La street art al femminile: Alice Pasquini a Los Angeles

Il mondo dell’arte è popolato soprattutto da uomini, si sa. O meglio, sono poche le donne che hanno raggiunto una fama al pari dei colleghi maschi, nel corso delle varie epoche. Le ragioni sono molteplici e sfociano a volte nella questione della disuguaglianza di genere. Naturalmente, però le personalità artistiche femminili ammirate in tutto il mondo esistono. Un esempio lampante è la pittrice Frida Kalho.

Oggi la situazione è pressapoco simile. Anche nella street art, la forma più moderna di arte urbana, i murales o le installazioni cittadine presentano per la maggior parte tag maschili. Tra i celebri creativi “di strada” quali Banksy e il nostrano Blu, si fa largo però la giovane Alice Pasquini, considerata una delle poche donne attive nel panorama della street art non solo italiano ma addirittura internazionale.

Romana di nascita, Alice è una poliedrica artista. Pittrice, scenografa ed illustratrice, è stata consacrata dalla critica estera soprattutto in merito ai suoi vasti dipinti su muro. Duemila in moltissime città del mondo, per l’esattezza. Sulle facciate dei palazzi di Copenaghen e di Parigi, nelle strade di Siracusa e Napoli ma anche nei musei di Roma e Singapore trionfano i volti di donne sognanti o inquiete, bambini e coppie di amanti in un’esplosione di colori.

Instancabile viaggiatrice e curiosa sperimentatrice, la Pasquini ha fatto delle molteplici sfaccettature del femminile la sua cifra stilistica, raccontando la malinconia, la forza e la vitalità delle donne comuni. Ma non solo. Infatti suoi sono anche numerose installazioni con materiali inconsueti o piccole sculture su parete.
Attenta ai temi della rigenerazione urbana e della salvaguardia del territorio, l’artista da due anni è anche la curatrice di CVTà Street Fest, un festival di arte urbana a Civitacampomarano, un piccolo paese in provincia di Campobasso, con lo scopo di combattere lo spopolamento imperante e riqualificare il centro storico.
Attualmente però Alice si trova a Los Angeles per la prima volta dove, insieme a piccole opere in giro per la città, ha appena concluso un murale gigante intitolato “Last Passenger” a Zynderia Productions, raffigurante una giovane passeggera alle spalle della stazione ferroviaria. Prossimamente sarà a San Francisco e poi a Chicago, dove dipingerà un altro murale e avrà una nuova collezione al Line Dot Editions il 13 ottobre dalle 18 alle 21.

 

Alice Spoto