Joe Biden è il nuovo Presidente degli Stati Uniti, Trump ricorre alla Corte Suprema

La grande corsa è finita e gli USA hanno il loro Presidente, Joe Biden sarà il nuovo inquilino della Casa Bianca scalzando un Trump ancora incredulo per la sua sconfitta. 

A Biden sono toccati gli Stati bilico che ogni elezione determinano il vincitore in primis il Michigan, un elettorato mai visto fino ora, il candidato democratico più eletto della storia recente ed il quinto candidato alla presidenza che ha battuto la ricandidatura di un presidente uscente. 

Il candidato democratico ed ex vicepresidente degli Stati Uniti negli otto anni di Barack Obama, vanta una carriera politica lunga e piena di medaglie aveva appena compiuto trent’anni, l’età minima prevista dalla Costituzione, quando giurò come senatore. Giovane cattolico di origini irlandesi, nato a Scranton, Pennsylvania, era cresciuto in Delaware, dove il papà, un ricco venditore di automobili, si era trasferito dopo aver perso tutto nella crisi economica che aveva investito la cittadina negli anni ’50.

La lotta è iniziata già ieri per il Michigan, Wisconsin e Pennsylvania, i tre Stati che già quattro anni fa assegnarono la vittoria al presidente. In tutti e tre Donald Trump aveva un ampio vantaggio, ma in Wisconsin e in Michigan Biden ha recuperato fino al sorpasso. E’ bastato avere la maggioranza in Michigan e Wisconsin, oltre che il Nevada per avere i fatidici 270 voti che gli hanno assicurato un biglietto per la Casa Bianca. Poi la conta dei voti postali è arrivata alla fine ed ha rivelato una clamorosa rimonta in Georgia e Pennsylvania. Biden ha davvero vinto con una percentuale di voti mai visti prima: “È tempo per l’America di unirsi e guarire. Noi siamo gli Stati Uniti d’America. E non c’è niente che non possiamo fare se lo facciamo insieme”.

Ora inizia il vero iter che condurrà Biden alla Casa Bianca, una volta concluso l’Election Day, si ha la suddivisione dei grandi elettori tra i due candidati alla presidenza. Il candidato che arriva alla soglia dei 270 grandi elettori diventerà il nuovo presidente degli Stati Uniti. Biden ha ampiamente superato questa soglia dopo giorni di logorante attesa.

Ma cosa accadrà ora? Definiti i grandi elettori, questi si riuniscono nel Collegio Elettorale degli Stati Uniti d’America nella capitale del proprio Stato, il lunedì seguente al secondo mercoledì di dicembre. Prima della loro elezione, i grandi elettori hanno già espresso pubblicamente la preferenza tra i due candidati che devono poi confermare al momento della votazione in collegio.

Per legge gli è concesso di cambiare idea ma nella pratica non succede quasi mai. Questo è il motivo per il quale alla fine dell’Election Day si ha il candidato vincitore ancor prima del successivo voto formale dei grandi elettori che è soltanto una prassi dall’esito scontato.

La votazione avviene a scrutinio segreto ed entro 9 giorni i voti vengono inviati al Senato per il conteggio che si tiene il 6 gennaio. Raggiunto il magic number dei 270 delegati viene così sancita ufficialmente l’elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti che si insedierà il successivo 20 gennaio.

Sicuramente Biden rappresenta un nuovo volto dell’America, democratico liberale speriamo sia quella ventata di positività che i nostri amici oltreoceano così tanto hanno voluto, queste elezioni sono state molto sentite come sempre il jet set dello spettacolo si è espresso chiamando a votare l’intera popolazione. Gli USA sono notoriamente una nazione con pochi elettori attivi circa il 50%, ma questa era una partita all’ultimo voto e tutti dovevano fare la propria parte. 

Il governo delle persone e per le persone è ancora possibile negli USA, come ha dichiarato Biden, adesso è tempo di lavorare perché lo sguardo è volto verso il loro operato e in una situazione di pandemia mondiale sarà cruciale governare responsabilmente.

Claudia Ruiz