BeerCatania 2016 – Eventi, musica, food e tanta tanta birra!

Manca davvero poco, dal 25 al 27 Novembre, infatti, Catania si trasformerà per la seconda volta nel capoluogo della birra artigianale con l’attesissimo BeerCatania 2016. Tante le novità di questa seconda edizione del festival etneo della birra, a raccontarcele come un anno fa Francesco Chittari, della Scirocco Mediterranean Creative Lab e tra gli organizzatori dell’evento.

Un anno fa avete lanciato la sfida di trasformare Catania nel capoluogo della birra artigianale. Quest’anno, invece, qual è l’obiettivo?

Ebbene si, è passato esattamente un anno da quando assieme ai miei soci iniziammo questa sfida: il nostro obiettivo iniziale resta sempre lo stesso, ma oltre che trasformare Catania nel capoluogo delle birre artigianali per tre giorni e supportare tutta la filiera cercando di far conoscere le bellissime realtà siciliane in Italia e nel mondo, stiamo provvedendo a lanciare anche nuove sfide. Oggi contiamo su un evento -BeerCatania è il primo in Sicilia che ha parlato sin da subito esclusivamente di birre artigianali- che conta migliaia di visitatori, curiosi e appassionati, che vogliono sposare il differente approccio al bere: meno quantità più qualità.

Che novità avrà questo BeerCatania?

Stiamo definendo gli ultimi dettagli in programma. Cerchiamo di mantenere sempre la formula che caratterizza il nostro evento: laboratori, musica dal vivo e piccoli eventi nell’evento. Stiamo costruendo una maggiore proposta food grazie alle tante adesioni e puntando ad eventi che oltre al consumatore finale possono essere da supporto ai professionisti o agli amatori del mondo brassicolo.

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un vero e proprio boom della birra artigianale. È per moda oppure finalmente si predilige la qualità al sapore della birra industriale?

Il fattore moda è sicuramente supportato da sapori, emozioni e piaceri che le birre industriali non riescono a darti. A mio giudizio non sarebbero in entrambi i casi un fattore negativo; se la moda riuscisse a diventare approfondimento, ricerca e attenzione al consumo sarebbe meraviglioso.

Come vedi l’evoluzione del mondo brassicolo siciliano?

Purtroppo in Sicilia fare imprese non è facile per tanti fattori: abbiamo un giorno di ritardo sulle consegne, l’isola non è collegata in modo ottimale e oltre ai tanti fattori dati dalla viabilità spesso incidono anche altre complicazioni. Però i dati dimostrano che quando un’azienda siciliana riesce ad entrare in altri mercati è davvero un prodotto superiore. I nostri mastribirrai, stanno facendo un lavoro straordinario promuovendo e perfezionando il prodotto. Oggi in tanti hanno capito finalmente che anche il marketing e la comunicazione aziendale possono fare la differenza e aiutare la diffusione e il consumo del prodotto.

Molti sono i birrifici che intervengono. Ci sapresti consigliare una specialità per ognuno di loro?

Per questa edizione, nonostante le tantissime richieste abbiamo limitato l’adesione degli stand birra a diciassette. Da una parte per consentire di poter provare quante più azienda possibili, dall’altra per cercare di selezionare le proposte. Vi posso dire che oltre alle classiche, ci saranno tante proposte particolari: dalle birre con agrumi, con fichi d’india alle proposte con gradazioni alcoliche maggiori. Sul nostro sito stiamo preparando le schede con le proposte di ogni singolo stand per poter selezionare sin da subito cosa bere.

Infine, una domanda d’obbligo. Qualche anticipazione sul programma dei tre giorni di festival?

Quest’anno a BeerCatania abbiamo deciso di essere in clima elezioni. Durante la tre giorni ogni consumatore potrà votare il birrificio che preferisce. Consegneremo oltre al kit di gettoni, bicchiere e brochure, una vera e propria scheda in cui poter esprimere la propria preferenza. Ci piace dare un minimo di competizione e far fare la scelta giusta: la birra artigianale.

Claudia Ruiz