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Amadeus fa e disfa, a un mese dall’evento Sanremo è in mezzo alla bufera

Ormai l’abbiamo capito. Sanremo non dura mai quei cinque giorni di kermesse. No, Sanremo inizia mesi prima e finisce mesi dopo. Inizia con la presentazione dei concorrenti in gara, e finisce sostanzialmente quando si inizia a parlare della nuova edizione. È un circolo vizioso (o virtuoso, a seconda della prospettiva), in cui c’è sempre – e sempre ci sarà – un piccolissimo spazio per qualche polemica. Non sappiamo esattamente perché, ma da quando c’è Amadeus alla conduzione, le settimane prima del festival non sono affatto tranquille.

Amadeus, infatti, purtroppo ne combina ogni anno una. L’anno scorso se ne uscì con una non felicissima frase sulle conduttrici che lo avrebbero aiutato durante il festival, scatenando una serie infinita di polemiche social. Poi, però, condusse la kermesse in maniera eccellente, risultando forse uno dei direttori artistici più apprezzati degli ultimi anni.

Quest’anno, invece, in un Sanremo che è ancora un grande punto interrogativo per via dell’emergenza Covid, Amadeus ha rischiato di far clamorosamente saltare tutto. Il punto focale della questione sta nella presenza del pubblico. L’Ariston, a tutti gli effetti, è un teatro, e come tale non potrebbe accogliere persone; come ricorderete, teatri e cinema sono ancora chiusi al pubblico. Una scelta di legge francamente discutibile, ma non entriamo nel merito. A norma di legge, dunque, l’Ariston non potrebbe avvalersi del pubblico.

Amadeus, dunque, per ovviare a questo problema, avrebbe chiesto un pubblico di figuranti, con l’obiettivo di dare una parvenza di normalità a questo festival sicuramente diverso. I figuranti sono sempre stati presenti e mescolati tra il pubblico nelle edizioni passate, quindi non è effettivamente nulla di nuovo. La tesi sostenuta dal direttore artistico è che l’Ariston non sia, durante il festival, un teatro, ma uno studio televisivo. E in quanto tale non avrebbe dovuto risentire del decreto.

Una richiesta, però, che non è stata presa benissimo. Il ministro Franceschini, tuttavia, aveva bloccato tutto. Il pubblico non può essere presente in sala. Ed ecco che Amadeus e Fiorello avevano già minacciato di lasciare la conduzione del festival.

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È notizia dell’ultima ora, però, che Amadeus fatto marcia indietro. Il direttore artistico condurrà Sanremo, ma spera comunque nella presenza di figuranti; Fiorello, invece, non sembra ancora essersi espresso in merito. Non sappiamo ancora cosa succederà, le decisioni del comitato tecnico scientifico e della Rai verranno prese nei prossimi giorni.

Una cosa è certa, però. Con o senza pubblico, Sanremo DEVE esserci. In un anno come questo, in cui l’industria dello spettacolo (e quindi anche della musica) ha sofferto molto per via della situazione, far saltare la kermesse significherebbe mettere in ginocchio ancora di più tutti coloro che lavorano con la musica. E questo non può accadere.

Come se non bastasse, ecco che Fedez fa il pasticcio: il rapper, in gara con Francesca Michielin, avrebbe “spoilerato” nelle proprie storie un brevissimo estratto della canzone con cui parteciperanno al festival. Come sappiamo, il brano deve restare inedito fino all’esibizione, pena l’esclusione. Vediamo cosa succederà. La situazione ricorda quella dello scorso anno quando Riki cadde nello stesso errore di Fedez, ma partecipò comunque alla kermesse.

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Il Codacons, intanto, chiede l’esclusione del cantante dal festival, nell’ennesimo episodio di scontro tra l’associazione e il rapper, a dimostrazione di un rapporto mai pacifico.

Marco Nuzzo