Intervista ai Portobello: “Il 2019 è l’anno del nostro primo album!”

Dopo il clamoroso successo di “Un Attimo e Basta”, entrato nella Viral 50 Italia e nella playlist “Scuola Indie” di Spotify, i Portobello hanno pubblicato il loro ulimo singolo dal titolo “Cerotti”, secondo singolo dei Portobello che anticipa l’album in uscita a fine inverno 2019 per luovo di iCompany.

Portobello nasce come progetto da solista di Damiano Morlupi per po diventare una vera e proprio band composta da Morlupi, frontman,  Luca Laudi, reduce dall’esperienza con i Rivolta, Alfredo De Angelis alle chitarre, Stefano Donato al basso, Matteo Agozzino alla batteria e Eugenio Bonifazi alle tastiere.

La nuova canzone “Cerotti” è un  “brano che dopo 11 anni ha trovato la sua forma, proprio quando quei cerotti che ci mettiamo sugli occhi per provare a non vedere hanno ormai completato anche l’altro effetto sperato: curare l’anima, forse”.

Abbiamo intervistato il cantante della band, Damiano Morlupi, che ci ha raccontato i primi passi di Portobello ed i progetti futuri.

Come e quando nascono i Portobello?

Portobello è un progetto che nasce come solista nel 2016 e poi diventa una band nel 2017. Era nata da una mia necessità (Damiano il cantante della band), ma quello che avrei sempre voluto era formare una band e quindi, quando ho trovato i ragazzi con cui oggi suono, è nato un feeling e abbiamo deciso di continuare insieme.

Portobello: come mai questo nome?

Damiano: Naturalmente il nome l’ho scelto io quando pubblicai il primo Ep 1980. Sinceramente mi piaceva come suonava e mi ricordava tante cose: la trasmissione anni 80 di Enzo Tortora, la via di Londra e anche quei negozi dell’usato degli anni 80.

Come descrivereste la vostra musica in tre aggettivi?

Sincera, vissuta, multicolore.

Il successo è arrivato con “Un attimo e basta” conquistando in poco tempo Spotify. Come nasce questo brano?

Nasce dall’esigenza di raccontare un momento in cui ci rendevano conto che di questi tempi è più facile vedere il bicchiere mezzo vuoto, su quello che ci manca, piuttosto che fermarsi a riflettere su quello che abbiamo.

 “Cerotti” è il vostro nuovo singolo, una ballad sulla fine di un amore. È vero che ci son voluti undici anni per dargli la forma che ha?

C’era questo testo che Damiano aveva scritto alla fine di una relazione nel 2008 e che ha ritrovato in un block notes, lo ha ispirato ed è nata questa canzone un po’ triste, ma comunque vera. Non sarà l’unico pezzo che parla della fine di una relazione, nel disco ce ne saranno altri, ma questo rispetto agli altri parla di un tipo di relazione diciamo più giovane.

L’album uscirà a fine inverno 2019. Ci potreste anticipare qualcosa? 

Sono canzoni che sono legate da un filo. Amore, vita quotidiana, lavoro che c’è e non c’è, la difficoltà di essere adulti in un momento storico difficile. Naturalmente cerchiamo sempre di parlare di questi argomenti in maniera delicata, cercando di non rendere l’ascolto pesante perché fondamentale la vita ci piace e non ci interessa lamentarci, magari parlarne ma solo per riflettere e far riflettere.

Sandy Sciuto