Intervista a Cosmano Lombardo: benvenuti al Web Marketing Festival

Dopo i due appuntamenti ibridi realizzati lo scorso anno, il 15, 16 e 17 luglio tornerà al Palacongressi di Rimini il WMF, il più grande Festival sull’Innovazione, per quella che sarà la sua 9^ edizione. Una tre giorni dedicata al mondo dell’innovazione digitale e sociale che verrà esplorato a 360 gradi attraverso la formazione professionale – con un ampio programma e più di 60 sale tematiche – e oltre 100 eventi dedicati all’attualità, alla cultura, allo spettacolo, al mondo del business e al futuro, affrontando e indagando le principali novità tecnologiche e il loro potenziale sociale.

Per l’occasione abbiamo avuto il piacere di intervistare Cosmano Lombardo, CEO di Search On ed ideatore del WMF, che ci ha ripercorso con noi l’evoluzione del Festival negli anni, focalizzandosi sui risultati raggiunti nel mondo del lavoro grazie al digitale. Tra questi spicca sicuramente la figura professionale dei digital creators, non ancora regolamentata in Italia e su cui proprio il mondo del WMF si attivando.

Oltre ai posti riservati a Rimini – limitati nel rispetto alle norme di sicurezza – il WMF manterrà un format ibrido e la possibilità di seguire la propria agenda interamente online grazie alle funzionalità della web app wmf.ibrida.io, già impiegata per le due edizioni realizzate nel 2020.

Social Up sarà media partner dell’evento e siamo lieti di presentarvi l’intervista a Cosmano Lombardo. Buona lettura!

Fino ad ora che resoconto fa delle edizioni del WMF?

La manifestazione si è evoluta, diventando un contenitore di più eventi. Il WMF è partito come evento di web marketing, arrivando a diventare un festival dell’innovazione digitale e sociale.

Avevamo l’idea di renderlo il più possibile uno strumento a disposizione della società e lo stiamo facendo con diverse attività, che vanno avanti 365 giorni all’anno. Ad esempio, abbiamo lanciato il progetto “Habitat”, ossia degli hub territoriali dedicati ad innovazione e sostenibilità.

Cosa è cambiato rispetto a quando siete partiti?

Nell’edizione del WMF in partenza domani andremo a sviluppare dei tavoli di lavoro sul PNRR, provando anche ad elaborare una bozza di proposta di legge sulla professione di digital creator, su cui abbiamo tenuto un’audizione presso la Commissione Lavoro della Camera dei Deputati. Stiamo cercando di essere di supporto, di essere uno strumento.

Il principale cambiamento è cercare di lavorare sempre più a contatto con aziende, relatori, partecipanti e le persone che hanno la nostra stessa visione, utilizzando l’innovazione tecnologica e digitale per migliorare la società.

Relativamente alla proposta di legge sulla professione di digital creator presentata in audizione cosa può dirci?

La proposta nasce dalla necessità di creare una norma ad hoc per riconoscere la professione dei creator, figura attiva da ormai quindici anni. I creators, infatti, non sono attivi solamente nel settore dell’intrattenimento, ma svolgono un lavoro importante anche nel campo dell’informazione e della formazione delle persone, soprattutto delle nuove generazioni.

Bisognerà successivamente definire un codice ATECO, poiché sono una figura professionale frutto di quindici anni di evoluzione del mercato, una professione che è un mix tra liberi professionisti e dipendenti. È opportuno creare dei meccanismi assicurativi e di tutela ad hoc.

 

Inoltre, abbiamo proposto la creazione di un albo in cui inserire i professional creators, una tutela valida sia nei confronti del lavoratore che delle piattaforme, andando ad eliminare chi sfrutta questo lavoro per diffondere fake news. Sulla parte fiscale è sicuramente opportuno analizzare la situazione e proporre qualcosa di personalizzato. L’incontro tra istituzioni e creators sarà replicato al Festival.

Il tema è molto più ampio di quello che si possa immaginare. Nelle aziende a contatto con il digital vi è una zona grigia per le nuove professioni.

Il digitale ha permesso alle aziende italiane di competere sui mercati stranieri. Tuttavia, mentre sei agevolato sotto questo aspetto, sei penalizzato dal costo del lavoro e di conseguenza la prima esigenza è quella di lavorare sulla regolamentazione.

Cosa dobbiamo aspettarci dall’evento di domani?

Sarà un evento limitato purtroppo, ma con una cospicua parte online. Il Festival, quest’anno più che mai, sarà uno strumento e lo dimostrano i tavoli di lavoro sul PNNR, unitamente agli incontri con i professionisti.

Avremo sale legate al cinema e al mondo della cultura, con progetti innovativi presenti nell’area espositivi. Si potrà lavorare sulla propria cultura personale, ma anche incontrare e conoscere professionisti di diversi settori, poiché oggi più che mai è importante convergere per migliorare la società.

Dobbiamo aspettarci un evento con caratteristiche proprie, con una parte dedicata all’innovazione, alle startup, al web marketing come pilastro fondamentale, al cinema, alle testimonianze europee, insomma un modo per ripartire lavorando sulla costruzione del futuro.

Paride Rossi