Intervista ai Dellai: “Sembra strano, ma dobbiamo ringraziare il Covid”

Tra gli otto artisti in gara nella categoria Nuove proposte della 71° edizione del Festival di Sanremo che si terrà tra il 2 e il 6 marzo, ci saranno i Dellai, ossia Matteo e Luca due fratelli da sempre con la passione per la musica, che canteranno il brano “Io sono Luca”.

Dopo un periodo in cui entrambi hanno provato a intraprendere una carriera da cantante solista, i due hanno capito che insieme potevano fare la differenza: così sono nati i Dellai.

A pochi giorni dall’inizio della kermesse musicale, abbiamo intervistato i Dellai e abbiamo scoperte molte cose di questo duo rivelazione del Festival.

Ragazzi sarete tra gli artisti in gara nella categoria delle Nuove Proposte nella 71° edizione del Festival di Sanremo. Quali sono le sensazioni e i pensieri prima del debutto?

LUCA: Le sensazioni prima del debutto sono incredibili, è la prima grande esperienza artistica della nostra vita, e anche un trampolino importantissimo per la nostra carriera. Siamo carichi, sta succedendo qualcosa di fantastico e ce lo vogliamo vivere al meglio

MATTEO: Sicuramente c’è tanta voglia di far bene, vogliamo divertirci e divertire sul palco di Sanremo, poi, allo stesso tempo, c’è anche quel velo di tensione che ricopre tutte le cose belle della vita.

La canzone che canterete è “Io sono Luca”. Quando è stata scritta e perché avete scelto di portare proprio questo brano?

LUCA: Il brano nasce da Matteo, lui l’ha scritto in prima stesura circa un anno fa per poi finalizzarlo insieme. Inizialmente non avevamo neanche preso in considerazione l’idea di presentarlo a Sanremo, volevamo portare tutti altri brani, poi in realtà grazie ai consigli della nostra etichetta abbiamo capito che era il pezzo più adatto.

MATTEO: Io sono Luca è nata un anno fa, si chiamava Castelli di carte, e decidemmo di portarla a Sanremo solo a fine Agosto, insieme alla Lucaredcrew. Quando la facemmo ascoltare in etichetta rimasero colpiti tutti, tant’è che il giorno dopo ci iscrivemmo ad Area Sanremo.

Facciamo un passo indietro, come sono nati i Dellai?

LUCA: Il nostro percorso insieme con la musica è iniziato solo l’anno scorso anche se in realtà tutto è cominciato in età adolescenziale. Nei primi 10 ( o circa ) anni siamo stati in “competizione” tra di noi e questa cosa ci è servita per migliorarci ogni volta, poi abbiamo capito che mettendo insieme le forze funzionavamo meglio, e cosi è stato.

MATTEO: Pare strano, ma dobbiamo ringraziare il Covid. Ad inizio pandemia sentimmo questo bisogno di riunirci in un nuovo progetto musicale: Dellai appunto. Prima di ciò ognuno dei due portava avanti i propri progetti universitari e musicali singolarmente.

Siete due fratelli. Quali sono i vantaggi e quali gli svantaggi di intraprendere un percorso musicale insieme?

LUCA: Il vantaggio più importante credo che sia l’empatia che c’è tra di noi, che crediamo si noti quando siamo sul palco. Ovviamente, siamo forse le persone che si conoscono meglio, reciprocamente, tra tutte quelle incontrate nella vita, e forse per questo, i bisticci non mancano, anche se non hanno mai rovinato il rapporto tra di noi.

MATTEO: Suoniamo insieme ma ci dividiamo in lavoro singolarmente, ognuno scrive i propri brani e poi ci confrontiamo, quindi dire che gli svantaggi sono i soliti screzi che si creano spesso tra fratelli, il vantaggio è che sali sul palco con una persona che conosci da sempre.

Quali sono i pregi e i difetti dell’uno e dell’altro che incidono nel fare musica?

LUCA: Sicuramente la grinta di mio fratello Matteo, sia nella vita che sul palco, ha un grande impatto sulla nostra musica. Da parte mia mi sento di dire che, essendo un po’ più emotivo, cerco di apportare alla nostra musica una visione tutta mia della realtà, nella quale spero gli altri possano ritrovarsi.

MATTEO: Nessuno in particolare, Luca ogni tanto è un po’ testardo e si impunta su certe idee, ma devo ammettere che lo so essere anche io testardo.

Cosa pensate degli altri artisti in gara tra le Nuove Proposte? C’è una canzone che avreste voluto cantare voi e perché?

LUCA: Sono tutti molto bravi e siamo veramente grati di essere in gara con artisti di questo calibro. In realtà però, siamo contenti di essere in gara con il nostro brano e non vorremmo cantare quello di un altro/a, non ci rappresenterebbe come il nostro e probabilmente, ci piacerebbe di meno.

MATTEO: Penso che siano tutte canzoni super valide, tutti artisti credibili e con delle belle vocalità. Però non avrei voluto cantarne nessun altro a se non “io sono luca”, sono molto geloso dei miei progetti e delle mie canzoni, quindi penso sceglierei comunque il mio brano.

Quali sono le aspettative legate alla partecipazione al Festival di Sanremo?

LUCA: Siamo molto emozionati, eccitati, tesi, abbiamo una grande voglia di salire sul palco dell’Ariston e sentiamo anche tutta la tensione che da ciò ne deriva. Ci aspettiamo di vivere un’esperienza unica, speriamo sia la prima di tante.

MATTEO: Mi ripeto continuamente che non mi pongo aspettative, più che altro perché ho paura di non soddisfarle, ma dentro me ho degli obiettivi precisi, che però tengo per me, si vedrà, incrociamo le dita.

Oltre il Festival di Sanremo, cosa c’è in programma per i prossimi mesi?

LUCA: Stiamo già lavorando a dei singoli che usciranno dopo Sanremo, e ci sono già in vista degli album, ma non corriamo troppo, una cosa per volta.

MATTEO: Usciranno dei singoli, non subito, penso in Estate e poi a seguire in Autunno, poi sarà tempo di pensare ad un primo album e magari, chissà, ancora una volta a Sanremo. Ad ogni modo abbiamo un contratto con Virgin che scandisce bene i tempi e sicuramente usciranno tante cose belle.

Sandy Sciuto