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Conclusi gli ottavi di Champions, Europa e Conference League

Si sono conclusi ufficialmente gli ottavi di Champions, Europa e Conference League, il tutto non senza sorprese e partite al cardiopalma.

Partiamo ovviamente dalla Champions League. La massima competizione europea ci ha regalato due partite (andata e ritorno) che ricorderemo per molto tempo. Vi ricordate quel PSG – Barcellona finito 4-0 per i francesi e ribaltato per 6-1 dagli spagnoli nella partita di ritorno? Ecco, per la compagine parigina l’incubo si è ripetuto. La partita di andata tra PSG e Real Madrid ha visto un netto dominio degli uomini di Pochettino, capaci di vincere all’ultimo con un super gol del gioiello Kylian Mbappé. Un Real Madrid incapace di costruire nella partita in Francia e un PSG meritevole della vittoria.

Il ritorno, per certi versi, è sembrato un copione dell’andata, con ancora Mbappè che ha portato avanti i suoi e un PSG più in partita. Ma è stato sufficiente un errore abbastanza goffo di Donnarumma (inoperoso al Parc des Princes) a scatenare un tornado chiamato Karim Benzema. Alla fine sono stati tre i gol del meraviglioso centravanti dei blancos, che ha chiuso la pratica PSG e ha regalato una vittoria straordinaria ad Ancelotti, che si conferma ancora come uno dei migliori al mondo. Delusione cocente per i parigini, che nonostante l’ingaggio di Messi (un pesce fuor d’acqua a Parigi) ancora una volta sono riusciti a centrare l’obiettivo europeo.

Non va meglio al Manchester United, che con l’Atletico Madrid ha dato vita all’altro grande big match degli ottavi. I Red Devils si sono dimostrati una squadra a tratti acerba, con un Cristiano Ronaldo non in grado di risolvere da solo la situazione vista anche l’ottima prova difensiva degli uomini del Cholo Simeone. 1-1 al Wanda Metropolitano con il gol del giovanissimo Elanga per gli inglesi, chiamati a ribaltare le carte in tavola in casa loro, nel ribollente Old Trafford. Ma è l’Atletico a spuntarla con un’ottima prova fatta di pazienza e qualità. È bastato un gol di Joao Felix per stendere gli uomini di Ralf Rangnick, mai entrato nel cuore dei tifosi.

Vita difficile per il Chelsea di Tuchel contro un sempre ostico Lille, capace di mettere in difficoltà i campioni d’Europa ma costretto alla fine ad arrendersi (2-0 all’andata, 2-1 al ritorno per i Blues). Tutto facile per le due superpotenze chiamate Bayern Monaco e Manchester City, che hanno liquidato con facilità le questioni Salisburgo e Sporting Lisbona. Colpaccio del Benfica che ha buttato fuori l’Ajax, squadra che aveva iniziato in maniera grandiosa questa Champions.

Per le italiane, l’Inter non ha troppo da rimproverarsi. Il Liverpool è una montagna da scalare, e la vittoria ad Anfield con un super gol di Lautaro può essere una piccola consolazione. 0-2 a San Siro, 1-0 ad Anfield. Non è una vergogna uscire così. Ha tanto su cui riflettere, invece, la Juventus, in quella che è l’ennesima disfatta europea, ossia l’uscita contro il Villareal dopo una brutta sconfitta per 0-3 in casa (1-1 all’andata). La squadra bianconera ha un problema, perché per una compagine come la vecchia signora uscire contro Ajax, Lione, Porto e Villareal non deve essere accettabile. Oggi è il tempo delle riflessioni, domani chissà.

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I sorteggi per i quarti ci regaleranno altri due big match come Manchester City – Atletico Madrid e soprattutto Chelsea – Real Madrid. Il Bayern Monaco non dovrebbe avere problemi contro il Villareal (da non sottovalutare però, Juventus docet), così come il Liverpool contro il Benfica.

In Europa League non ha avuto vita facile il Barcellona di Xavi, che a fatica supera il Galatasaray e affronterà ai quarti l’Eintracht di Francoforte. Ottima Atalanta, invece, che contro il duro Bayer Leverkusen è riuscita a vincere entrambe le partite e a staccare il pass per i quarti. Ora il Lipsia, in un sorteggio non felicissimo ma non proibitivo.

Brutto turno per la Roma che a fatica ha superato il Vitesse (1-0 in Olanda, 1-1 in Italia). È stato un gol di Abraham all’ultimo respiro a regalare la qualificazione ai giallorossi dopo una partita di ritorno – in casa – davvero sottotono. Ora ai quarti c’è un avversario che Mourinho conosce bene: i norvegesi del Bodo Glimt, avversari già nel girone e capaci di segnare sei gol ai giallorossi. Ora una figuraccia come questa non è più ammissibile.

Marco Nuzzo