Cina, nuovi casi accertati di Covid-19

Se ripenso ad una delle ultime immagini della Cina, i miei occhi rivendono l’immagine dei festeggiamenti in piazza di Capodanno. Noi chiusi in casa. Loro in piazza, con poco distanziamento e le mascherine a proteggere naso e bocca. L’epidemia da Covid-19, almeno in Cina sembrava aver rallentato tantissimo, facendo sì che le persone potessero tornare alla loro vita.

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Ma mercoledì 13 gennaio, la Cina è piombata in un nuovo incubo. 115 casi accertati, il numero più alto registrato dal 30 di luglio 2020. La situazione più preoccupante rimane quella dello Hebei, la provincia nord-orientale che si trova al confine con Pechino. 90 contagi accertati nello Hebei, 16 nella provincia nord-orientale dello Heilongjiang.

Da martedì 12 gennaio, sono tre le città dello Hebei che sono tornate nuovamente in lock-down, tra cui il capoluogo provinciale di Shijiazhuang, per un totale di 22 milioni di persone che hanno modificato nuovamente le abitudini delle loro vite per contenere l’epidemia da Covid-19.

Se 115 casi vi sembrano pochi, rispetto ai casi in Italia, ed anche in proporzione alla popolazione, sappiate che in Cina il conteggio riguarda solo i sintomatici. I paucisintomatici e gli asintomatici non vengono conteggiati. Infatti il 13 gennaio erano 38 i positivi asintomatici, conteggiati a parte dalla Commissione Nazionale per la Sanità cinese, in calo rispetto agli 81 del giorno precedente.

Ogni Stato ha deciso di conteggiare i casi in maniera molto diversa. Per questo fare raffronti non è certo semplice. E’ sempre opportuno cercare di fare del proprio meglio senza guardare troppo in casa degli altri, utilizzando le proprie energie per migliorare e non per criticare gli altri.

Nonostante la Cina abbia arginato in maniera egregia, almeno per quanto ne sappiamo, i nuovi focolai, sembra che le autorità sanitarie e governative siano molto preoccupate dall’aumento dei contagi. In più ci si sta avvicinando al Capodanno Cinese, previsto per il 12 febbraio, dove i festeggiamenti per l’anno del Bufalo andranno dal 1° al 26 febbraio. Nonostante sia previsto un numero di viaggi, esclusivamente all’interno del Paese, molto minore rispetto al normale, è certo che saranno comunque molti i cittadini cinesi che decideranno di viaggiare.

 

Sharon Santarelli