Family Vlogging: quando le famiglie si raccontano su YouTube

E’ ormai noto come il Grande Fratello del nuovo millennio, l’ultima tendenza che dalla tv passa direttamente sui canali social e ciò che cambia è davvero poco o forse quasi nulla. Stiamo parlando del Family Vlogging, la nuova frontiera che si sviluppa soprattutto attraverso la pubblicazione di numerosi video sui vari canali YouTube e permette, a chi lo desidera, di mettere in piazza la propria vita quotidiana. E fin qui niente di nuovo direste voi, specie se si considerano i risvolti raggiunti tramite l’utilizzo di numerose piattaforme per eccellenza come Facebook, Instagram e chi più ne ha più ne metta. Tuttavia qualcosa di diverso e particolare esiste ed è accomunato dall’irrefrenabile ed insolita necessità dei genitori di spiattellare ai quattro venti la propria vita di famiglia, come se stessero sfogliando una specie di album o cosa.

C’è chi preferisce sfruttare le prime luci dell’alba e postare subitissimo il video della prima colazione, magari tutti assieme stile famiglia del Mulino Bianco. Chi, credendo di essere più fortunato, semplicemente punta al corso degli eventi: compleanni, gite fuori porta, o la prima fatidica parolina pronunciata. Chi invece, credendo di non voler tralasciare nulla, si presta a riprendere i propri pargoli persino nei momenti più tristi come l’influenza o l’ennesimo caduta dalla bici con tanto di ginocchio sbucciato.

Il fenomeno pare abbia radici soprattutto negli Stati Uniti e che poco alla volta si stia espandendo anche in Europa e nella stessa Italia. In ogni caso la politica di fondo è sempre la stessa, alimentata soprattutto da una quantità industriale di voglia di condivisione e un pizzico di interesse verso la vita altrui che non guasta mai. Il risultato è ovviamente un vero e proprio successo, tradotto soprattutto attraverso milioni e milioni di visualizzazioni che non solo hanno determinato una crescita esponenziale di attenzione verso le dinamiche familiari, ma smaschera un vero e proprio giro d’affari che si snoda soprattutto attraverso la presenza di inserzioni pubblicitarie che permettono di accumulare un gruzzoletto tutt’altro che indifferente.

A maggiore conferma di tutto ciò basta ovviamente dare un’occhiata ad alcuni dei numerosissimi esempi diffusi nella rete. Primo tra tutti il “Family Fun Pack“, questo il nome del canale YouTube della famiglia composta da due insegnanti californiani, Matt e Kristine e i loro sei figlioletti, che ogni giorni diventano protagonisti di una serie di brevi filmati in cui si trasformano in supereroi, cowboy, poliziotti, pirati o pompieri arrivando a totalizzare ben dieci miliardi di visualizzazioni e contare oltre cinque milioni di iscritti. Segue il sito “Daily Bumps” di Bryan e Missy Lanning, lui cantante e lei pasticciera, lanciato nel 2012 per documentare le mille peripezie della coppia per riuscire ad avere dei figli che oggi vanta ben due milioni e mezzo di iscritti e oltre due miliardi di visualizzazioni. Il tutto seguito dalla nascita di due bambini che hanno contribuito ad aumentare allegria e divertimento, tra un tuffo in piscina e un bagno al mare. Anche in Italia possiamo trovare tracce del fenomeno soprattutto attraverso il sito “Missgerberina” di proprietà di Silvia Sfasciotti che prima si occupava di beauty e poi, grazie alll’arrivo del figlio Stefano, riesce a scombussolarne le dinamiche.

Quanto ai possibili effetti negativi della nuova mania, non sono tardati ad arrivare le critiche degli utenti e soprattutto le opinioni degli esperti, i quali sottolineano come la nuova tendenza dell’essere una famiglia in streaming abbia portato a barattare la propria privacy con una presunta popolarità, costringendo i figli a sopportare una sovraesposizione mediatica che non sarebbero capaci di affrontare. Se a questo si aggiunge il fatto che la stessa rete è fonte di numerosi pericoli per i più piccoli, come la pornografia, ecco allora come dei filmini, in apparenza, innocui potrebbero rivelarsi delle vere e proprie trappole da cui risulterebbe difficile liberarsi.

Erminia Lorito