Intervista Walter Gazzano, l’artista del make up per YSL

Di Naomi Sianturi e Giada Altomare per Social Up!

Chi pensa che lo style in ogni sua forma non sia un’arte, si sbaglia di grosso, ed un lavoro svolto con passione non può che essere di ispirazione per molti.

Il personaggio che abbiamo incontrato per voi è il maestro dei pennelli, il pittore degli sguardi perfetti, l’uomo che con sapiente professionalità ed indiscusso talento, riesce a trasformare ogni donna in un capolavoro. Lui è Walter Gazzano il national make up artist di Yves Saint Laurent Beautè in Italia. E’ un personaggio di rilievo nel mondo della moda e del beauty non solo italiano ma anche internazionale, noto anche nel mondo televisivo per la sua partecipazione al programma Che trucco, in cui spiega a noi profane come diventare belle in poche semplici mosse.

Raccontaci del tuo percorso nel mondo del make up!

Devo dire che non sono più giovanissimo, ho iniziato a lavorare negli anni ’70 mentre frequentavo il liceo artistico ed ero già appassionato del make up. Truccavo le mie compagne di scuola durante l’intervallo, a casa mia sorella, fino a quando mi hanno spinto a far diventare la mia passione una vera professione. Allora mi sono iscritto all’Accademia di Belle Arti ed allo stesso tempo frequentavo una scuola di trucco. A metà anno della scuola di make up ho pensato “che cosa ci faccio in questa scuola? Non mi piace” così ho detto all’insegnante che mi sarei ritirato, solo che lui mi offrì un posto come assistente e da allora ho continuato la scuola. Dopodiché, ho fatto scenografia e due anni di pittura, ma allo stesso tempo ho iniziato a lavorare nel mondo del cinema, pubblicità, servizi fotografici, sfilate, chiaramente non per un brand ma diciamo come libero professionista. Tutto ciò fino ai primi anni ’80 quando ho iniziato con Yves Saint Laurent. Sono passati 36 anni e devo dire che nel tempo ho abbandonato il cinema, il teatro, la televisione, iniziando a truccare la gente comune. Posso vantare di aver truccato circa 35.000 persone, personaggi famosi e non, ma ogni volta che devo fare un make up rimane quel tocco di emozione che mi spinge a pensare “Mi verrà bene?”. 

Però diciamo che ho fatto un po’ di tutto alla fine, sono soddisfatto del mio percorso, potevo fare anche di più!

Alla fine il make up artist può essere considerato come un vero pittore, in grado di far emergere ogni volta una bellezza differente?

Sì, direi di sì. Quando pensiamo alla pittura e alla scultura, il pittore diciamo usa una tela e lavora con i colori primari, li miscela ecc. Lo scultore, invece, lavora sul volumi. Io direi che il truccatore è l’insieme delle due cose, perché lavora sia sui volumi ma anche sulla tela. La pelle è una tela, poi abbiamo i volumi del naso, degli occhi, dello zigomo, allora diventa un lavoro non solo artistico ma anche psicologico che cambia in base a chi abbiamo davanti. Ad esempio quando dobbiamo realizzare un make up per un’attrice questa deve essere riconosciuta come tale, non c’è invenzione; possiamo creare un look adatto a lei che quasi sempre rimane per tantissimi anni. Mentre, quando lavoriamo con una modella ci possiamo sbizzarrire, in quanto è un soggetto da cui vogliamo ottenere qualcosa. Nel momento in cui abbiamo una persona normale che fa una vita normale il lato psicologico è fondamentale, perché comunque dobbiamo accontentarla, farla stare bene, sicura di se stessa e naturalmente anche bella. Bisogna valorizzare quello che c’è!

Naturalmente il trucco dipende del viso di ogni donna, perché per esempio, ci sono quei contour chart che le persone riproducono esattamente ma alla fine pensano “ah, ma perché non è venuto bene?” quando in realtà è la struttura del proprio volto ad essere differente…

Certo, non viene bene tante volte per due ragioni: il primo motivo perché si pensa che quello che vediamo è realizzabile velocemente, invece un contouring fatto bene non è così semplice. L’altro motivo è che c’è Photoshop! Attenzione! Per cui, se noi realizziamo una sfumatura al di sotto dello zigomo per renderlo più voluminoso e dopo lo scatto viene utilizzato Photoshop per ottenere la luce perfetta, il risultato sarà sicuramente perfetto! Nella realtà, se esageriamo nell’applicazione dei prodotti, rimangono ombre e sopratutto alla luce esterna notiamo queste due chiazze scure che ovviamente rovinano tutto. E’ necessario distinguere quello che vediamo in foto o al cinema da quello che realizziamo dal vivo.

Molto dipende dalle luci, il lavoro del truccatore è anche un lavoro di sinergia con il fotografo, nel caso in cui realizziamo un servizio fotografico chiediamo sempre quale tipologia di illuminazione verrà utilizzata, l’apertura dell’obbiettivo. Il motivo è semplice se si utilizza tanta luce è normale che si annulla completamente il make up, per cui dobbiamo fare un trucco più estremo. Poi invece, ci sono alcune tipologie di luci che permettono un trucco perfetto: appena metti un po’ di mascara si vede subito! Tante volte puoi realizzare un trucco bellissimo, ma se illuminato male non viene risaltato.

La stessa cosa quando ci trucchiamo a casa e nel momento in cui usciamo fuori vediamo una cosa completamente diversa?

L’esempio più comune è l’ascensore, dove ci sono sempre luci fredde; quando si esce di casa una donna si vede bellissima, poi entra in ascensore e pensa “cosa ho fatto?”, questo perché le luci fredde tendono ad evidenziare alcuni colori e a spegnere altri.

Il trucco nasce come gioco, soprattutto nell’età adolescenziale di una ragazzina, ma è una vera e propria forma d’arte. Un po’ come la bellezza di una donna, che si accresce e prende forma col tempo. Cosa ne pensa?

Ci sono donne che non riescono a capire la loro potenzialità e quindi magari non sapendosi truccare non si valorizzano, al contrario ci sono modelle che truccate sembrano bellissime, ma in realtà hanno un viso anonimo, a volte anche brutto se struccato.

Può darci qualche suggerimento su un prodotto per il viso in particolare e come utilizzarlo?

Vi racconto la storia del famosissimo “Touche Éclat“; nasce nel 1992, prima esistevano solo i correttori, questo prodotto invece è stato creato come illuminante, brevettato e quindi non può essere copiato, anche se è stato imitato. Non c’è stata pubblicità del Touche Éclat negli anni ’90, siamo stati noi a consigliarlo alle profumerie come prodotto da vendere al pubblico e le consumatrici lo hanno subito amato. C’è stato un passaparola e oggi il Touche Éclat è uno dei prodotti più venduti al mondo. In sintesi questo prodotto aiuta le donne ad essere più belle e i make up artist ad essere più bravi!

Parlando ancora di tecniche di bellezza, quali sono i segreti e le nuove tendenze?

Abbiamo nuove formule di prodotti senza dubbio mentre i trend oggi sono solamente una rivisitazione rispetto al passato.

Oggi ritorna il contouring, ma ovviamente è impensabile che una donna per uscire al mattino usi mille prodotti, noi di YSL lo basiamo su tre prodotti: fondotinta di base, Touche Éclat per dare luce e la Terra Les Sahariennes per scurire. C’è anche la tendenza contraria, cioè lo strobing e in questo caso utilizziamo Touche Éclat e un ombretto chiaro satinato; per la sera un tocco di ombretto madreperlato ed è fatto! Di tendenza nuovamente l’eyeliner allungato stile anni ’60, con in abbinamento un ombretto metallizzato sulla palpebra mobile.

Ritorna anche il look nude degli anni ’90, ciglia e sopracciglia in evidenza, guance rosate, Tint in Oil sulle labbra e matita intensa sull’occhio per dare quel tocco ribelle tipico di YSL.

Trend prossimo, stile anni ’80, colori e contrasto di colori, quindi mascara, ombretti e matite di colori diversi. C’è l’avvicinamento di colori primari e i suoi derivati (blu e verde) o colori opposti (rosso e verde).

Trend della primavera: colori pastello.

Ci sono i trucchi di tendenza, ma il mio consiglio è che ogni donna dovrebbe guardarsi e capire qual è il trucco giusto per lei, quindi trovare la propria personalità e poi aggiungere il tocco di tendenza.

Quali sono invece i trend da abbandonare totalmente?

Ovviamente il trucco artificiale, troppo fondotinta, troppo mascara, troppa terra, contorno labbra vistoso… cioè l’eccesso! Ma trend da abbandonare totalmente assolutamente no. L’Italia, soprattutto Milano, sono sempre di tendenza.

Ci sono prodotti dal doppio possibile utilizzo?

Assolutamente sì, il Kiss & Blush ti permette di avere labbra setose e guance rosate; il Full Metal Shadow lo puoi usare come base sulla palpebra mobile sfumato con il dito, con l’applicatore diventa un vero e proprio ombretto o matita; il Tint in Oil cura le labbra e assume il colore in base al calore della pelle; per un effetto di luce possiamo mixare fondotinta e crema, quasi effetto bagnato; il mascara può essere usato in versione rock sfumato sulla palpebra mobile.

E’ più importante come si applica il trucco o i prodotti che si usano?

Non è solo una questione di prodotti e qualità, ma anche di quantità di prodotto, come dosarlo nelle zone del viso e i contrasti. Oltretutto non ci sono colori sbagliati, ma tonalità di colore sbagliate.

Quale dovrebbe essere la make up routine di ogni donna?

Anzitutto bisogna scegliere i prodotti giusti, non esagerare con la quantità di prodotto e applicare nell’ordine giusto i prodotti. Pulire il viso, tamponare il tonico sul viso, contorno occhi, siero, crema, fondotinta… tutto con molta calma per un ottimo risultato.

Possiamo anche applicare il primer a seconda che si stendano prima o dopo il fondotinta. Infine cipria ed è fatta!


Puoi dare alcuni suggerimenti ai make up artist di oggi?

Quello che vedo spesso, purtroppo, in molti giovani make up artist è il voler ottenere immediatamente il massimo raggiungendo grandi obiettivi, senza pensare che per arrivarci bisogna avere anche la capacità di rimanere in quel punto dove vorresti arrivare! Ci sono tantissimi truccatori bravi. Oggi mestiere non è più considerato come un lavoro fasullo, diciamo. Ora questa è una vera e propria figura professionale!

Il consiglio che posso dare è di rimanere sempre con i piedi per terra, cercare di accrescere il proprio bagaglio di esperienze e naturalmente di lavorare specializzandosi su qualcosa che piace. Nel mondo del lavoro è bene focalizzarsi su poche cose ed essere i migliori che fare di tutto e non riuscire al meglio.

Secondo lei come è cambiata la vita di una donna “normale” con l’arrivo di YouTube ed i vari tutorial, guide, facilmente reperibili sul web?

Oggi, rispetto a solamente 10 – 15 anni fa, le donne e gli uomini hanno tantissime sollecitazioni da parte di parrucchieri, truccatori, stilisti, con i video tutorial, ecc. Si può dire che sbagliare un trucco, una pettinatura o come vestirsi diventa difficile! Ognuno di noi sceglie il suo stile: chic, sportivo o amare solo il colore nero, ed e giusto così! Però, rispetto ad alcuni anni fa, difficilmente si trova una donna che non sa cos’è un primer, un fondotinta o si trucca male. Negli anni passati le donne andavano dal truccatore per imparare a truccarsi! Adesso, con tutti questi tutorial hanno una grande possibilità di ottenere un buon risultato.

Io ammiro molto i ragazzi e le ragazze che realizzano i tutorial, li trovo molto spontanei. Purtroppo io quando faccio un tutorial devo essere formale perché rappresento un brand. Mi piace molto la spontaneità di questi video il fatto che se sbagliano una parola o sporcano qualcosa non succede nulla, perché comunque è mezzo più vicino alla “persona normale”.

Il segreto di ogni donna per essere bellissima è, quindi, la donna stessa.“Non cercate di assomigliare a qualcuno, ma siate sempre voi stesse. Cercate di osservarvi e di valorizzarvi. Il make up è un motivo per star bene!”. Parola di Walter Gazzano!