Installata in Scozia la più grande pala eolica del mondo. Trump voleva bloccare i lavori

La società svedese Vattenfall, specializzata nella produzione di energia elettrica, ha completato con successo l’installazione della pala eolica più grande del mondo – la prima di due turbine da 8,8 megawatt – al largo delle coste nord-orientali della Scozia, più precisamente nell’European offshore wind deployment centre (EOWDC). Secondo quanto riferito, una singola rotazione della turbina può alimentare una casa inglese nel Regno Unito per un intero giorno. Vattenfall ha inoltre confermato l’intenzione di aggiungere un’altra mega turbina al sito, proveniente dalla società Vestas; l’EOWDC sarà quindi utilizzato come sito per testare altre 11 potenti turbine capaci di erogare 92,4 MW di potenza.

Oltre che per la sua portata, il progetto ha ricevuto diverse attenzioni per l’opposizione del Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, il quale si è reso protagonista di una lunga battaglia legale in cui ha cercato di impedire la costruzione del parco eolico offshore che secondo lui avrebbe disturbato la vista del panorama ai facoltosi membri del vicino Trump International Golf Club. Al momento della battaglia per i diritti di terra e di mare, l’organizzazione di Trump ha dichiarato che il sito di test delle turbine eoliche “distruggerà completamente la bucolica Baia di Aberdeen”; ciononostante, l’attuale Presidente USA è stato sconfitto in tutte le cause alla corte suprema del Regno Unito nel 2015.

Una volta ricevuta l’autorizzazione per proseguire i lavori di installazione, si è giunti con grande rapidità alla conclusione dell’opera grazie anche ad un nuovo metodo per poter fissare in modo più veloce, ecologico e silenzioso le massicce strutture sul fondo marino. La gru galleggiante Asian Hercules III da 25 mila tonnellate ha installato la pala nelle fondamenta dell’EOWDC; il sistema prevede anche la possibilità di una eventuale disinstallazione più agevole nel caso questa dovesse rivelarsi necessaria. Una volta che l’impianto è completamente attivo e funzionante, produrrà ogni anno 312 GWh, sufficienti per alimentare quasi 80.000 case nella zona e possederà il potenziale per soddisfare il 70% del fabbisogno totale di energia elettrica della città di Aberdeen.

L’opera sarà in grado di tagliare le emissioni di CO2 fino a 134.128 tonnellate. Vattenfall ha confermato l’obiettivo di escludere i combustibili fossili dal suo portafoglio entro una generazione. “L’EOWDC, attraverso il suo approccio innovativo alla riduzione dei costi e alle tecnologie pionieristiche, guida la spinta del settore verso la generazione di energia eolica pulita e competitiva, che rafforzerà lo stato energetico globale della Scozia”, ​​ha dichiarato Gunnar Groebler dell’unità eolica di Vattenfall. L’impianto è parzialmente finanziato dall’Unione Europea che ha dato circa 40 milioni di euro (circa $ 49,3 milioni USD) al progetto. Il Chief Operations Officer di MHI Vestas, Flemming Ougaard, ha dichiarato: “Siamo molto lieti di aver installato la prima delle 11 turbine ad Aberdeen Bay. La nostra collaborazione con Vattenfall non solo fornisce energia eolica pulita per il Regno Unito, ma rappresenta anche un’importante opportunità per noi di acquisire una preziosa esperienza con diverse tecnologie. Attendiamo con impazienza l’installazione delle turbine rimanenti”.

L’Europa contribuisce attualmente al 93% della capacità globale di energia eolica offshore. La mancanza di spazio terrestre significa che molti Paesi europei stanno esplorando questo tipo di soluzioni. Il Regno Unito rappresenta circa un terzo del potenziale eolico offshore europeo. Tra gli altri Stati del vecchio continente, la Danimarca punta al 50% di energia eolica entro il 2020, la Germania ha in programma una decina di GW di energia eolica offshore entro il 2020 e la Francia punta a raggiungere 6 GW di energia eolica offshore sempre entro il 2020.

Giuseppe Forte