La scelta del proprio percorso professionale è vincente grazie ad una sola attitudine: basta crederci!

Di Simonetta Saracino per Social Up!

La comunicazione d’impresa e la professione delle relazioni pubbliche e delle media relation si sono molto evolute e sviluppate negli ultimi dieci anni. Comune denominatore rimane sempre la profonda specializzazione e le competenze specifiche di un professionista della comunicazione, che si distinguono dall’attività di tipo giornalistico e dell’informazione dei media.

Simonetta Saracino

Uno studente che si approccia alla professione del comunicatore d’impresa o di addetto stampa non potrà mai confondersi con il mestiere di giornalista, perché ha attitudini e skills completamente diverse, ma anche obiettivi molto differenti. Due mestieri spesso complementari, ma anche due estremi di come si possa interpretare la comunicazione: uno alla ricerca della verità dei fatti, l’altro concentrato sulla costruzione di empatia al fine di mediare, filtrare e veicolare il messaggio della propria azienda, istituzione, ONG o Associazione ma anche di personaggio politico, sportivo o del mondo dello spettacolo.

Nel libro “Obiettivo Media Relation: Storie, tecniche e passioni dei giovani comunicatori dall’Università all’Azienda” Franco Angeli Editore – che ho curato insieme al professor Alberto Negri, anche lui docente del Master, abbiamo ben definito il percorso professionale e le qualità che un giovane deve tenere a mente e considerare per avviare una carriera in un mondo sicuramente stimolante, ma anche molto esigente e competitivo. Attraverso questo libro è possibile capire come accostarsi al mondo della comunicazione e comprenderne le tecniche, le modalità, l’approccio e la preparazione ad una professione, che è tra le più complesse, considerando anche la gestione dell’emotività in situazioni di crisi.

Un’attività complessa, per niente scontata e statica, che vive il dinamismo quotidiano e pretende una forte sensibilità nel capire e relazionarsi con i propri interlocutori, con i propri stakeholder, per trasmettere e far passare i messaggi chiave al pubblico di riferimento: ascoltare, imparare a capire, creare relazioni, consolidare un legame, svolgere un ruolo di filtro tra le varie strutture interne all’azienda, per contribuire a rafforzare la reputazione dell’azienda. All’interno del libro sono presenti numerose testimonianze da parte di ex studenti, poiché è significativo conoscere le storie degli studenti che nel corso di questi dieci anni hanno visto cambiare i linguaggi, gli scenari e le piattaforme, oltre che gli strumenti della comunicazione.

Le testimonianze degli studenti sono abbinate alle storie di noti esperti del mondo della comunicazione e docenti del Master che hanno fatto la storia della professione in Italia, attraverso geniali intuizioni e progetti esecutivi che dimostrano come la comunicazione non vive solo di schemi e processi aziendali, ma anche di sensibilità e tattiche legate a necessarie soft skill, capacità innate, comunque perfezionabili con l’esperienza e la formazione.

Questi concetti e questi percorsi derivano ed emergono chiaramente dall’esperienza del Master, che li propone e che ogni anno si pone l’obiettivo di preparare gli studenti ad affrontare il mondo del lavoro, con una visione molto chiara e approfondita, oltre a fornire le skills necessarie per un approccio valoriale in grado di approcciare un mondo

redazione