La leggenda dell’Etna: un monte che divenne un vulcano

L’Etna è il vulcano attivo più grande d’Europa e con la sua lava e il suo fuoco affascina e a volte mette anche paura. E’ una forte attrazione turistica, anche per tutto il paesaggio naturale che lo circonda, dove ne è nato un vero e proprio Parco Naturale. Se volete visitarlo scegliete di programmare le vostre vacanze in Sicilia, una regione tutta da scoprire. Il vulcano siciliano è stato spesso vittima di leggende metropolitane e ve ne vogliamo raccontare una molto particolare.

Si narra che Encelado, il più grande dei giganti, geloso del ruolo di Giove nella Dimora degli dei, costruì una scala per arrivare al cielo. Per fare questo doveva unire tutte le montagne del mondo e metterle una sopra l’altra, ma da solo non ce la poteva fare, così chiese l’aiuto dei fratelli. Loro accettarono anche se non ne erano molto contenti, ma non potevano fare altrimenti, dato che avevano paura del potere che aveva. Infatti Encelado, il maggiore tra I fratelli, era temuto da tutti. Come mai? Era grosso, robusto, con mani forti e grandi, barba e sopracciglia folte e con una bocca enorme. Fino a qui tutto bene, aveva solo un aspetto sgradevole. Ma purtroppo non era solo questo.. infatti il problema nasceva quando si arrabbiava, si dice infatti che iniziasse a sputare fuoco, con cui, fuori controllo, bruciava anche i suoi stessi capelli, malgrado poi ricrescessero più forti di prima. Dato il suo pessimo carattere, chiunque fosse chiamato in causa da Encelado, non riusciva mai a rifiutare per paura. Così iniziarono a costruire il percorso vero il cielo. Unirono il Monte Bianco con il Monte Pindo della Grecia, le montagne dell’Asia, dell’Africa. Erano quasi arrivati, mancava davvero poco.. quando arrivò Giove, infuriato, che scagliò un fulmine sui giganti e incendiò tutto il cielo. I giganti erano a terra, ma Giove non era ancora soddisfatto e sentendo il suo territorio minacciato scagliò un altro fulmine sulle montagne che caddero a pezzi sopra i giganti, distruggendoli definitivamente. Ma Encelado? Che fine aveva fatto in tutto questo? Si trovava sotto l’Etna e malgrado la sua forza non riusciva più a muoversi e a spostare la montagna sopra di lui. Pieno di rabbia e con un senso di impotenza iniziò a buttare fuori dal petto fiamme, fumo, brace che salirono fino alla vetta dell’Etna, da cui esplosero poi con un rumore violento. La lava fusa iniziò a scendere per tutto il Monte distruggendo tutto e facendo scappare tutti gli abitanti. L’Etna stava fumando, senza controllo, e nessuno poteva fermarlo. Tutto finì quando Encelado si calmò. Così, si dice, ci fu la prima eruzione del vulcano. Ma il gigante non è morto, è ancora là sotto, schiacciato dalla montagna. Così quando si arrabbia scatena ancora la sua forza attraverso una nuova eruzione, ma gli abitanti ormai non hanno più paura, perchè preparati dall’evento.

Leggende Metropolitane? Forse.. ma chi passa verso Catania e si affaccia verso il vulcano, non può non immaginarsi questa storia. Oggi l’Etna è ancora attivo, ogni tanto sorprende con le sue eruzioni di cenere e magma, spaventando un po’ gli abitanti del posto, ma mai da creare forti danni.

redazione