All’inconfondibile odore delle pagine di un libro abbiamo scelto lo schermo di un Kindle, ai segnalibri personalizzati un segno su uno schermo. Il nostro paese viaggia su due lunghezze differenti, se facciamo riferimento alle case editrici tradizionali i dati ISTAT dimostrano che gli ebook stentano a decollare, non superando il 10% del fatturato.
Si tratta di un dato molto parziale, perché appunto prende in considerazione le case editrici “tradizionali”, che hanno scoperto l’editoria digitale relativamente da poco, spesso adattando semplicemente i propri titoli: solo il 15% degli ebook pubblicati sono davvero digitali o multimediali.
Ci sono invece altri dati che ci testimoniano una realtà ben diversa: l’editoria elettronica in Italia cresce costantemente, ma non attraverso i “big” della carta stampata. Nel 2018 su Amazon i titoli di ebook di microeditori, di editori digitali “puri” oppure autoprodotti con il self-publishing, si stima siano cresciuti del 23% rispetto al 2016. I download sono aumentati del 29%. E guardando al settore più ampio e non solo ad Amazon, i numeri sono anche più importanti. La Bruno Editore, nata digitale ed una delle prime a portare gli ebook in Italia nel 2002, in due anni ha aumentato il fatturato del 217%, pubblicando 104 nuovi titoli con oltre 200.000 download. Tutti titoli che sono diventati in breve tempo “bestseller” proprio su Amazon.
“I vecchi editori, anche quando cercano di inseguire il digitale, non hanno la cultura, la visione, l’approccio “digitale”. Prova ne è che il 90% degli ebook messi sul mercato sono solo la riproposizione di quello che è in libreria, senza alcuna capacità di innovazione. – ha dichiarato Giacomo Bruno, che gli ebook li produce da oltre 17 anni – Il digitale ha “democratizzato” l’editoria, l’ha diffusa, ha aperto le porte a migliaia di microeditori, di autori che si sono autopubblicati, che hanno fatto anche numeri importanti. E che non sono “registrati” dalle statistiche ufficiali, perché spesso sfuggono anche alla stretta categoria di “editoria”. Basti pensare ai molti prodotti digitali e servizi che possono nascere attorno ai titoli, dai videocorsi alle community, fino all’autopromozione di imprenditori e professionisti.”
“In Italia l’editoria digitale cresce eccome, semplicemente questo non accade secondo i vecchi schemi. Le case editrici tradizionali spesso non hanno gli strumenti per comprenderlo: noi ogni anno organizziamo un corso di tre giorni per insegnare a chi lo desidera a progettare, scrivere e saper vendere il proprio libro su Amazon nel settore dei manuali. Ebbene, ogni anno registriamo il tutto esaurito, hanno partecipato più di 2.000 persone, quest’anno puntiamo ad aumentarli ancora. E non si tratta di curiosi, il corso è a pagamento, i partecipanti sono soprattutto professionisti ed imprenditori, persone competenti che hanno il desiderio di “scrivere” e di pubblicare con noi o in autonomia il loro titolo. C’è quindi molta attenzione verso gli ebook, basta solo saperla vedere.” – ha concluso Giacomo Bruno.