Intervista a Benedetta De Luca: “La vera bellezza è quella dell’anima”

Benedetta De Luca è nata nel dicembre del 1987 a Salerno. E’ una donna bellissima, intraprendente e vivace, laureata in giurisprudenza, modella ed influencer, lei è la dimostrazione vivente che non ci sono ostacoli che non si possano affrontare grazie al sostegno delle famiglia e degli amici, ma prima di tutti grazie a sé stessi.

Grazie a Benedetta, raccontandoci le sue esperienze, ci ha mostrato la sua forza nel superare le difficoltà che ci presenta la vita, come quella di una malattia.
Bisogna sempre lottare! Le persone con una forte stima, anche se hanno qualche piccolo difetto, possono abbattere quelle che sono le discriminazioni e le barriere che incontriamo ogni giorno, soprattutto in un mondo selettivo come quello dei social network.

Sui social network e sul tuo blog mostri, e soprattutto racconti la tua storia, sei un punto di riferimento per i tuoi followers, che devono affrontare non poche difficoltà nella vita. Qual è il messaggio che vuoi trasmettere loro?

Voglio far sentire la mia voce! Per questo motivo io devo molto ai social, perché ritengo che se vengono usati in maniera corretta, mostrandosi per ciò che si è veramente, essi sono strumenti fondamentali per trasmettere un messaggio digitale che arrivi nella vita reale. Infatti, io sento una forte responsabilità sotto questo punto di vista; vengo contattata da genitori, che purtroppo hanno figli con disabilità, e sento che il mio messaggio arriva soprattutto dritto ai loro cuori.

I messaggi di ammirazione che ricevo dai miei followers mi riempiono di gioia e mi danno sempre di più la carica. Il mio obiettivo è far capire a chi mi segue come riuscire a convivere con le proprie disabilità nel migliore dei modi ed essere forti per abbattere l’ignoranza.

Il mio messaggio si allarga anche nel “be positive” ed è rivolto alle donne per trasmettere la voglia di amare se stesse, anche se si ha qualche piccolo difetto – ogni donna è bella così com’è!

Pangea.news

Raccontaci la tua storia e come questa pensi può essere da esempio per altri?

La mia storia è nata dopo un’attenta riflessione su me stessa. Guardandomi indietro ripenso alle mie prime uscite, la sera, con gli amici, io tendevo un pò a mascherare la mia disabilità, ad esempio nascondevo le stampelle oppure evitavo di farmi vedere. Ad un certo punto è cambiato tutto, quando ho compreso che è meglio mostrarmi per ciò che sono realmente, perché la disabilità fa parte di me.

Devo ringraziare tante persone che mi sono state vicine: Iaia De Rose, con “bellezza intelligente”, mentre Laura Brioschi che ha creato l’evento “BODY POSITIVE CATWALK”. Entrambe mi hanno fatto capire quanto fosse importante la bellazza di una donna a 360 gradi.

Grazie a loro e anche ai social, ho capito che relazionarsi e confrontarsi con altre persone ti fa sentire in qualche modo meno sola, e non tanto diversa rispetto ad altre persone.
Io non mi nascondo dietro a un dito, ma ci tengo a dire che c’è questa situazione nella mia vita e non devo assolutamente vergognarmi, anzi ne faccio un punto di forza per essere d’aiuto anche agli altri.

Nella società di oggi è difficile vivere con la tua disabilità? Siamo davvero un popolo inclusivo?

Nella società in cui ci troviamo ci sono ancora molte cose da migliorare, poichè ci sono ancora tante discriminazioni, barriere architettoniche e mentali. Ancora nel 2020 penso ad un cittadino dotato di poco senso civico – nel momento in cui si parcheggia nel posto per disabili – inevitabilmente trovi dei limiti durante il tuo percorso che non ti garantiscono la parità sociale e non riesci ad integrarsi completamente all’interno della società. Nel momento in cui interverrà anche la Repubblica con l’obiettivo di rimuovere gli ostacoli, si può migliorare anche dalle piccole cose. In questo modo il mondo può diventare più inclusivo ed essere fondamentale per chiunque, non solo per una sola categoria di persone.

Io non mi lamento dell’Italia in sé, ho vissuto anche delle esperienze all’estero; infatti alcuni paesi sono ancora completamentente inaccessibili per le persone con delle disabilità, quindi ritengo che bisogna intervenire.

In questo modo avere piena autonomia poiché è un diritto per ciascuno di noi.

 

Ho visto che su instagram sei seguita da Chiara Ferragni, una delle influencer più famose in tutto il mondo, come ti fa sentire avere una voce nel web?

Io ammiro moltissimo una Donna come Chiara Ferragni. Ogni giorno anche lei utilizza i suoi canali social per sensibilizzare e mostrarsi a pieno, non solo nella sua quotidianità, molti credono che lei lo fa per apparire, ma è evidente che non ha bisogno di visibilità. Io penso che Chiara Ferragni sia una persona sensibile e determinata nell’affrontare alcune tematiche attuali.

Io ho avuto il piacere di conoscerla dal vivo. Chiara mette in prima linea la sua persona e la sua immagine per aiutare gli altri, mentre nel mio caso è stato un po’ il fatto che la portasse a leggere un mio messaggio e poi condividere la mia storia.

Quel momento per me fu pieno di gioia ed un grande onore, mai avrei immaginato che Chiara Ferragni, una grande donna di successo, avrebbe ricondiviso la mia storia.

Infatti lei è una delle mie più grandi ispirazioni dal punto di vista del Web, facendomi capire che anche io “nel mio piccolo posso creare qualcosa di grande”.

Aletea

Sei laureata in giurisprudenza, ma hai anche una forte passione per la moda, com’è nata questo amore?

La mia passione per la moda è nata sin da piccola, passando quasi 12 anni in ospedale a causa degli interventi, uno dei miei passatempi preferiti era sfogliare le riviste di moda, come faccio anche tuttora.
Nell’arco della mia esperienza nel settore della moda ho avuto l’onore di rilasciare un’intervista per il famoso giornale Grazia, ed ho conosciuto Silvia Grilli, direttrice della rivista, un’altra fantastica esperienza fu con la direttrice di Marie Claire, Antonella Bussi.

Queste piccole-grandi occasioni mi hanno fatto comprendere che anche nel mondo della moda qualcosa si sta evolvendo.
La mia più grande conquista è stata quella di organizzare una sfilata e portare in passerella 40 bellissime donne. Il messaggio che cerco di trasmettere è quello di realizzare uno stile più inclusivo, con l’obiettivo di rendere tutte le donne partecipi, sentirsi belle con se stesse e soprattutto essere a proprio agio con il loro corpo. “Ogni donna è bella, non c’è una distinzione, la sensualità è innata, ce l’abbiamo tutti, basta soltanto capire quali sono i nostri punti di forza”.

La scena di vedere queste donne sulla passerella, trasformandole in modelle per una notte, mi ha reso fiera, soprattutto per essere stata d’aiuto per le ragazze ad uscire dal loro “guscio” e far avverare il loro sogno di sentirsi Donna.

Per il momento ho ideato un mio brand di vestiti, purtroppo mi sono dovuta fermare per una serie di motivi.
Ad ogni modo mi sono occupata della realizzazione di una serie di abiti eleganti, adattabili a persone con disabilità quindi la vestibilità è più comoda permettendo di indossare l’abito in piena autonomia.

Infatti, ho avuto l’ispirazione durante i retroscena della sfilata, nel momento in cui le modelle dovevano cambiarsi in poco tempo.

Pinterest

Chi è il tuo guru?

Io non ho un guru preciso, cerco di seguire il mio istinto, perchè penso che la moda è qualcosa che nasce da te stessa, da ciò che ti piace indossare, che sia un capo particolare oppure il tuo colore preferito.
Ovviamente mi piace anche seguire lo stile delle grandi icone che hanno costruito la storia della moda, come ad esempio Coco Chanel. Nonostante la sua storia travagliata, lei riuscì a raggiungere degli obiettivi straordinari, diventando una delle donne più famose nell’ambito della moda per aver rivoluzionato completamente la figura femminile.

Sei una donna intraprendente e piena di risorse, a causa del Lockdown sono cambiate le nostre abitudini, il nostro lavoro, per te com’è stato questo periodo?

Per me il periodo del lockdown, essendo dalla parte delle persone un po’ più deboli, non lo nascondo è stato un momento difficile, dati i miei problemi pregressi, la questione del contagio è stato un rischio che purtroppo ancora permane tutt’oggi.

Nel mio piccolo ho cercato di sensibilizzare gli altri con l’uso della mascherina, però nonostante il forte cambiamento che ha portato la pandemia non mi sono abbattuta, ma ho reagito.
Infatti, durante la quarantena, mentre eravamo costretti a restare in casa, ho organizzato un piccolo format, su Instagram, con degli ospiti, come: Santo Versace, Silvia Grilli, Jo Squillo.

Inoltre, mi sono tenuta impegnata anche con lo studio, e portando avanti le mie priorità.

BenedettaDeluca.it

Hai mai pensato di scrivere un libro in cui racconti la tua storia?

Si, assolutamente, “ il progetto è ancora in cantiere” , sto lavorando alla realizzazione di un mio libro proprio in questi giorni, mi auguro che verso Settembre, questo mio sogno, diventi realtà. Con l’obiettivo che possa essere d’aiuto e dare la forza non solo ai miei followers, ma a tutti coloro che vogliono conoscere la mia storia.