Tour da brivido tra le vie di Milano

Milano è una città famosa per le sue bellezze artistiche e architettoniche, ma forse pochi sanno che nasconde anche un lato misterioso. Con questo Milano ghost tour vogliamo farti scoprire le zone macabre di una Milano misteriosa.

Il vampiro della stazione di Milano

Cominciamo questo tour del mistero di Milano con un vampiro. La leggenda vuole che si aggiri nella Stazione Centrale della città. Questa leggenda nasce quando in stazione erano ancora presenti cunicoli, dove a volte i clochard cercavano riparo. Si dice che quei cunicoli fossero abitati da un vampiro con gli occhi iniettati di sangue, che aveva come vittime preferite proprio i clochard. Ora i cunicoli non ci sono più, ma il vampiro pare si aggiri ancora di notte in stazione.

La cattedrale di Sant’Eustorgio e la statua di San Pietro martire

In piazza Sant’Eustorgio sorge la cattedrale omonima che si affaccia sul Corso di Porta Ticinese. Questa chiesa e questa piazza sono famose per molte ragioni. Prima fra tutte e che la tradizione vuole che proprio in quella cattedrale siano sepolti i resti dei Re Magi, trasportati fin lì da Sant’Eustorgio.

Si racconta che il santo stesse trasportando le reliquie dei Re Magi da Costantinopoli per portarle nella Basilica di Santa Tecla. Una volta giunto in questa piazza però, il carro divenne pesante e i cavalli si rifiutavano di continuare.

Il santo decise allora di fare edificare una nuova chiesa e di conservare lì le spoglie dei Re Magi

E’ proprio in questa chiesa che più avanti si instaurerà l’Inquisizione. Uno degli inquisitori più crudeli fu San Pietro da Verona. Venne nominato inquisitore dal Papa Innocenzo IV, nel 1251. Pietro eseguiva molto bene il suo lavoro da inquisitore, mandando al rogo centinaia di presunti streghe e stregoni che venivano arsi in Piazza Vetra, proprio dietro alla basilica. 

L’inquisitore era talmente odiato che un giorno alcuni cittadini, esasperati dalla sua crudeltà gli tesero un agguato e lo uccisero con un colpo di roncola in testa.

A memoria dell’accaduto è presente una statua del santo con la lama ancora conficcata in testa.

Il fantasma di Porta Nuova

Si dice che nella zona di Porta Nuova sia visibile il fantasma di una donna in abiti medievali. Il fantasma sarebbe quello di Bernardina Visconti, figlia di Bernabò Visconti e di una cortigiana con cui l’uomo aveva passato una notte di passione.

Bernardina venne data in sposa dal padre a un uomo che ella detestava. Dopo il matrimonio però, la donna trovò l’amore con un cortigiano. Una volta scoperto l’adulterio, il padre la rinchiuse in una delle due torri che sorreggevano l’arcata di Porta Nuova, lasciandola morire di fame. Bernardina morì di fame dopo vari mesi e, nonostante oggi le torri non ci siano più, il suo fantasma è stato avvistato più volte in Porta Nuova.

Chiesa San Bernardino alle ossa

Questa è una delle tappe più macabre di Milano e sicuramente una fra le meno conosciute. Questa chiesa è stata costruita dai frati Disciplini, dediti all’autoflagellazione.

I frati erano i responsabili di custodire l’ossario dell’ospedale, ma quando il campanile della Chiesa di Santo Stefano crollò, decisero di usare le ossa dei propri confratelli, dei carcerati e dei morti dell’ospedale per decorarne l’interno.

La leggenda narra che all’interno della chiesa, a volte, appaia il fantasma di una bambina il cui cranio è presente fra le decorazioni. Il 2 novembre la bambina prenderebbe vita dando inizio ad una danza macabra con gli altri scheletri.

Un’altra voce sostiene invece che a volte si possano sentire le urla di un monaco murato vivo nella chiesa.

Via Bagnera

La “Stretta Bagnara” è famosa per gli omicidi compiuti da Antonio Boggia, il Mostro di Milano a partire dal 1849. L’uomo derubava e poi uccideva le sue vittime, sotterrandole nella sua cantina che dava proprio su Via Bagnera. Venne condannato a morte per impiccagione e si dice che il suo fantasma si aggiri ancora di notte in quella stretta via.

La Basilica di Sant’Ambrogio e la colonna del diavolo

Questo è uno dei luoghi del mistero forse più conosciuti di Milano. La Basilica di Sant’Ambrogio è famosa per le scacchiere presenti sia al suo esterno che al suo interno. Sono 4 in totale, di dimensioni diverse, e la loro origine è incerta, ma c’è chi pensa che siano legate ai templari.

A sinistra della Basilica c’è la cosiddetta colonna del diavolo. E’ chiamata così perché presenta due fori che, secondo la tradizione, sarebbero stati lasciati dal diavolo.

La leggenda racconta che Sant’Ambrogio stesse passeggiando proprio lì vicino quando gli apparve Satana. Il diavolo voleva tentarlo e fargli abbandonare la vita religiosa, ma il santo lo colpì, facendolo andare a sbattere con le corna nella colonna. Il diavolo rimase infilzato per diverso tempo finché riuscì a liberarsi.

Avvicinandosi ai buchi è possibile sentire ancora odore di zolfo e accostando un’orecchio è possibile sentire i rumori provenienti dall’inferno, a quanto si dice…

Il dinosauro del Duomo e il biscione simbolo di Milano

Sulla facciata del Duomo di Milano, e al suo interno, sono presenti centinaia e centinaia di statue. C’è una in particolare però che desta stupore in chi la vede.

La statua in questione rappresenta infatti una specie di dinosauro: una creatura dai piedi palmati e dal collo lungo. Questo creatura è probabilmente il Drago Tarantasio, creatura mitologica simile al Mostro di Loch Ness che si diceva abitasse il lago Gerundo, vicino a Lodi.

Si raccontava che il drago si cibasse di bambini e che fosse il responsabile della febbre gialla. Le leggende narrano che un giorno venne ucciso e il lago venne prosciugato. Esistono molte versioni su chi abbia lo abbia ucciso: San Cristoforo, Federico Barbarossa o il capostipite dei Visconti.

E proprio quest’ultima ipotesi potrebbe spiegare perché il biscione che mangia un bambino è il simbolo di Milano. Il biscione altro non sarebbe che il Drago Tarantasio, ucciso da Visconti che l’avrebbero poi adottato come stemma per la sua casata.

Con questo si conclude il nostro Milano Ghost Tour. Non ci resta che augurarvi un buon viaggio… nel mistero!

redazione