Esami universitari: quando la creatività fa la sua parte

Gli esami universitari sono fonte inesauribile di stress. Mediamente in un percorso universitario uno studente, prima di arrivare alla tanto attesa laurea, deve confrontarsi con all’incirca una ventina di esami o poco più. Che siano esoneri, orali o scritti gli esami sono tutti difficili, a prescindere dall’indirizzo di studi frequentati. Difficili in quanto per essere esaminati si presuppone che lo studente abbia speso del tempo studiando e quindi pianificando le sue giornate.

Gli studenti che frequentano corsi, oltre che teorici, anche pratici molto spesso devono realizzare dei progetti per gli esami. L’impegno si moltiplica in questo caso perché alla parte teorica va affiancata la parte progettuale. Nel mio corso di studi per esempio mi trovo spesso a sostenere esami composti da progetti pratici correlati da studi di libri e dispense. Studiare i manuali ovviamente è una parte importante degli esami ma quello che realmente concretizza il voto è il progetto.

Costruire un progetto da zero non è semplice, bisogna avere tanta creatività. Spesso capita di stare ore ed ore a pensare ad una possibile soluzione che sembra non arrivare mai. Il processo mentale che compie uno studente, che si trova a frequentare corsi in cui si richiede questo tipo di sforzo, non è da sottovalutare anche perché  ci sono delle scadenze da rispettare, delle revisioni del progetto da effettuare. Combaciare questo tipo di studio con la propria vita privata, l’università da frequentare e talvolta anche con il lavoro diventa una vera e propria missione per un ragazzo universitario, è quindi utile costruire una tabella di marcia da seguire per non sfociare nello stress.

La creatività va sempre allenata e potenziata con la pratica, durante questi periodi, in cui si prepara un esame, può succedere però di avere una crisi creativa e bloccarsi. Anche la stessa ansia del risultato finale può influenzare la motivazione di mettersi al lavoro.

Se ci si trova in questa situazione non bisogna disperarsi ma munirsi di pazienza per ritrovare la voglia di progettare.

La prima cosa da fare è fermarsi. Organizzare il tuo tempo, far passare dei giorni in cui l’unico processo mentale che devi compiere è pensare, durante questa pausa di riflessione puoi scrivere ed annotare tutto ciò che ti viene in mente su un block notes. Mettersi subito al lavoro potrebbe essere controproducente in quanto prima devi ricaricare la tua mente  e quindi sgomberarla da tutto ciò che ti reca ansia. La mancanza di creatività spesso è sinonimo di mancata organizzazione.

Dopo che ti sei preso del tempo per pensare puoi partire dalle idee che hai prodotto per svilupparne successive fino ad per arrivare ad una soluzione finale.

Puoi trovare l’ispirazione anche nelle piccole cose, uscendo a fare una passeggiata ad esempio prova a guardati intorno, troverai sicuramente qualcosa che ti faccia scattare la molla della creatività.

Ascolta musica, esci con i tuoi amici, sfoglia libri con immagini, guarda un film, scatta fotografie e fissa qualcosa che ha colto la tua attenzione.

Esistono anche molti siti dove puoi cercare lavori da cui trarre ispirazione, la ricerca è un passo fondamentale per sviluppare il tuo progetto, per vedere se qualcuno nel mondo ha già fatto qualcosa di simile a quello che vorresti fare.

Alcuni dei siti più conosciuti che potresti consultare sono:

https://it.pinterest.com/

https://www.behance.net/

https://www.deviantart.com/

Circondati di persone creative, crea un gruppo di amici universitari con i quali potrai confrontarti ed aiutarti a ritrovare i giusti stimoli per inziare un lavoro. Le idee portano ad altre idee.

Cura anche l’ambiente di lavoro, organizzandolo in modo da recarti tranquillità, se non riesci a studiare a casa puoi andare in una biblioteca.

Concludi infine il tuo lavoro e mostralo agli altri, se hai paura ad esporti leggi il mio primo articolo: Vincere la paura di pubblicare i propri lavori.

redazione