Cos’è il TED, la condivisone del sapere per creare i migliori digital leader

Le chiacchiere ad aperitivo, per quanto le si denigri, non sono mai inutili. Grazie a un’amica, tra una risata e l’altra, abbiamo scoperto TED (Technology Entertainment Design). Eravamo alla ricerca di siti o video che ci permettessero di allenare il nostro inglese. Pensavamo ci proponesse una serie TV o dei manuali online, invece ci siamo ritrovati ad ascoltare e guardare un video di una conferenza su “Come il linguaggio modifica il nostro modo di pensare” di Lera Boroditsky (How language shapes the way we think).

Ed ecco che si apre un mondo di conoscenze, o meglio conferenze, gratuite per ogni tipo di passione e interesse: TED.

“Ideas worth spreading” (idee che val la pena diffondere), con questo obiettivo nel 1984 Richard Saul Wurman e Harry Marks fondano TED, oggi gestita dalla loro fondazione non-profit, The Sapling Foundation.

Dai primi contenuti focalizzati sulla tecnologia e il design, non a caso arriva dalla Silicon Valley, gli argomenti a disposizione sono aumentati: musica, diritti umani, scienza, realtà internazionali, vita quotidiana, arte, medicina e business, solo per citarne alcuni.  Oltre a TED Conference online, esistono i TEDx, eventi organizzati in modo autonomo ma basati sulla filosofia TED. Nella pagina ufficiale, grazie a una mappa interattiva, è possibile vedere dove e quando saranno i prossimi. I pallini azzurri segnalano gli eventi futuri con posti disponibili, mentre quelli blu indicano quelli passati, in cui sono esauriti i posti o è necessario avere un invito.

I prossimi in Italia saranno: 9 agosto Alessandria, 17 agosto Cortina d’Ampezzo, 15 settembre Roma, 22 settembre Rovigo, 29 settembre Pisa, 29 settembre Venezia, 30 settembre Parma, 6 ottobre a Potenza, 6 ottobre Castelfranco Veneto, 14 ottobre Milano, 27 ottobre Rimini, 27 ottobre Novara, 28 ottobre Reggio Emilia, 10 novembre Cernobbio, 10 novembre Treviso, 17 novembre a Messina, 10 novembre Cesena, 24 novembre Firenze, primo dicembre Bologna, 8 dicembre Bari.

Sul palco di TED, in base al topic presentato, si alternano professionisti provenienti da settori e parti del mondo differenti. Nella lista si annoverano anche Bill Clinton, il Premio Nobel James Dewey Watson, il produttore televisivo e attivista politico Norman Lear, il fisico Murray Gell-Mann, il cofondatore di Wikipedia Jimmy Wales, i cofondatori di Google Sergey Brin e Larry Page e il fondatore di Microsoft Bill Gates.

La condivisone del sapere in modo responsabile va incentivata e promossa. Sopratutto oggi, è il bagaglio delle conoscenze acquisite a fare la differenza non solo a livello lavorativo ma anche per la vita di tutti i giorni. Garantire uguale accessibilità alle nuove conoscenze è un diritto tutt’altro che scontato. Il sapere va diffuso, liberamente, con la prospettiva di un beneficio futuro per l’intera comunità.  A TED, così come a tutte le iniziative mosse da questo sentimento va riconosciuto questo merito.

Betti Bigi