Intervista Daniele Amato: il Made in Italy tra colori e creatività

Abbiamo avuto il piacere di conoscere meglio Daniele Amato, un giovane ragazzo con una forte passione.

Grazie ai suoi genitori, oggi egli è Direttore creativo ed ha creato un suo brand “AmatoDaniele”, che porta il suo nome e con sè tutta la sua originalità ed ispirazione, queste qualità si fondono creando ogni creazione realizzata da Daniele e dal suo team in un accessorio unicamente splendido.

Tanti modelli, realizzati interamente a mano, con materiali di alta qualità. Daniele ha raggiunto e vuole raggiungere tanti altri traguardi, anzi sogni; che rappresentano il Made in Italy attraverso modelli semplici, ma ricchi di talento, sobri, sensuali.

Le sue creazioni sono conosciute nei più prestigiosi store del mondo, ma non solo, Daniele attraverso i social e il suo sito (shop.amatodaniele.com) mostra tutte le qualità e l’energia, come il duro lavoro nei minimi particolari, la passione e l’arte per realizzare dei capolavori che possano arricchire il look di una Donna. Il duro lavoro e l’impegno trasmesso in un lavoro che ci piace fare viene sempre ripagato. Daniele è orgoglioso dei successi. Egli è riuscito a far apprezzare ancora di più le sue creazioni, la moda e tutto ciò che ne circonda.

By Daniele Amato
Come nasce la storia di AmatoDaniele?

Fin da piccolo passavo il mio tempo disegnando e giocando tra i banchi degli artigiani dell’azienda di pelletteria dei miei genitori, la Leu Locati. Mi divertivo tantissimo a realizzare dei primi abbozzi di borse con dei ritagli di pelle.

E’ così che è iniziata la mia passione, che si è naturalmente evoluta con l’avanzare dell’età, anche grazie agli insegnamenti dagli stessi operai che mi hanno visto crescere e al supporto della mia famiglia. All’età di 9 anni sapevo già di voler far questo nella vita e ho iniziato ad affiancare mio padre nel design delle collezioni, fino al 2012 quando, a 13 anni, ho presentato la prima collezione firmata Amato Daniele.

Come riesci a trovare la giusta ispirazione nella realizzazioni degli accessori? Hai un modello a cui sei legato?

Prendo sempre ispirazione da ciò che mi circonda e dagli stimoli che tutti i giorni scaturiscono dal mondo esterno. Sono un amante della natura e degli animali, quindi molto spesso l’ispirazione viene da lì. Buona parte del processo creativo, poi, è fatta di ricerca. Ho la fortuna di avere a disposizione un enorme archivio sia di modelli sia di accessori, da cui mi piace prendere ispirazione. Poi mi lascio guidare molto dall’istinto. Il modello a cui sono più legato in questo momento è la borsa Nodo, art. A2823, che è anche il modello di punta delle ultime stagioni.

Si tratta di un modello recuperato dall’archivio storico dell’azienda della mia famiglia che ha una grande valenza affettiva per me. Il vintage originale Locati apparteneva, infatti, a mia nonna, l’ho ritrovato per puro caso in un vecchio armadio di casa.

Qual è la parte che preferisci nel tuo lavoro?

Sicuramente la parte più creativa. Mi piace molto tutta la parte di sviluppo e ricerca antecedente alla realizzazione della collezione.

A partire dai disegni e dallo sviluppo dei nuovi modelli fino alla ricerca in archivio degli accessori più adatti al mood di collezione e alla scelta dei materiali.

By Daniele Amato

Adoro l’idea di poter creare tantissime atmosfere diverse con i pezzi della mia collezione. Il pensiero che le mie borse accompagneranno le donne che le scelgono nelle loro avventure quotidiane e le renderanno felici è indubbiamente una delle cose che preferisco del mio lavoro.

Il tuo è un lavoro interamente artigianale, quanto tempo ci vuole per preparare una borsa?

Tutti i prodotti sono realizzati interamente a mano dai nostri artigiani secondo le antiche tecniche della scuola pellettiera meneghina. Dal taglio alla confezione, dal controllo qualità all’imballaggio, tutti gli step della produzione sono gestiti e controllati internamente.

Per quanto riguarda le tempistiche di realizzazione, variano molto da modello a modello, a seconda della costruzione e anche della quantità di dettagli. Diciamo che il tempo di confezionamento al banco può variare dalle 3 ore circa, per le pochette più facili, alle 12 ore per i modelli più complessi. A queste tempistiche vanno poi aggiunti ovviamente i tempi di taglio, cucitura, costa (se presente), punti a mano, pulitura ed imballaggio.

Hai mai avuto un momento di difficoltà nel tuo lavoro? Come lo hai affrontato?

Il 2019 è stato un anno molto impegnativo per la mia azienda. In Agosto è sfortunatamente venuta a mancare mia madre che, oltre ad essere la proprietaria, era soprattutto un punto di riferimento per tutti noi.

Siamo sempre stati come una grande famiglia e il dolore per la sua perdita ci ha sconvolti tutti. Rimettersi in piedi dopo e riuscire a riorganizzare tutto non è stato facile, ma abbiamo stretto i denti, ci siamo fatti forza a vicenda e siamo andati avanti impegnandoci ancora più di prima.

By Daniele Amato
Parliamo del momento Covid-19, com’è cambiato il tuo lavoro?

Il Covid-19 ha sicuramente cambiato la nostra percezione del mondo e il modo di relazionarci con gli altri.

Il periodo di stop forzato e d’isolamento ci ha fatto mettere in discussione le nostre certezze e i ritmi a cui eravamo abituati. Non è più il momento di invadere il mercato con una miriade di prodotti la cui richiesta, vista la situazione attuale, è drasticamente calata. Punto quindi a concentrarmi sul creare due collezioni l’anno che siano curate nel minimo dettaglio e che possano offrire ai miei clienti dei prodotti unici e duraturi nel tempo.

Per me è importante che i miei clienti, adesso più di prima, si sentano coccolati e seguiti in tutto, anche per ringraziarli della fiducia che ripongono nei miei confronti continuando a supportare me e la mia attività nonostante il periodo difficile per tutti.

Ci sono nuovi progetti? Qualche sogno nel cassetto da realizzare?

Mi piacerebbe tantissimo aprire il mio primo negozio monomarca qui a Milano.

E’ un progetto che ho in mente da un po’ di tempo e spero di riuscire al più presto a trovare il posto giusto e iniziare questa nuova avventura, così da riuscire ad avere un contatto ancora più diretto con il cliente finale.

Qual è stato il traguardo migliore che hai raggiunto?

Nel 2019, la Camera Nazionale della Moda Italiana ha scelto di sostenermi come brand emergente e di inserire il mio brand all’interno del Calendario della Milano Fashion Week, supportando il mio evento. Poter presentare la mia collezione a clienti, buyer e stampa in un contesto istituzionale come quello della Settimana della Moda di Settembre è stato un grandissimo orgoglio, ma anche un grandissimo riconoscimento di tutti gli sforzi intrapresi fino a quel momento. L’evento è stato un successo, tutti hanno apprezzato la collezione e da quel momento in poi ho stretto un rapporto sempre più forte con Camera Moda che continua tutt’oggi a sostenermi. A Settembre sarò presente per la quinta volta in calendario con la mia collezione SS22.

Potessi descrivere l’essenza del brand con 3 aggettivi, quali sarebbero?

Dovendone scegliere solo tre direi assolutamente artigianale, classico e ricercato.

La produzione interamente fatta a mano nel centro di Milano è sicuramente il punto di forza di tutti i miei prodotti e li contraddistingue dagli altri.

Le mie collezioni si compongono di borse dalle forme pulite che hanno al contempo un’eleganza classica, un gusto attuale e un fascino senza tempo. Un altro aspetto fondamentale per me è l’attenzione ai dettagli: dalla scelta dei materiali migliori, allo sviluppo di accessori unici per ogni borsa fino ai punti a mano che completano e arricchiscono ogni articolo.

Costanza, determinazione e il raggiungere un sogno grazie al talento tramandato dalla famiglia, hanno portato Daniele a realizzare un progetto che arricchisce non solo le sue giornate, ma anche l’amore di una Donna nel sentirsi unica con un accessorio altrettanto meraviglioso.

In bocca al lupo Daniele!

Roberta Guadalupi