Gli influencer dell’Antico Egitto

Chi pensa che l’antico Egitto sia un qualcosa che ha a che fare solo con piramidi e mummie si sbaglia di grosso. Gli antichi egiziani, possono essere visti come il primo popolo di influencer della storia. Le loro pratiche e i loro comportamenti, hanno il loro bell’effetto su di noi ancora oggi.

Scherzi a parte, sono tanti gli usi e le invenzioni, che risalgono alla storia millenaria degli egiziani, e che sono ben presenti ancora oggi. E di molte di esse ancora oggi, non sapremmo farne a meno.

Un esempio su tutto, l’arte del make up. La moda femminile di truccarsi gli occhi con la matita o con l’eye liner, rimanda al kohl. Un miscuglio di minerali e fuliggine utilizzato esclusivamente da uomini e donne egiziani di un certo rango. Per loro il tratto scuro che allungava l’occhio verso l’esterno, simboleggiava l’occhio di Horo, il dio falco.

L’arte della depilazione

Strano ma vero ma anche la cura di barba e capelli e la depilazione, sono pratiche che arrivano dall’antico Egitto. Ad esempio i sacerdoti dovevano essere glabri, a simboleggiare la purezza. Quindi erano soliti rasarsi completamente un paio di volte alla settimana.  

Negli uomini la barba non curata era accettata solo nei periodi di lutto, dato che era sintomo di trascuratezza. E infatti nasce proprio in Egitto il barbiere, questo utilizzava lame fatte in pietra prima e in rame poi. 

Al tempo stesso era in uso anche la barba finta, lunghissima, e curata. Che veniva usata ad esempio dai sovrani per le cerimonie e veniva creata con la lana delle pecore.

Mentine e igiene dentale

Agli antichi egizi si possono attribuire le prime pratiche di igiene mentale. I primi spazzolini da denti erano fatti con bastoncini di legno che avevano la parte finale frastagliata. 

Sono almeno due le formule di pasta per lavare i denti inventate dagli egiziani. Una oggi ci farebbe inorridire. Era fatta a base di polvere di zoccoli di bovini, cenere, guscio d’uovo. L’altra più accettabile per i nostri gusti era creata con menta, sale, iris essiccato e pepe.

Agli antichi egizi si può attribuire anche l’invenzione delle mentine. Piccole palline in grado di rinfrescare l’alito erano create con mirra, incenso e cannella. 

Dal bowling all’aratro

Che gli egizi amassero giocare non è un mistero. Sono diversi i giochi da tavolo rinvenuti tra le piramidi, come il Senet. In un sito archeologico a sud del Cairo sono stati ritrovati quelli che sembrano i resti di una pista da bowling, insieme a palle fatte di pietra ben levigata.

Meno curiosa, ma senza dubbio più utile, l’invenzione dell’aratro. Sebbene lo strumento esistesse già in altre culture, furono gli egizi ad attaccarlo a lacci che venivano legati agli animali da tiro. Questo strumento serviva a smuovere i fanghi limacciosi lasciati dal Nilo.

Agli antichi egizi si può anche attribuire l’invenzione dell’inchiostro nero. Ricavato da cera d’api, gomma e cenere, è quello che ancora oggi resiste sui papiri.

L’antico Egitto siamo noi

Insomma sono tante le pratiche e gli strumenti che ancora oggi utilizziamo quotidianamente. Spesso inconsapevoli del fatto che siano stati creati dagli egiziani. La loro cultura ci influenza più di quanto immaginiamo. 

In realtà anche in attività al di fuori di ogni sospetto questa influenza è evidente. Mentre in altre è palese: ad esempio se giochiamo a una slot machine. L’antico Egitto è lo spunto di molti giochi di slot, come Sphinx e la slot Book of Ra. Questi ripropongono elementi dell’antica cultura che non smette di affascinare. 

Dietro un semplice gioco di rulli, si celano significati profondi. Come ad esempio il libro dei Morti, che sta alla base della slot machine Book of Ra. Fondamentale per raggiungere, niente meno che la vita eterna.

redazione