Il mondo dell’arte è popolato soprattutto da uomini, si sa. O meglio, sono poche le donne che hanno raggiunto una fama al pari dei colleghi maschi, nel corso delle varie epoche. Le ragioni sono molteplici e sfociano a volte nella questione della disuguaglianza di genere. Naturalmente, però le personalità artistiche femminili ammirate in tutto il mondo esistono. Un esempio lampante è la pittrice Frida Kalho.
Oggi la situazione è pressapoco simile. Anche nella street art, la forma più moderna di arte urbana, i murales o le installazioni cittadine presentano per la maggior parte tag maschili. Tra i celebri creativi “di strada” quali Banksy e il nostrano Blu, si fa largo però la giovane Alice Pasquini, considerata una delle poche donne attive nel panorama della street art non solo italiano ma addirittura internazionale.
Romana di nascita, Alice è una poliedrica artista. Pittrice, scenografa ed illustratrice, è stata consacrata dalla critica estera soprattutto in merito ai suoi vasti dipinti su muro. Duemila in moltissime città del mondo, per l’esattezza. Sulle facciate dei palazzi di Copenaghen e di Parigi, nelle strade di Siracusa e Napoli ma anche nei musei di Roma e Singapore trionfano i volti di donne sognanti o inquiete, bambini e coppie di amanti in un’esplosione di colori.