Da oggi in libreria “Bill”, il nuovo romanzo tra amicizia e ossessione

Inizia tutto come in un racconto di Beatrix Potter: il bosco, l’erba alta della prateria e la palude. Le zampe dei conigli, quegli animaletti che corrono così veloci da lasciare indietro ogni problema, di cui ogni passo parte da uno schema.
Come piccoli amuleti porta fortuna, le zampe di coniglio sono molto più di un talismano. Collegano due mani grandi a quelle di un bambino, un uomo solo alla civiltà e i ricordi al presente.
Come animaletti, i protagonisti del romanzo, Leonard e Bill, scavalcano poggi e seguono un andamento regolare. Si fanno compagnia e nutrono grande fiducia nel loro rapporto. Opinabile, certo, ma a loro non importa ciò che pensano gli altri.
Ma il racconto “Bill” della scrittrice canadese Helen Humphreys, in uscita il 15 ottobre grazie alle edizioni Playground Libri, ha poco a che fare con le favole della buonanotte.

 

 

La dolcezza e l’innocenza delle prime pagine si trasformano in delitto.
Passano gli anni e Leonard non ha più notizie del suo amico Bill, colui che, come un padre, l’ha sempre protetto.
Ma il giovane protagonista è cresciuto: si laurea in medicina e si trasferisce lontano da casa sua a Sugar Hill, quel posto che, senza Bill, non è mai stato un rifugio sicuro. Inizia la sua esperienza lavorativa in un ospedale psichiatrico all’avanguardia, nel quale i dottori e i pazienti assumono lsd e gli esperimenti sui poveri pazzi sono più importanti del loro reale benessere.
La forza del destino porta Leonard a rincontrare Bill nel centro psichiatrico e il passato torna ad essere molto più di un vago ricordo. Almeno per Leonard, mentre invece a Bill serviranno più indizi per riempire le pagine della memoria. Tra i due protagonisti torna il rapporto dei vecchi tempi: Bill, silenzioso e protettivo, e Leonard, che non riesce a fare a meno di lui. Le giornate passano veloci in clinica, ed entrambi non aspettano che il tramonto per cenare insieme.
Ma presto, come tutte le cose troppo belle, finisce. Bill cade negli stessi errori di una volta e Leonard ha perso la testa nei confronti del suo amico d’infanzia per concentrasi sul lavoro.
Passano mesi, e finalmente Leonard definisce ciò che provava per Bill: amore, ossessione.
Un flash forward ci catapulta nel futuro. Leonard è sposato ed ha una bambina, la quale custodisce gelosamente le zampe di coniglio, quelle stesse che Bill aveva confezionato decenni prima. Come nelle prime pagine, quell’immaginario da favoletta della buonanotte prende vita. Ci sono i boschi , i conigli, e poi c’è lui, Bill, e tutto torna perfetto.

 

 

“Bill” è un romanzo per forti. Può cambiare tutto da una pagina all’altra, passando dai cavalli al pascolo alla violenza più cruda. Il linguaggio di Helen Humphreys rimane sempre pulito: viaggi di lsd, tradimenti, cesoie insanguinate. Eppure non commette sbavature, non passa per quello spatter commerciale. Anzi, nella scrittura la naturalezza la pace regnano sovrane, forse influenzate dalla quiete dei paesaggi descritti.
Nelle librerie dal 15 ottobre, “Bill” sarà capace di emozionarvi, raccontando un rapporto che, seppur malato, sembra la cosa più spontanea al mondo.
Tratto da una storia vera romanzata, il libro si rifà ai ricordi del signor Hugh Lafave, che all’epoca degli avvenimenti viveva a Sugar Hill e, anche lui, era amico del signor “zampe di coniglio”.

Azzurra Candelari