però l’apparenza inganna visto che una recente ricerca rischia di mettere in dubbio un tipo di credenza molto diffusa. Effettuata da un gruppo di esperti a Parigi in occasione della Conferenza internazionale sullo Sbadiglio, la ricerca sembrerebbe dimostrare che lo sbadiglio, comunemente associato alla noia e alla fame o semplicemente al disinteresse, indicherebbe anche qualcosa di completamente diverso, addirittura l’attrazione sessuale da parte dell’individuo.

Un risultato alquanto discutibile che al momento non viene supportato da basi scientifiche, ma che di fatto riporta l’attenzione su un atto fisiologico. Secondo gli esperti lo sbadiglio manifesta un’ampia gamma di emozioni molto diverse fra loro, da studiare e da valutare. Secondo gli osservatori di Parigi lo sbadiglio indicherebbe anche il desiderio sessuale, ma resta da appurare la motivazione che spinge l’individuo allo sbadiglio stesso. Considerando che un individuo sbadiglia in media circa 240 mila volte in vita, il dubbio che lo sbadiglio, in quanto manifestazione fisiologica, tragga origine dai bisogni sessuali, è alquanto ragionevole. Questa teoria è documentata già in antichi testi indiani, che paragonano lo sbadiglio a un piccolo orgasmo. Anche alcuni farmaci, come quelli per curare Parkinson, ansia, depressione, possono provocare sbadigli a ripetizione.

Ovvio che è necessario analizzare il contesto e il comportamento degli individui coinvolti, ma è pur vero che lo sbadiglio da adesso in poi andrà attentamente studiato per non essere necessariamente visto come un atto di esplicito disinteresse o noia e osservato con maggiore attenzione…