La musica che ha ispirato la moda

Moda, musica e spettacolo sono da sempre intrinsecamente unite. Da piccoli ascoltavamo gli album dei nostri artisti preferiti e ne prendevamo ispirazione, non solo per la nostra vita in genere, ma anche per il nostro stile. Quanti di noi si saranno fatti influenzare al liceo dal genere preferito? E quanti ancora continuano a farlo! 

La musica come la moda crea infatti questo fortissimo senso di appartenenza a un qualcosa, di indefinito, impalpabile ma estremamente presente. 

Ripercorriamo quindi insieme alcune delle tappe di stile fondamentali di un rapporto che dura da decenni. 

Stile rockabilly 

Comunemente conosciuta come country music, il termine rockabilly veniva all’inizio usato in maniera dispregiativa da quando, nei primi decenni del XX secolo, questo tipo di musica si diffuse in America.

Tutto indica un chiaro avvicinamento alla cultura afroamericana: abiti sgargianti e vistosi, accostamenti azzardati e un mood chiaramente lontano dalla borghesia cittadina. Il negozio di riferimento per chi si era avvicinato a questo stile è lo storico Memphis Flash. 

Questo stile prevedeva per gli uomini comode giacche sportive in tessuto o anche da smoking, camicie dai colori pastello e a larghe strisce verticali da portare un po’ slacciate e con il colletto alzato. I pantaloni devono essere larghi e con la cintura allacciata verso l’anca.E ovviamente sigaretta e tatuaggi non possono mancare. Molto caratteristico è anche lo stile delle ragazze: capelli cotonati o coda di cavallo, foularino e trucco pesante sono solo alcuni dei dettagli che compongono il loro look in perfetto stile pin-up. Scarpe senza tacco, abitini scamiciati, scollature a cuore, bustini, gonne a ruota e tutto l’immaginario anni 50 completano i loro outfit. Semplicemente adorabili. 

Stile mod

Lo stile mod nasce a Londra sul finire degli anni ’50 e raggruppa gli amanti del jazz moderno. Caratterizzati da uno stile sobrio ed elegante i Mods si ispiravano allo stile delle prestigiose università americane: camicie bottown-down, giacche con tre bottoni e revers, pantaloni, cravattini e mocassini. Un gusto “college” che si unisce però alla raffinatezza europea dalla quale deriva l’uso di indossare polo e maglioncini per un total look elegante dalla testa ai piedi. 

Il loro motto era “adopt, adapt, improve” (adotta, adatta e migliora) motivo per cui facevano propri gli impulsi della società consumistica del tempo senza però lasciarsi influenzare da mode passeggere. Il fenomeno mod nasce infatti come stile elitario nonostante poi vengano accettati nel ristretto mondo underground dove si ascoltava per lo più jazz e soul R&B. Persino la musica quindi diventava oggetto di ricerca (e ricercatezza). 

Stile glam rock

Musica nata inizialmente grazie agli hippie negli anni ’70 arriva fino all’icona di stile e musica David Bowie: è il glam rock, un genere musicale essenzialmente semplice ma fortemente connotato dal punto di vista stilistico. 

Eccentricità e una forte personalità sono fondamentali se si sceglie uno stile come questo caratterizzato da teschi, glitter, colori accesi e borchie dal chiaro sapore anni ’70. 

Gli irrinunciabili? Jeans skinny, blazer e t shirt grafiche oversize. Sono perfetti anche pantaloni di pelle, minigonne e chiodi di ogni genere magari abbinati a capi di tessuti diversi. 

Come accennato prima nello stile glam rock tutte le eccentricità sono ben accette: paillettes, piume, animalier, eco-pellicce, borchie. L’importante è che vi sentiate a vostro agio. 

Stile punk

In questo caso non si parla solo di “stile” ma di una vera e propria ideologia nata nella Londra degli anni ’70. Punk in inglese significa “cheap stuff”, cioè “cose di basso prezzo”. Si capisce  perciò come da subito questa ideologia sia fortemente legato alla moda. Legame che si rafforzò ancora di più quando Vivienne Westwood e Malcolm McLaren aprirono il negozio Sex, negozio che diede anche il nome alla band punk per eccellenza: i Sex Pistols.

Ma quali sono i capi cult dell’abbigliamento punk? 

Le calze a rete sono semplicemente immancabili, meglio ancora se strappate, così come le t shirt stampate. Non potete poi rinunciare a scarpe con i lacci: anfibi, stivali, platform non importa. Scegliete quella che preferite. 

Inoltre per la moda le temperature non sono mai state un problema figuriamoci per i punk della Londra anni ’70, quindi perché rinunciare agli shorts strappati? D’inverno indossateli con delle parigine o calze per dare un tocco alternativo al vostro look. 

Completate i vostri look con un chiodo di pelle o un giubbetto di jeans oversize magari completo di toppe e borchie e sarete perfetti/e.

Stile disco

Per un genere musicale che non ha bisogno di presentazioni, la disco music, si ha uno stile talmente tanto codificato da diventare iconico: lo stile disco. Ma se volessimo definirlo che cosa s’intende davvero per “stile disco”? Il classico look anni 70/80 ovviamente! Abiti sgargianti, fantasie colorate, pantaloni a zampa e capelli voluminosi sono solo alcuni degli elementi che vanno a comporre un perfetto look in stile disco music. 

Non dobbiamo inoltre dimenticare che questa fu l’epoca in cui cominciavano ad apparire i primi materiali sintetici quali il jersey, tessuti a lustrini, lo spandex, il PVC ecc che determinarono una vera e propria mania. Nessuno ne poteva più fare a meno. 

Era l’epoca dell’abbondanza tradotta anche in un fattore stilistico dove tutto diventa extra: le lunghezze delle gonne e dei pantaloni, gli spacchi esagerati e l’altezza del tacco. 

Stile hip-hop

La musica hip hop si diffonde inizialmente a New York negli anni ’70 e diventa da subito espressione dell’omonima subcultura afroamericana. Da qui diventerà famosa in tutto il mondo contagiando innumerevoli artisti e formandone altri.  Ma non siamo qui per parlare (solo) di musica  perciò ecco i capi must have per un perfetto look hip-hop:

T shirt e canotte come spesso capita sono la base di ogni outfit che si rispetti, soprattutto se le stampe sgargianti sono tassative come in questo caso. Per uno stile ancora più casual abbinatele a felpe con il cappuccio oversize e una salopette di jeans. 

I jeans baggy, si sa,  non donano a nessuno ma fanno parte dei must have di questo stile. Nota positiva? Sono sicuramente molto comodi. 

Lo stile hip hop infine è la fortuna di tutte le case di moda che producono sneakers. Alte, basse o platform? Solo irrinunciabili. 

Stile techno 

La techno è un genere musicale che nasce a Detroit negli anni  ’80. Parola d’ordine? Uscire dall’ordinario.I capi d’abbigliamento techno si distinguono infatti per un uso potente del colore. Sfumature neon e metalliche si intrecciano però su un’unica base: il colore nero, onnipresente in questo tipo di abbigliamento. 

Cinghie, occhiali da sole dalle forme particolari, e t shirt grafiche sono inoltre fondamentali per creare il perfetto outfit in stile techno, da completare con sneakers voluminose. 

Siamo giunti alla fine di questo viaggio nel mondo dello stile e della musica. Prima di concluderlo però noi di Social Up teniamo a fare delle importanti precisazioni: prima di scrivere ci documentiamo, leggiamo e traiamo diverse conclusioni. Durante la stesura di questo articolo in particolare ci siamo resi conto di come alcuni stili siano stati erroneamente legati a delle fisicità specifiche. Vorremmo sottolineare perciò come questo pensiero sia assolutamente sbagliato e nocivo: lo stile non è in nessun modo legato ad una fisicità in particolare. Si sta infatti parlando di un mood, di un modo d’essere non di un capo in sé che può esaltare più o meno una determinata figura. Esaltare i nostri punti di forza è giusto, ed è bello imparare a farlo, ma pensare di non poter scegliere un determinato stile perché si ha un chilo in più è oltremodo assurdo. Noi di Social Up quindi ci allontaniamo decisamente da chi sostiene certi pensieri.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rebecca Bertolasi