Nella sua vastissima mescolanza di tradizioni, l’Italia è anche un Paese pervaso da miti popolari capaci di far venire la pelle d’oca. In questo articolo faremo un breve excursus delle storie più terrificanti della nostra terra.
U MONACHIEDDRU
Uno dei personaggi più famosi del folklore meridionale è “u Monachieddru”, un folletto vestito da monaco che ama fare dispetti, soprattutto ai bambini. Inoltre, è bene non arrabbiarsi con questo essere perché si offende facilmente ed è molto vendicativo. Al Monachieddru si oppone la “Bella ‘Mbriana”, lo spirito benefico della casa. Si narra che infesti le case con scale di legno, o comunque abitazioni antiche. Durante la notte salta sopra la pancia delle persone che dormono. Se si riesce a prendere il suo cappello, sorprendendolo mentre si è in dormiveglia, il monachieddru esaudirà qualsiasi desiderio pur di riaverlo indietro.
AZZURRINA
Altrettanto famosa è l’inquietante leggenda di Azzurrina, molto conosciuta in Romagna. Il mito narra la storia di una bambina albina figlia di un feudatario, al centro delle maldicenze popolari per la sua carnagione; si pensava infatti che l’albinismo fosse collegato al Diavolo. Costantemente sorvegliata, Azzurrina sarebbe scomparsa nel suo castello un giorno mentre giocava e non fu mai più ritrovata. Da allora la leggenda vuole che il fantasma sia ancora presente nel castello in cui è sparita e che si possa sentire la sua voce ogni 5 anni durante il solstizio d’estate, giorno in cui scomparve nelle segrete del castello nel lontano 1375.
IL FANTASMA DI VILLA CLARA
Se qualcuno decidesse di farsi un giro a Bologna, farebbe meglio a stare lontano da Villa Clara. In passato la struttura ha avuto altri nomi, in base alla famiglia che la abitava, uno dei quali è Villa Alessandri. Si narra, infatti, che appartenga proprio alla famiglia Alessandri il fantasma della bambina che infesta tutt’oggi questo edificio, che sembra aver perso la vita proprio fra queste mura.
LA DAMA FANTASMA DI MILANO
Ci spostiamo geograficamente, ma non di tanto. Siamo a Milano, nei pressi di Palazzo Sforzesco. Leggenda nata addirittura nel 1300 e raccontata ancora oggi. Sembra che in questa zona della città si aggiri, nelle notti di nebbia, una dama fantasma. Pare che la donna cerchi di abbordare i passanti per portarli nella sua dimora. Dopo una notte d’amore, chiunque abbia alzato il velo della dama racconta di essersi trovato faccia a faccia con un essere dalle orbite vuote. Nessuno ha mai saputo ritrovare la villa il giorno dopo.
IL VENEZIANO FOSCO LOREDAN
Fantasma più famoso della tradizione veneziana è quello di Fosco Loredan. Sembra che, scoperto il tradimento della moglie, l’uomo inseguì la consorte fino al Canal Grande per ucciderla, decapitandola sotto gli occhi del Doge. Dopodiché Fosco raccolse la testa della moglie e si suicidò gettandosi nel canale. Si dice che a ogni anniversario della tragedia ci si possa imbattere nello spettro dell’uomo, con il capo mozzato della donna ancora fra le mani.
IL FANTASMA DELL’ADULTERA
Storia analoga è quella di Agnese Visconti, moglie di Francesco Gonzaga. Ci troviamo a Mantova e dopo aver scoperto l’adulterio della moglie, Gonzaga la fa decapitare. Si racconta che il fantasma della donna continui a infestare il castello della città, apparendo soprattutto il giorno di Natale, nell’atto di chiedere perdono per il tradimento.
LO SPIRITO DEL TEATRO MASSIMO
Un’altra leggenda del Sud Italia riguarda il Teatro Massimo di Palermo. Si racconta che nella struttura sia stato visto aggirarsi più volte uno spirito. Egli infesta il palco, il dietro le quinte e i sotterranei. Il fantasma sarebbe quello di una suora, perché sembra che il teatro sia stato costruito sopra le rovine della chiesa e del monastero delle Stimmate. Si dice, inoltre, che durante la costruzione sia stata erroneamente profanata la tomba di una suora. Che sia il suo spirito in cerca di pace?
Queste non sono che un assaggio delle leggende metropolitane italiane. Il folklore del nostro Paese è ampissimo e pieno di storie da raccontare. Gli italiani sono da sempre legate alle proprie leggende e lo dimostra il fatto che la maggior parte di questi racconti vengano portati avanti e tramandati da secoli oralmente. Un perfetto connubio, dunque, fra una società moderna, ma ancora strettamente legata al proprio passato.