Dall’arte ai videogiochi: la Fortezza di Monteriggioni

Chiunque abbia giocato al secondo capitolo della fortunata serie di videogiochi Assassin’s Creed sicuramente conoscerà la fortezza di Monteriggioni, la base operativa di Ezio Auditore protagonista del gioco, che il videogiocatore poteva man mano personalizzare ed allargare con il proseguire della storia. Quello che colpiva era il livello di dettaglio che i programmatori hanno raggiunto per rappresentare fedelmente il noto borgo medievale dando una realistica idea di come appariva durante il Rinascimento.

Costruito intorno al XIII secolo, il borgo fortificato di Monteriggioni fu realizzato dai senesi per volontà del podestà Guelfo da Porcari per difendere Siena da eventuali attacchi da parte di Firenze, storica rivale della città toscana.

Nel 1554 la fortezza fu conquistata a tradimento dai fiorentini per opera del capitano Bernardino Zeti che cedette la cittadina a Cosimo dei Medici senza colpo ferire. Da allora il borgo è passato sotto la signoria di diverse famiglie fino ad arrivare agli Accarigi che tuttora mantengono diversi possedimenti all’interno e nei pressi di Monteriggioni.

Ad oggi Monteriggioni è un piccolo centro abitato di circa novemila abitanti che ha saputo conservare inalterato il suo fascino medievale. Girare per le sue strade rappresenta l’occasione per fare un vero e proprio tuffo nel passato immedesimandosi nei protagonisti di quegli anni e perché no anche negli eroi dei videogiochi che l’hanno eletta come location.

A tal proposito, grazie alla notorietà della serie Assassin’s Creed, il borgo ha conosciuto negli ultimi anni un notevole incremento del turismo, soprattutto estero, ispirando allo stesso tempo numerosi appassionati di un altro famosissimo gioco, Minecraft, per realizzare mappe che si basano proprio sulla fortezza toscana.

Fulvio Mammana