I mezzi professionali scoprono un lato “leggero”

Chi l’ha detto che le macchine da lavoro hanno solo compiti “noiosi” e grigi? A farci cambiare completamente idea sui possibili utilizzi “alternativi” di questi giganti sono alcune notizie curiose che arrivano dal mondo produttivo, dove grandi aziende hanno trovato una nuova via di impiego per i loro mezzi.

Non solo lavori “noiosi”

In genere siamo abituati a immaginare questi mezzi al lavoro in cantieri edilizi, pronti a supportare le esigenze delle imprese che se ne servono; che qualcosa stia cambiando lo dimostra anche la diffusione della tecnologia a supporto dei servizi, come nel caso di Giffi Noleggi, che consente di noleggiare piattaforme aeree attraverso il proprio sistema online, ma ci sono anche esempi di sviluppi decisamente più originali.

Aiuto con la neve

Cominciamo subito da un ruolo di stretta attualità, pensato addirittura dalla CTE, una delle più importanti case produttrici al mondo quando si parla di macchine da lavoro: ebbene, per superare alcuni problemi di spazzamento della neve, l’azienda ha deciso di sviluppare un interessante progetto alternativo al classico utilizzo delle piattaforme aeree montate su autocarro.

Al lavoro nella steppa russa

Nelle scorse settimane, infatti, i tecnici alle prese con le complesse e difficili condizioni stradali e climatiche della steppa russa hanno deciso di “inventare” un macchinario decisamente sorprendente, dotando i classici gatti delle nevi con alcune delle piattaforme aeree telescopiche che fanno parte della gamma della società. Si tratta in particolare del macchinario CTE B-LIFT 230, che nella sua versione standard (ovvero, installata su autocarro) è in grado di raggiungere 22,5 metri di altezza di lavoro, 12,1 metri di sbraccio e 250 chili di portata in cesta.

Un supporto alla street art

Dalla Russia all’Italia, e per la precisione ad Agropoli, in provincia di Salerno, dove sempre la CTE ha “collaborato” con un giovane street artist veneziano, supportandolo nel lavoro di restyling delle quattro facciate del Liceo Scientifico “Alfonso Gatto”. Quest’attività, che rientra nel progetto Urban Area, ha visto come protagonista l’artista Peeta (vero nome Manuel Di Rita), che grazie a una CTE ZED 21.2 JH è riuscito a completare l’opera di 300 metri quadri, che riprende gli stilemi della sua arte, caratterizzata dal design industrial e dalla tridimensionalità.

Il progetto Super Tirrenia

Restiamo in tema “restyling” (e ancora in Italia) per parlare di un’altra iniziativa in cui le piattaforme aeree hanno svolto un importante ruolo di supporto “alternativo” agli impieghi tradizionali: per il successo della iniziativa Super Tirrenia, lanciata proprio dalla compagnia di navigazione del nostro Paese, è stato infatti decisivo l’utilizzo di queste macchine, grazie alle quali gli operai sono riusciti a raggiungere le zone più alte delle fiancate delle navi e completare i design e le colorazioni previste.

Le navi diventano super

Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti: la Sharden è diventata una “batnave“, presentando sulla propria livrea due disegni a tema supereroi – per la precisione, da un lato compare la mitica coppia Batman e Robin, mentre dall’altra parte campeggia la nemesi dei “buoni”, il temibile e geniale Joker – mentre per la Nuraghes è stato scelto un abbinamento con Wonder Woman (di recente protagonista anche al cinema).

Grazie alle piattaforme si colorano le fiancate

Si tratta del “frutto” dell’accordo in partnership tra il Gruppo Onorato Armatori e Warner Bros. Consumer Products, che nei fatti consente alle navi del gruppo di indossare un nuovo abito, sgargiante e colorato; dopo le due citate imbarcazioni, nei prossimi mesi è stato annunciato che il restyling interesserà le livree di JanasBithia e Athara, mentre nel 2019 saranno Vincenzo Florio e Raffaele Rubattino a “subire” il ritocchino estetico in chiave DC Comics.

redazione