Le spettacolari Al Bahr Towers di Abu Dhabi che schermano la luce del sole

Con le sue grandi metropoli ricche di grattacieli e costruzioni avveniristiche, gli Emirati Arabi offrono spesso uno skyline invidiabile dai Paesi di tutto il mondo. Oltre ad arricchire la bellezza del panorama, diversi edifici presentano soluzioni estremamente innovative dal punto di vista architettonico attraverso l’applicazione di tecnologie all’avanguardia e funzionali. Sembra essere questo il caso delle Al Bahr Towers di Abu Dhabi, due torri gemelle alte 145 metri che presentano un sofisticato sistema di protezione dai raggi solari.

Completate nel 2012, questi edifici possiedono una copertura con delle particolari geometrie che permettono alle facciate di reagire alla luce del Sole, seguendone i movimenti. Ottenere zone ombreggiate e climatizzate senza sprecare troppa energia è una questione di primaria importanza per una città invasa dal calore bruciante come Abu Dhabi. Gli elementi chiave di questa costruzione sono dei pannelli triangolari che coprono i raggi solari con un sistema meccanizzato; il design, curato da Aedas Architects, è stato ispirato dalla “Mashrabiya”, termine arabo che si riferisce ad un tipo di copertura in legno intagliato e capace di fornire protezione per le finestre. Gli schermi, controllati da dei computer, possono aprirsi, chiudersi e viaggiare anche in orizzontale per bloccare la luce. Il rivestimento in vetro delle facciate garantisce una buona illuminazione e insieme al sistema di coperture riduce del 50% gli effetti del calore derivati dai filtri solari; ciò consente di utilizzare meno aria condizionata, risparmiando quindi una grande quantità di energia. Le facciate sud del tetto di ciascuna torre incorporano delle celle fotovoltaiche che garantiscono il 5% del totale dell’energia richiesta da fonti rinnovabili. Uno schermo dinamico è atto a diminuire ulteriormente il guadagno solare; in questo caso, la “Mashrabiya” agisce come una pelle mobile secondaria che media la luce del giorno e riduce l’abbagliamento. L’intero sistema è guidato da energia rinnovabile, derivato dai pannelli fotovoltaici. La costruzione è stata curata da Al-Futtaim Carillion, un fornitore con sede a Dubai specializzato in soluzioni integrate per infrastrutture, edifici e servizi.

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Queste particolari torri ecosostenibili sono uno dei primi edifici sorti nel Golfo Persico a ricevere il prestigioso LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), il sistema statunitense di classificazione dell’efficienza energetica e dell’impronta ecologica degli edifici. Il progetto si è classificato in seconda posizione all’Emporis Skyscraper Award, il principale evento onorario dedicato all’architettura dei grattacieli, per i progetti completati nel 2012. In aggiunta, al Consiglio di Chicago sugli edifici alti e gli habitat urbani, le torri hanno ricevuto un premio per la loro innovazione e creatività. Oltre ad essere un pezzo innovativo di green design sostenibile, il concept utilizzato per la realizzazione di queste “torri sensitive” ad Abu Dhabi è perfettamente integrato con il contesto ambientale, rispettando in modo appropriato la cultura e le tradizioni arabe. Si può dunque affermare che le Al Bahr Towers sposano la vecchia e la nuova tecnologia in modo intelligente e culturalmente appropriato.

Giuseppe Forte