Federico Mecozzi è il più giovane direttore d’orchestra di Sanremo 2019

Federico Mecozzi è il più giovane direttore d’orchestra di questa edizione del Festival di Sanremo e uno dei più giovani di tutti i tempi. Dirige sul palco dell’Ariston l’orchestra di Sanremo nell’esecuzione del brano “Nonno Hollywood”, del cantautore Enrico Nigiotti, in gara fra i big dopo il successo a X Factor: «Partecipare al Festival di Sanremo come arrangiatore e direttore d’orchestra è un’esperienza indimenticabile, un’immersione nella storia della musica italiana che fa effetto immaginare di vivere. È stata per me una grande gioia e soddisfazione ricevere una proposta del genere, specialmente da un artista come Enrico Nigiotti che ho sempre stimato da quando l’ho sentito per la prima volta».

Federico Mecozzi nasce a Rimini nel 1992. La predisposizione e l’approccio con la musica sono precoci: all’età di 6 anni inizia a suonare la chitarra, di cui si serve fin da subito per scrivere canzoni. Partecipa giovanissimo ad alcuni prestigiosi concorsi cantautoriali, ottenendo notevoli risultati. A 12 anni intraprende il percorso accademico presso l’Istituto Musicale “G. Lettimi” di Rimini, dove studia violino sotto la guida del M° Domenico Colaci e, pochi anni dopo, intraprende gli studi di direzione d’orchestra guidato dal M° Gianluca Gardini; partecipa in seguito a corsi di perfezionamento nell’ambito della direzione sotto la guida del M° Piero Bellugi. Oltre all’intensa attività concertistica, si dedica da anni alla composizione e all’arrangiamento nell’ambito della musica leggera (pop), classica contemporanea e minimalista. Interpreta, inoltre, musica celtica e folklorica (della tradizione bretone, irlandese e scozzese).

Polistrumentista, a partire dal 2009 collabora stabilmente con il celebre compositore e pianista Ludovico Einaudi, che affianca tuttora dal vivo in lunghe tournée nei più prestigiosi teatri e arene del mondo oltre che nella realizzazione dei dischi come musicista e assistente musicale. In studio di registrazione ha lavorato anche con e per Pacifico, Angelo Branduardi, Blonde Redhead, Remo Anzovino, Filippo Graziani, Andrea Mingardi.

Negli ultimi due anni, ha parallelamente lavorato al suo primo album da solista (come violinista, compositore, polistrumentista) ed uscito il 25 gennaio 2019 dal titolo “Awakening”.

Il disco, prodotto da Cristian Bonato (Numeri Recording), è un viaggio sonoro che racchiude e sintetizza le esperienze, i gusti e le contaminazioni sperimentate dall’autore in diversi anni di attività musicale, collaborazioni e viaggi. Un risveglio anche molto personale: con “Awakening”, Federico Mecozzi vuole esprimere la totalità più intima della sua personalità artistica, attraverso un linguaggio che intreccia sonorità pop, etniche, classiche ed elettroniche.

«”Awakening” – sottolinea l’artista – è un risveglio in luoghi e tempi diversi, lontani ma vicini. È anche un po’ la mia soggettiva concezione di musica, priva di confini, categorie, etichette. Ogni brano rappresenta per me un momento o un luogo, o più momenti o più luoghi: sono storie, esattamente come le canzoni, che vorrebbero invitare chi ascolta a viaggiare, con la mente ma anche col corpo, attraverso ritmi ora ampi ora incalzanti».

Anticipato dal singolo “BIRTHDAY”,l’album è stato presentanto sabato 26 e domenica 27 gennaio al Teatro Galli di Rimini, due concerti andati entrambi sold out. Questi i prossimi appuntamenti confermati di un calendario in costante aggiornamento: 2 marzo alla Suoneria Settimo di Torino, 4 marzo alla Santeria Social Club di Milano, 5 marzo al Bravo Caffè di Bologna, 6 marzo al Largo Venue di Roma.

 

redazione