Intervista a Stefano Fucili: “Il singolo Ballare Ballare è voglia di vivere”

Cantautore, compositore e chitarrista che ha collaborato con Lucio Dalla, suo produttore alla fine degli anni novanta. Ha scritto con e per Dalla il brano “Anni Luce” nel 2001 dal cd “Luna Matana”.  Interprete e compositore di brani per bambini per Coccole Sonore (con oltre 20 milioni di views YouTube) e per il Coro dell’Antoniano, Stefano Fucili è un artista a tutto tondo. Da venerdì 28 giugno, il suo ultimo singolo “Ballare Ballare” è in radio e disponibile in digital download e sulle principali piattaforme streaming.

Noi di Social Up abbiamo avuto il piacere di intervistarlo e di farci raccontare qualche curiosità sulla sua lunga carriera musicale.

La nuova canzone appena uscita in radio è “Ballare Ballare”. Come è nata?

Il pezzo fa parte di un gruppo di canzoni che ho scritto da Settembre scorso ad Aprile\Maggio di quest’anno. E’ il primo brano, come direbbe Jovanotti, di questa mia “Nuova Era” sia dal punto di vista del suono che dei testi e  del mio modo di fare canzoni, che nasce anche dagli ascolti che ho avuto in questi ultimi anni. Mi ha ispirato molto l’indie italiano e, nel corso del tempo, mi ha notevolmente influenzato. Di base il singolo “Ballare Ballare” è uscito molto di getto come un po’ tutti i miei brani di questo periodo. L’idea di fondo è che oggi viviamo tempi troppo veloci e siamo sottoposti a piccoli grandi stress quotidiani. Che sia frustrazione o noia, queste sono le sensazioni che viviamo ed è per questo che abbiamo voglia di vivere i colpi di fulmine che ogni tanto la vita ci regala. Abbiamo voglia di vivere al massimo, di ballare e di contatto umano. Per questo penso ci sia anche un concetto di sensualità in questa canzone. Dobbiamo riaccendere la scintilla della nostra vita anche grazie all’umanità ed al contatto. Di base penso sia una canzone molto energica.

Questa energia e vitalità traspare anche nel video che hai realizzato…

Si, è vero. Questo video è stato realizzato con Carlo Rossetti di Coccole Sonore, canale per bambini per cui collaboro da anni. L’idea è nata quando nella mia città, Fano, c’era un artista di strada con un burattino. Questo artista cercava di riportarlo in vita e mi è subito parsa chiara la relazione tra noi esseri umani e questo burattino, soprattutto di questi tempi. La velocità, i tempi appunto e la tecnologia ci stanno disumanizzando. Per quanto reputi la tecnologia un importante strumento, penso che stia davvero cambiando la nostra vita e non solo in positivo. Questo burattino però rappresenta l’umanità. Preso dalla musica e dal momento inizia a ballare incessantemente, preso dalla sua voglia di vivere, contagiando tutti i personaggi del video tra cui anche una ballerina di danza classica. In realtà, tutti quanti iniziano poi a ballare!

So che “Ballare Ballare” farà parte di un album, che ora è in lavorazione: raccontaci qualche anteprima.

Le canzoni dell’album di fatto sono già scritte, stiamo lavorando sulla produzione. Per ora, siamo concentrati sul singolo che è stato prodotto dalla RNC Music, grande casa discografica di Milano. Va molto forte all’estero quindi la promozione del singolo non avverrà solamente in Italia. Sappiamo già che verrà pubblicata in Russia, in Repubblica Ceca ed in Nord Corea. Proprio ieri mi è stato comunicato che il pezzo è arrivato anche in Brasile. Devo ringraziare il lavoro della casa discografica che da anni lavora per portare all’estero la musica. Abbiamo realizzato anche una versione spagnola di “Ballare Ballare”, anche perché ha un buon odore latino dal punto di vista musicale.

Insomma, davvero un lancio internazionale. Infatti tu hai una grossa carriera musicale e grandi live internazionali alle spalle…

Io devo ringraziare prima di tutto la rete. Ormai la musica non ha più confini. Molte situazioni positive della mia carriera sono avvenute proprio grazie ad alcuni sistemi della rete. Ad esempio, il mio brano “Ti sento” uscito nel 2016 è stato utilizzato come colonna sonora di uno spot televisivo in Olanda. Grazie a questa cosa, tramite alcuni contatti sono riuscito a programmare anche piccoli tour e live olandesi, per lo più in festival dedicati all’Italia. Loro amano molto il nostro paese e ho creato amicizie molto belle con musicisti del posto. E’ sicuramente stata un’esperienza che mi ha dato modo di viaggiare e di conoscere.

A proposito di live: hai aperto i concerti di grandi artisti come Lucio Dalla, Ron, Luca Carboni, Giorgia, Nomadi, Paola Turci… hai progetti o tour in programma?

Per il momento durante l’estate continuerò con la promozione del singolo “Ballare Ballare” con interviste e qualche ospitata. Parallelamente a questa cosa, continuerò a portare avanti il progetto nato nel 2012 di “Piazza Grande – Omaggio a Lucio Dalla”, che è un concerto dedicato a Lucio in cui suonano con me musicisti bravissimi tra cui anche Tommy Graziani, figlio di Ivan Graziani, che ha suonato con Lucio. Inoltre, è presente anche la storica vocalist di Lucio, quella di Attenti al Lupo: Iskra Menarini. In Autunno vorremmo realizzare un tour nei club italiani per la presentazione dei nuovi brani ancora in lavorazione.

Per quanto riguarda le collaborazioni, so che Lucio Dalla è stato il tuo più grande maestro…

Sicuramente l’artista più importante con cui ho collaborato per molti anni è stato proprio Lucio Dalla. Lui è ed è stato un grande maestro. Ho scritto anche una canzone con lui che si chiama “Anni Luce” ed ho prodotto i miei primi dischi. Poter collaborare, nel mio piccolo, con lui è stato straordinario.

Oltre che dal punto di vista musicale e professionale, so che eravate anche amici. Dal punto di vista umano cosa pensi ti abbia lasciato?

Hai detto bene, anche dal punto di vista umano, oltre che musicale, mi ha lasciato tanto. Quando mi chiedono qualcosa di lui racconto sempre che era una persona molto rispettosa e gentile. Magari capitava che arrivasse qualche artista emergente con le sue canzoni e Lucio lo trattava come se fosse Pavarotti. Non c’era nessuna differenza: lo rispettava ed era estremamente gentile come se fosse stato un suo pari. Il rispetto e il riguardo nei confronti delle persone e degli artisti: ecco chi era Lucio.