GP Giappone: Bottas piazza l’acuto vincente, la Mercedes è campione del mondo per la sesta volta di fila

Con una gara praticamente perfetta, Valtteri Bottas ha trionfato nel Gran Premio del Giappone, diciassettesima prova del campionato del mondo di Formula 1 edizione 2019. L’alfiere della Mercedes, in versione Flying Finn sul tracciato di Suzuka, è stato autore di una prestazione senza la minima sbavatura che gli ha consentito di centrare il terzo successo di questa stagione, il sesto della sua carriera. Nella giornata che ha visto il ritorno alla vittoria di un ritrovato Bottas, il quale mancava l’appuntamento con il gradino più alto del podio da Baku, la Mercedes ha matematicamente conquistato il suo sesto mondiale costruttori consecutivo. Il team di Brackley ha completato la festa con il terzo posto del leader del campionato piloti Lewis Hamilton, continuando così a dar seguito a quell’egemonia imposta dall’introduzione dell’era ibrida in F1, nel 2014.

Il weekend di Suzuka è stato caratterizzato dalle difficoltà imposte dal tifone Hagibis, abbattutosi sulle coste del Giappone e che ha pregiudicato il programma del sabato, costringendo gli organizzatori a posticipare le qualifiche a domenica mattina, poche ore prima della corsa; uno scenario già visto in passato nella terra del Sol Levante, più precisamente nel 2004 e nel 2010, quando il maltempo si è reso di nuovo protagonista. La giornata di domenica è iniziata nel migliore dei modi in casa Ferrari, con Sebastian Vettel e Charles Leclerc capaci di appropriarsi della prima fila e di mettere le basi per un ottimo risultato in gara. Tuttavia, così come avvenuto quindici giorni prima in Russia, la Scuderia di Maranello non è stata in grado di raccogliere ciò che ha seminato. Questa volta il momento chiave si è rivelato lo start, quando Vettel scattato dalla pole position ha avuto un’esitazione che ha concesso a Bottas di involarsi indisturbato in prima posizione. Giunti in curva 2, è stato l’altro ferrarista Leclerc a rendersi protagonista in negativo; nel tentativo di resistere all’attacco all’esterno da parte di Max Verstappen, il monegasco è entrato in collisione con la Red Bull, danneggiando la sua ala anteriore e spedendo sull’erba la vettura del driver olandese. Mentre Vettel è riuscito a giungere secondo sotto la bandiera a scacchi, resistendo con ordine e caparbietà anche all’assalto finale di Hamilton, peggior sorte è invece toccata a Leclerc. La Ferrari numero 16 si è vista costretta a rientrare ai box per le riparazioni e a compiere una lunga e difficile rimonta, conclusasi in sesta posizione, poi diventata settima a causa del penalty imposto dai commissari di gara per quanto avvenuto subito dopo il semaforo verde.

Detto di Mercedes e Ferrari, al quarto posto ha fatto capolino Alex Albon, sempre costante e regolare nei piazzamenti da quando è approdato alla corte della Red Bull. Alle spalle del driver anglo-thailandese si sono piazzati Carlos Sainz su McLaren, uno dei migliori per rendimento quest’anno, e uno splendido Daniel Ricciardo con la sua Renault; l’australiano è stato autore di una gara tutta all’attacco, risalendo il gruppo dalla sedicesima posizione della griglia di partenza. Gasly, Perez e Hulkenberg hanno chiuso il quadro della top ten.

Nel mondiale piloti, Hamilton possiede ancora un considerevole margine di vantaggio sul team mate Bottas: 338 punti per l’inglese, 274 per il finlandese. La lotta per il terzo posto continua ad essere estremamente combattuta. Leclerc si trova a 221, con sole 9 lunghezze in più del duo formato da Verstappen e Vettel.

Con quattro gare al termine della stagione, Hamilton si potrà giocare il primo match point già a partire dalla prossima gara, in programma tra due settimane all’Autodromo Hermanos Rodríguez che ospiterà il Gran Premio del Messico.

Giuseppe Forte