Patrik

Intervista a Patrik: “Canto le mie esperienze, senza inventare, la finzione fa perdere autenticità alle canzoni.”

Patrik è il nome d’arte di Patrick Rubino. Un giovane cantante che coltiva la passione per la musica fin da piccolo. Come molti altri giovani ha tentato la strada dei talent, partecipando ad Amici di Maria De Filippi.

Il suo singolo ORA, che pubblica durante il lockdown, raggiunge numeri impressionanti nelle classifiche di Spotify e diventa trend di TikTok dedicati. Un successo inaspettato per un artista emergente. Patrik da qualche mese è tornato con un nuovo singolo, Sai che c’è. Il brano spicca per la ritmica ed ha in se una forte energia. Un’intensa ballad pop-rock dalle influenze urban, unite a sonorità acustiche, cantabile e caratterizzata da un pizzico di dolce malinconia.

Un singolo autobiografico in cui Patrik racconta attimi di vita quotidiana trasformandoli in immagini evocative nelle quali tutti si possono riconoscere, contraddistinte da piccoli gesti, piccoli momenti e dettagli, come un cuore disegnato su un finestrino, il percorrere la tangenziale di notte rimanendo colpiti dallo sfavillio delle luci o il non riuscire a finire mai un film insieme alla persona che si ama perché presi dalla passione.

«‘SAI CHE C’È’ ruota intorno a dettagli semplici, ma profondi – racconta PATRIK – gli sguardi di complicità tra due persone che si allontanano dal resto del mondo, che continua a muoversi attorno a loro e le luci che riescono a dare colore e a trasformare ogni singolo momento in un ricordo magico. Ho cercato di raccontare la realtà di ciò che amo vivere, una realtà a tratti banale, ma vera».

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Iniziamo dal tuo ultimo singolo, Sai che c’è, com’è nato?

Sai che c’è nasce un po’ di tempo fa, tra maggio e giugno. Era un periodo in cui avevo bisogno di raccontarmi e ricordare com’era la vita prima del covid. Nasce con l’intenzione di raccontare anche com’era l’amore prima della pandemia. Ho cercato di descrivere delle immagini che possano far pensare alla normalità. Sai che c’è, nasce in un momento in cui ne avevo tanto bisogno.

Come sta andando?

Il pezzo sta riscuotendo molto successo. Non si può paragonare al singolo precedente, ORA, che ha raggiunto una platea enorme. Il singolo Ora è diventato un trend anche su Tik Tok. Guardando ai numeri è nata l’esigenza di creare e raccogliere intorno a me una fan base solida. Se è vero che un trend può farti fare grandi numeri, non è detto che ciò possa avvenire automaticamente con le canzoni successive. Stiamo lavorando sul far conoscere anche me, come autore e interprete.

C’è dunque anche un lavoro d’immagine in atto?

Sì, esatto. La canzone Ora è esplosa in un periodo in cui non era possibile andare in giro a promuoverla e a permettermi di presentarmi al pubblico.

Il brano è molto intimo, quanto di te e delle tue esperienze c’è nei tuoi testi?

In realtà tutto. Cerco sempre di scrivere delle esperienze che vivo, senza mai inventare. Utilizzare la finzione fa perdere ad una canzone la sua autenticità. Quindi ho deciso che tutte le mie canzoni saranno tratte da esperienze e immagini che vivo. In particolare Sai che c’è, è molto intima. Nel testo scrivo anche di una passione che ho per le luci, della bellezza che la luce può creare. Mi soffermo a pensare anche alle semplici luci della città, ad esempio i lamponi che passano quando sei in macchina. Ho questa “strana” passione per le luci.

In Storie c’è una frase molto bella, “Siamo storie senza fine che si perdono per tornare a viversi ancora”. Anche questa è esperienza o licenza poetica?

L’amore, come sai, ha alti e bassi. Improvvisamente arriva un momento in cui i sentimenti si affievoliscono. Se, però. il sentimento è vero, questo ritorna, anche se è un momento no o sembra che tutto stia andando male. Quando l’amore ritorna, sa essere più forte di prima.

Qualche settimana fa, hai pubblicato un post in cui scrivi “tre anni di canzoni scritte per te!” Quali canzoni hai scritto per lei?

Tutte! Siamo insieme da prima che iniziassi a pubblicare canzoni, anche la prima che ho rilasciato, Ora, è stata dedicata a lei.

Musicalmente su quali altri progetti stai lavorando?

Dal punto di vista musicale, sto lavorando per scrivere e produrre brano che siano ottimi. Non baso tutto sul marketing, preferirei piuttosto scrivere canzoni che restino nel tempo. Se la musica è di qualità le persone l’ascolteranno e questa inizierà a girare autonomamente senza doversi inventare chissà cosa che possa funzionare dal punto di vista del marketing. Sto lavorando ai prossimi singoli affinché siano buoni. Al momento non c’è un album in vista, vorrei uscisse nel momento giusto.

Con Avec Toi hai collaborato con Esa Abrate. C’è qualcun altro con cui ti piacerebbe lavorare?

Mi piacerebbe lavorare con Blanco. Ci siamo anche sentiti prima che raggiungesse il grande pubblico e avevamo buttato giù l’idea di scrivere qualcosa.

Benito Dell'Aquila