Francesco Renga a Sanremo 2021 canta la potenza salvifica dei ricordi

Un veterano del palco di Sanremo all’età di 52 anni Francesco Renga si mette in gioco di nuovo e in un anno così particolare per la kermesse. All’Ariston canterà “Quando trovo te” scritto da Francesco insieme a Roberto Casalino e Dario Faini, esplora il concetto di “oblio salvifico”: dimenticare come forma di protezione e come riparo da una vita che spesso ci costringe alla fretta. Il brano racconta del momento in cui quel ricordo felice che ognuno di noi tiene nascosto in fondo al proprio cuore come un prezioso tesoro, al riparo dal casino della quotidianità, all’improvviso riaffiora potente nelle nostre esistenze, restituendo loro un senso più profondo e aprendoci gli occhi su una realtà che è migliore di quello che pensiamo.

Francesco Renga ha alle spalle 7 partecipazioni al Festival di Sanremo come concorrente in gara, 1 vittoria nel 2005 con il brano “Angelo” e 2 premi della critica, con i brani “L’uomo che ride” (1991 – Sanremo Giovani) e “Raccontami” (2001 – Sanremo Big). 

“Tornare a Sanremo non ha mai avuto per me un significato più profondo – racconta Francesco Renga – non è solo la gioia di tornare su quel palcoscenico, in quel contesto così importante per la musica e per il mio lavoro. Questa volta significa ricominciare finalmente a farlo, il mio lavoro. Significa ripartire insieme con tutto il Paese. Sanremo diventa così il simbolo stesso di una ripartenza del mondo dello spettacolo e un segnale di speranza: la speranza che questo incubo possa finire il prima possibile”.

Dopo Sanremo, Francesco si prepara a tornare live da maggio con “Insieme Tour”, il tour che lo vedrà protagonista dei principali teatri italiani.

Queste la date al momento confermate: il 14 maggio al Teatro Colosseo di Torino, il 16 maggio al Teatro degli Arcimboldi di Milano, il 17 maggio all’Europauditorium di Bologna, il 21 maggio al Teatro Dis_Play di Brescia, il 24 maggio al Teatro Team di Bari, il 26 maggio al Teatro Augusteo di Napoli, il 28 maggio al Teatro Brancaccio di Roma, il 30 maggio al Teatro Verdi di Firenze.

Claudia Ruiz